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A Latisana si fanno più multe, ma pochi automobilisti le pagano (Politica e Comune)

A Latisana più multe Nel 2015 sanzioni stradali per 364 mila euro rispetto ai previsti 300 mila incassati solo 242 mila. Calano anche le entrate da ticket per sosta: versati tagliandi per 85 mila euro anzichè 102 mila

LATISANA. Passa il conto consuntivo 2015 del Comune di Latisana. Spicca un importante contenimento della spesa: 750 mila euro in meno di uscite (rispetto al 2014) in costi per il personale, spese per acquisto beni e interessi passivi.

Crescono, rispetto alla previsione di 300 mila euro, il frutto delle sanzioni al Codice della strada, a quota 364 mila euro, dei quali però sono stati riscossi solo 242 mila, pari a circa il 65%, tra ricorsi o gente che non paga.

E calano le entrate per i ticket della sosta a pagamento, rispetto alla previsione di 102 mila euro sono stati pagati tagliandi solo per 85 mila euro: da due anni nelle piazze Indipendenza, Garibaldi e Matteotti e nelle vie Vittorio Veneto, Rocca e Sottopovolo il servizio prima gestito all’interno del settore economico finanziario, è svolto in gestione diretta dal comandi della Polizia locale.

Un’entrata, quella dei parcometri del centro, che viene utilizzata dal Comune a copertura parziale delle spese per rimborso sui mutui relativi alla viabilità e al piano strade.

Dai 4 milioni e 215 mila del 2014, le spese per il personale sono scese a 3 milioni e 930 mila euro, così come gli acquisti per beni di consumo, pari a 288 mila euro nel 2014 passano a 217 mila nel 2015.

Ma il taglio più importante, pari al 45%, l’amministrazione comunale precedente è riuscita a ricavarlo nel capitolo degli interessi passivi e degli oneri finanziari, passati in un anno da 911 mila euro a 510 mila.

«Non si può certo ritenere incapace un’amministrazione che abbia previsto alcuni investimenti finanziati con fondi regionali o statali, i quali poi non sono stati erogati, oppure erogati in misura inferiore a quella attesa»: è la spiegazione che i tecnici contabili danno nelle prime righe della relazione che accompagna il bilancio consuntivo, per giustificare alcuni mancati investimenti, previsti e poi non attuati.

«Né si può esprimere un giudizio negativo qualora la realizzazione di un programma dipenda da concessioni amministrative o da altri fatti burocratici non imputabili all’ente stesso – si legge ancora nella relazione – vanno considerate anche le eventuali variazioni di programma che potrebbero aver indotto la giunta a conseguire con maggiore enfasi un obiettivo, perché le condizioni si sono rivelate più propizie, a discapito di altri obiettivi di minore facilità di conseguimento, apportando variazioni di programmi, per il verificarsi di fattori contingenti, o per la consapevolezza di talune esigenze della collettività, che hanno indotto la giunta a perseguire un programma piuttosto che un altro».



FONTE: MessaggeroVeneto - 23 Agosto 2016