Il candidato sindaco a Latisana di Fratelli d’Italia presenta il programma
LATISANA. Scendono in campo con un progetto ben preciso: essere il riferimento del centrodestra a Latisana. Chi sono e quali sono le linee del loro programma lo diranno questa sera alle 19, alla Locanda alla Stazione, durante la presentazione ufficiale della lista che Fratelli d’Italia presenta in solitaria a sostegno del proprio candidato sindaco, Lanfranco Sette. Un ottimo passato da amministratore quello dell’avvocato Sette, assessore al turismo per la Provincia di Udine e amministratore nella precedente giunta comunale di Lignano Sabbiadoro.
Quello di Fdi «è un programma ambizioso - come ci anticipa lo stesso candidato sindaco - ma dobbiamo pensare in grande a cominciare da una nuova impostazione della macchina comunale, valorizzando le singole competenze del personale dell’ente, arrivando a una struttura che viaggia in modo autonomo, dove non deve essere l’assessore a seguire i progetti ma l’ufficio, dove il ruolo dell'amministratore è solo quello di dare gli indirizzi».
Spazio alla famiglia e al sociale, con l’intenzione di rivedere tutto il sistema della tariffazione dei servizi, «rimodulando in modo lineare le tariffe in modo da portare un beneficio a tutte le famiglie, fermo restando quei servizi che vengono pagati sulla base dell’Isee. Rivedendo l’intera impostazione del bilancio secondo noi si può arrivare a un taglio per esempio nelle tariffe degli asili anche del 40 per cento».
Regole chiare anche nei confronti dei cittadini immigrati, con una frecciata alla politica nazionale: «Chi è chiamato a gestire i grandi flussi deve poi sostenere i costi di chi li subisce», precisa Sette. Nel progetto di Fdi una Latisana città a disoccupazione zero: «Le spiagge hanno una potenzialità lavoro da 20 mila posti - analizza Sette - una nuova forma di collaborazione con le associazioni di categoria e il centro per l'impiego possono porre il Comune nelle condizioni di aprire al proprio interno un vero e proprio sportello che indirizzi il cittadino nella ricerca di un’occupazione».
C’è poi da portare avanti tutta la partita della riforma sanitaria, che al momento è costata a Latisana la riduzione della pediatria e la chiusura del punto nascita: Nella giurisprudenza - avvisa Sette - si chiama assunzione del rischio, di chi ha operato questa scelta, a nostro parere completamente sbagliata nel merito
Sulla questione sanità l'ultima battuta è indirizzata al sindaco di Latisana, Salvatore Benigno: «Renda noti i contenuti del ricorso al Tar contro la sospensione del punto nascita», l’esortazione del candidato sindaco di Fdi.
FONTE: MessaggeroVeneto 28 Aprile 2016
LANFRANCO SETTE: un gruppo unito e omogeneo per dare un futuro a Latisana
Pubblicato il 29 aprile 2016 da Arianna in Post del giorno
Il Candidato alla poltrona di Sindaco che conosciamo oggi è l’avvocato Lanfranco Sette, nato e cresciuto a Latisana, che, seppur giovane, ha un’esperienza amministrativa di tutto rispetto alle spalle, in Provincia di Udine come Assessore al Turismo e più recentemente come Assessore nella giunta del Comune di Lignano Sabbiadoro. Fa parte di una generazione con l’obbligatorietà del servizio militare di leva, nel suo caso espletata in marina.
Lanfranco, lei è stato il quarto nome in ordine di tempo a candidarsi alla poltrona di Sindaco a Latisana…
Ho deciso di intraprendere un percorso con il gruppo che trova riferimento in Francesco Ambrosio, un gruppo unito e omogeneo, molto affiatato. La mia candidatura è stata una scelta unanime della sezione di Fratelli d’Italia, partito al quale sono iscritto.
Fratelli d’Italia sta diventando sempre più partito di riferimento per le anime di destra latisanesi.
I numeri parlano chiaro. Già alle ultime provinciali avevamo raggiunto un ottimo risultato e la tendenza è crescente.
Il suo segretario provinciale Gianni Condotto mi ha ribadito più volte che correte per vincere
Assolutamente il gruppo che mi sostiene ed io ci crediamo fermamente, abbiamo i numeri per farlo e soprattutto le competenze per amministrare Latisana
Perché non vi siete apparenti con altri candidati, cosa vi differenzia?
Alcune situazioni di conflitto nel centro destra, di cui se ne parla fin troppo, non garantiscono a Latisana un’amministrazione stabile e coerente. Noi ci presentiamo uniti e omogenei pronti a garantire stabilità e governabilità per i prossimi cinque anni al paese. Non abbiamo beghe interne e non abbiamo messo vicino persone tanto per fare.
Se diventasse Sindaco che ruolo avrebbe Latisana all’interno dell’Unione Territoriale Intercomunali (UTI) della bassa occidentale in mezzo al polo turistico più importante della regione e a uno dei poli industriali più noti, non solo, purtroppo, per l’economia?
Ho la massima consapevolezza che il confronto sarà necessario, non è una questione di presidenza, sarebbe riduttivo, ma di far sintesi. L’Uti serve anche a questo: a creare confronto per trovare una sintesi utile a tutti. Massima disponibilità al dialogo con tutti i soggetti interessati.
Questione Punto Nascita?
Incondizionato appoggio alla riapertura del Punto Nascita e della Pediatria sulle 24 ore. Siamo a fianco del Comitato Nascere a Latisana anche nella raccolta firme del Referendum per l’abrogazione della legge regionale 17 del 2015.
Perché si candida a Sindaco, lei già conosce la fatica di una campagna elettorale e soprattutto di amministrare il quotidiano?
La politica è sempre stata una passione fin da bambino, amministrare il paese che mi ha visto crescere per me è il massimo.