Pontida 2017: report e foto della giornata
(17-09-2017) #forzaLega
Il tradizionale raduno di Pontida è il ritrovo politico della Lega Nord che ogni anno dal 1990 riunisce migliaia di militanti, sostenitori e simpatizzanti del Carroccio. Dal 2014 inoltre sono diverse migliaia anche le persone attive nel movimento Noi con Salvini che giungono dal centro e sud Italia per partecipare alla manifestazione sul sacro suolo di Pontida.
In quanto militante della Lega ricordo molto bene la mia prima Pontida del 2015 e, ancor più volentieri, anche l’edizione del 2016 che reputo essere stata quella della svolta identitaria (leggi il mio report qui: Pontida 2016, foto e report della giornata)
Considerando i recenti i fatti di cronaca che hanno visto la Lega Nord protagonista, nostro malgrado, a causa del blocco dei conti correnti del movimento in diverse zone d’Italia, le premesse per un’edizione 2017 più accesa del solito c’erano proprio tutte! E, in effetti, così è stato. Ma partiamo dal principio.
Le aspettative e il viaggio per Pontida 2017
Aspettavo questo raduno di Pontida con trepidazione da diverso tempo, avevo tantissima voglia di passare una giornata con le tante persone con cui sento di condividere ideali, obiettivi e sacrifici. Inoltre anche l’idea di partecipare a un evento che ha segnato la recente storia politica del nostro Paese, è un’altra cosa che ha alimentato il mio entusiasmo i giorni prima della partenza.
Difatti ero talmente entusiasta che anche la sveglia puntata alle cinque di domenica mattina non è stata eccessivamente pesante. Tanto più che una volta in viaggio, sarà stata l’ottima compagnia o le tantissime chiacchiere scambiate con i miei vicini di posto, il viaggio è passato molto veloce e quando alle undici sono sceso dalla corriera neanche mi sembrava possibile di essere già arrivato a Pontida.
Il raduno di Pontida La romagna nel cuore
Del raduno di Pontida ci sono tanti aspetti che non cambierei per nulla al mondo, uno fra questi è sicuramente la genuinità.
La genuinità delle persone che vi partecipano: super orgogliose delle proprie tradizioni ma sempre disponibili ad accoglierne e conoscerne delle altre se raccontate col dovuto rispetto.
La genuinità dei prodotti tipici locali con mille odori, mille sapori e mille colori diversi e che si possono trovare nelle decine di stand allestiti per l’occasione.
La genuinità del sapersi raccontare attraverso i propri pregi e i propri difetti ma senza mai ostentare qualcosa soltanto per apparire. Certamente poi ci sono degli eccessi: corna vichinghe, giacchette a paillettes verdi sbrilluccicanti o costumi volutamente vistosi ma che sono parte del folklore tipico della Lega. E va benissimo così!
Il pratone di Pontida visto dall’alto
Un’altra cosa che mi piace tantissimo è il fatto che il raduno di Pontida si svolge su un prato, lontano dai luoghi della politica tradizionale e vicino alle persone comuni. Quelle stesse persone che si alzano alle cinque di ogni mattina per lavorare, quelle che fanno i conti a fine mese per permettere ai figli di studiare e che credono nei loro territori molto di più di quanto la politica nazionale non abbia fatto fino ad oggi.
Questa edizione di Pontida è stata diversa dalle altre due a cui ho partecipato, gli interventi da parte degli esponenti della Lega infatti sono stati più contingentati rispetto al passato. E sapete cosa vi dico? Meglio così.
Sì perché il Doge (Luca Zaia, governatore del Veneto), Bobo Maroni (Roberto Maroni, governatore della Lombardia) e la giovanissima Susanna Ceccardi sindaco di Cascina, sono stati bravissimi a riassumere le diverse anime della Lega Nord.
Matteo Salvini con il popolo della Lega pt. 2
Per quanto riguarda il comizio di Matteo Salvini anch’esso è stato impeccabile: artigiani, agricoltori e commercianti sono stati giustamente citati più volte nel corso del discorso del segretario leghista. Infatti la volontà della Lega di farsi portavoce delle competenze e dei mestieri che hanno reso famosa l’originalità del Made in Italy è una delle battaglie portate avanti dal movimento guidato da Matteo Salvini.
Stop invasione: basta all’immigrazione incontrollata. Servono regole, limiti e buon senso perché non è più possibile lasciare che l’immigrazione in questo Paese sia fuori controllo e senza regole. Matteo lo ha ribadito più volte nel corso del suo intervento: prima gli italiani!
Infine, fra le tante cose proposte dal segretario e assolutamente condivisibili, mi è piaciuto molto il discorso fatto sul valore del sacrificio per ottenere risultati: basta con le raccomandazioni, basta con gli amici degli amici che fanno carriera solo grazie al nome e basta con gli inciuci. Gli unici valori per fare “carriera” debbono essere il lavoro, il sudore della fronte e le capacità. Ed io mi ritrovo assolutamente d’accordo con questo concetto.
Alcune considerazioni sulla manifestazione della Lega Nord a Pontida
Questa è stata una Pontida differente dal solito, il popolo leghista è stato attaccato duramente nei giorni precedenti la manifestazione ed ha reagito con l’orgoglio, con coraggio e con il cuore. Ovvero proprio quei valori che più spaventano chi vorrebbe mettere a tacere il movimento di Matteo Salvini e imporre così il pensiero unico in Italia e affermare un modello di società che distrugge le tradizioni, sradica i popoli dai loro territori e impone mondialismo ed economicizzazione della quotidianità.
Pontida 2017: foto e conclusioni
Parte della Lega Nord Gorizia, da sx: Franco Zotti, Fabio Verzegnassi, Alessandro Ballaben, Flavio Pecorari e Andrea Tomasella
Ingresso a Pontida
Popolo leghista a Pontida 2017
Volti da Pontida
Salvini Premier
Da sinistra: Enzo Kermol, Antonio Calligaris e Stefano Altinier
Amici della Lega Nord Emilia
22 ottobre 2017 sì autonomia
Militanti Noi con Salvini Lecce
Matteo Salvini con il popolo della Lega
Tendone Veneto a Pontida
Save the Frico con Michele Guerra e Alberto Puntel
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