L’avvocatessa Maddalena Spagnolo e’ attualmente Vicesindaco di Latisana e Consigliera di Parita’ della Provincia di Udine. Ama il motto “chiarezza e concretezza friulana”. Maddalena, oltre a raccontarci del suo percorso nella Lega Nord, partito nel quale milita da diversi anni, ci apre una finestra sulla donna in politica e nel mondo del lavoro. Dei Comuni più importanti della bassa, in quanto a numero di abitanti, Latisana e’ l’unico ad aver avuto un Sindaco donna.
Il suo percorso politico è legato alla Lega Nord…
Certamente, sono iscritta da quasi dieci anni e sono attualmente la Segretaria della Sezione di Latisana e membro della Segreteria Politica dell’On.Fedriga. Ho avuto molte soddisfazioni in questi anni, soprattutto con la risposta del territorio positiva alle nostre iniziative. La Lega è un partito territoriale vicino alle esigenze delle persone nel quale mi rispecchio e, come detto, milito da molti anni. Abbiamo portato avanti molte battaglie, adesso stiamo raccogliendo le firme per la proposta di legge sulla legittima difesa e presto credo raccoglieremo quelle per abrogare la legge sulle unioni civili
Il tema sicurezza, alla Lega Nord molto caro, e’ stato un obiettivo in questi cinque anni anche per l’amministrazione Benigno?
Anche nel programma dei prossimi cinque anni è tra i punti chiave. Garantire la sicurezza ai cittadini e il controllo del territorio è una priorità. E’ stato potenziato il sistema di video sorveglianza implementando le telecamere e collegandole con la Stazione dei Carabinieri. Il numero delle telecamere verrà ulteriormente implementato e fornito di telecamera con lettura targhe dei veicoli anche in uscita dall’abitato. Il comando della Polizia Locale è stato trasferito nella nuova sede, in una posizione migliore e strategica. Abbiamo avviato un corso di autodifesa per donne che vede una notevole partecipazione. Ci proponiamo di proseguire i progetti finalizzati ad aumentare la sicurezza ed il controllo del territorio.
Un altro tema sicurezza, ma di tutt’altro genere è quello che riguarda il fiume Tagliamento
Un tema importantissimo per Latisana. Si deve stimolare la Regione affinché vengano fatti i lavori a monte, Latisana ha effettuato molte opere di messa in sicurezza che proseguiranno. Fondamentale rimane il monitoraggio delle piene e il coordinamento con Protezione Civile e Consorzio Bonifica Pianura Friulana per la manutenzione ed efficienza delle idrovore sul territorio, della Conca di Bevazzana di Via Volton e pulizia e sfalci dei canali, l’attuazione e sviluppo del piano emergenza comunale con monitoraggi ed esercitazioni per il problema delle piene, il monitoraggio a difesa del tratto di argine del Fiume Tagliamento dei danni provocati dalle nutria. Dobbiamo risolvere il problema annuale della rimozione in ordinario dei detriti e legnami depositati sui plinti del ponte ferroviario. Ci proponiamo di sviluppare la Litoranea Veneta ed il Fiume Tagliamento anche per promuovere il turismo.
Lei è un avvocato, o meglio avvocatessa, affermata. Le donne e il lavoro?
Nel mio mondo l’avvocatura le donne hanno trovato il loro spazio, non riscontro importanti discriminazioni. Anche perché ci sono molte donne Giudici e quindi il Tribunale da tempo vive un equilibrio di genere. I clienti alle volte tendono a scegliere avvocati maschi su determinate materie, per altre scelgono donne.
E le donne in politica?
Anche in questo caso ho trovato spazio, del resto a Latisana c’è stato l’esempio di Micaela Sette che e’ stata Sindaco per due legislature.
Nella bassa friulana su venti candidati, due sono donne…
Purtroppo dove non arriva l’obbligo di legge che aiuta le donne ad avere i loro spazi permangono alcune difficoltà, probabilmente determinate dalle stesse ragioni per cui non è facile coniugare i tempi da dedicare alla cosa pubblica, così come al lavoro, e gli impegni familiari. Mancano servizi sufficienti che consentano una adeguata conciliazione ed ai livelli più vari deve essere colmata questa grave insufficienza che rende, da questo punto di vista, il nostro Paese molto arretrato
Maddalena, lei è Consigliera di parità in Provincia di Udine. Cosa significa?
Dal 2014 ho assunto questo ruolo che mi interessa molto e che mi da’ moltissimo in termini di conoscenza ed esperienza. Le Consigliere provinciali di parità, assieme alla Consigliera Regionale, costituiscono la Rete Regionale di parità. Il ruolo di una Consigliera di parità è di promuovere e verificare l’attuazione dei principi di parità di trattamento tra uomo e donna in materia di lavoro, di esaminare i casi di presunta discriminazione sul lavoro e nell’accesso al lavoro subita dalle donne e da soggetti deboli in generale. In qualità di pubblico ufficiale devo segnalare i reati, promuovere progetti di azioni positive e di occupazione femminile, promuovere l’attuazione di progetti pari opportunità da parte dei soggetti pubblici e privati che operano nel mercato del lavoro.
Chi si rivolge alla Consigliera di parità?
Cittadini, lavoratori, aziende, enti pubblici e associazioni sindacali. I problemi si risolvono quasi sempre senza arrivare in Tribunale e in maniera conciliativa.
Le donne devono fare ancora strada?
Purtroppo le donne devono fare ancora un bel po’ di strada prima di avere le stesse opportunità degli uomini, soprattutto come detto per la mancanza di servizi.
Ritorniamo alle elezioni del 5 giugno, perché Salvatore Benigno?
A fianco a questo Sindaco ho lavorato bene, seppure in periodo di crisi, non ci si può nascondere, in questo momento amministrare un Comune è complicato, la bacchetta magica non esiste. Abbiamo dato tutto quello che potevamo in questi cinque anni e molto abbiamo ancora da dare. Abbiamo amministrato e portato avanti molti progetti e molte battaglie. Adesso dobbiamo combattere per il punto nascita ed il nostro Ospedale che la giunta regionale di sinistra sta duramente colpendo, pur senza adottare decisioni di cui assumersi la responsabilità ma facendole prendere dai tecnici
Un appello al suo elettorato
Non disperdete i voti di centro destra e votate Lega Nord
A proposito del voto, è importante scrivere la preferenza accanto al simbolo del partito, quest’anno si possono indicare due preferenze nell’ambito della stessa lista purché siano un uomo e una donna
FONTE: www.latisana.it - (Arianna Dreossi) - 14 Maggio 2016