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Entro martedì liste e candidati
Primo atto in 22 centri friulani in vista delle amministrative del 5 giugno. In provincia di Udine nessun centro oltre i 15 mila abitanti: non ci saranno ballottaggi. A Pordenone secondo turno a Cordenons e San Vito al Tagliamento, oltre al capoluogo
UDINE. Due capoluoghi di provincia, Trieste e Pordenone. Due centri oltre i 15 mila abitanti, Cordenons e San Vito al Tagliamento. E due appena sotto, Muggia e Latisana. In tutto sono 39 i comuni chiamati al voto domenica 5 giugno (urne aperte per un solo giorno, dalle 8 alle 22) per un corpo elettorale di oltre 360 mila cittadini: 22 i comuni della provincia di Udine, undici quelli della provincia di Pordenone, quattro a Gorizia e due a Trieste.
La data dell’election day è stata decisa qualche settimana fa dalla Regione Friuli Venezia Giulia, nell’ambito della sua autonomia sulle funzioni elettorali, stabilendo anche che per i quattro comuni interessati dall’eventuale ballottaggio (Pordenone, Cordenons, San Vito e Trieste) la data eventuale è quella del 19 giugno.
I rappresentanti di lista e i candidati sono al lavoro in queste ore per raccogliere le sottoscrizioni necessarie alla presentazione delle candidature, che si dovranno presentare dalle 8 alle 20 di lunedì 2 maggio e dalle 8 alle 12 di martedì 3 maggio. Ci sono dunque ancora poche ore per individuare i candidati (come nel caso di Moimacco, dove non ci sono ancora nomi) e “chiudere” le liste.
Scaduto il termine, ogni lista sarà trasmessa, entro lo stesso giorno in cui è stata presentata, alla Commissione elettorale circondariale, che procederà all’esame e all’ammissione delle candidature entro il giorno successivo.
Al termine delle operazioni spetterà alla stessa Commissione circondariale il sorteggio dei candidati alla carica di sindaco e delle liste di appoggio, per determinarne la loro posizione sulla scheda di votazione e sui manifesti della propaganda elettorale.
Quello del 5 giugno sarà un test importante per gli equilibri politici regionali: gli esiti del voto potrebbero ridisegnare la geografia politica del Friuli Venezia Giulia.
Latisana, Palmanova e Tarcento in provincia di Udine e Grado in provincia di Gorizia sono le “piazze” poste sotto la lente già nelle settimane che hanno portato alla definizione degli schieramenti in campo.
Elezione rinviate invece per quei comuni nei quali – come stabilito a fine febbraio dal consiglio regionale – il 19 giugno, si svolgerà il referendum consultivo per la fusione: si tratta di Monfalcone, Ronchi dei Legionari e Codroipo, la cui scadenza naturale è stata “prorogata” appunto per l’avvio dei progetti di fusione.
FONTE: MessaggeroVeneto 02 Maggio 2016