Otto locali di Latisana devono versare 24 mila euro Il sindaco: norme riviste per rendere più attrattivo il centro
LATISANA. Quasi 24 mila euro. È la cifra che otto bar del centro storico devono pagare all’amministrazione comunale di Latisana, in quote proporzionali ai metri quadri occupati, per il posizionamento di strutture e arredi su suolo pubblico comunale per il triennio 2016-2018. Canoni decisi da un’apposita convenzione, sottoscritta dal comune di Latisana e dai titolari dei pubblici esercizi, ancora lo scorso mese di febbraio. Tariffe che vanno da un minimo di 1.300 euro, a un massimo di 5.000. Ma ci sono anche quote di canone da 1.700 euro, 2.000, 3.200, 3.900 e 4.700. Sono interessati dall’operazione lo Stussighin, il Bar Olimpico e la Wine Evenue di piazza Indipendenza, il Tosto Caffè e il Bar Bellini di via Vittorio Veneto, il Buon Bicchiere e la Bottega del Caffè di piazza Caduti della Julia e il Bar Garibaldi, nell’omonima piazza. Lo stabilisce una determina pubblicata ieri all’albo del comune, ma operativa dal 18 scorso e redatta ancora nel mese di marzo.
A dettare forme, colori e dimensioni dei gazebi esterni dei bar del centro, ci pensa un apposito regolamento comunale, modificato l’ultima volta a dicembre, che fornisce precise indicazioni sulle strutture, che devono essere in legno, di color noce o similare, di foggia semplice e lineare, aperte su tutti i lati, pavimentate, non più alte di 3 metri, coperte con materiali che consentano alla luce di filtrare, per esempio stuoie e bambù, oppure con teli dalle cromie naturali, senza scritte pubblicitarie, da risultare in sintonia con gli edifici circostanti. L’unica alternativa concessa a tutte queste prescrizioni è l’uso del ferro battuto. È ammesso anche l’uso di ombrelloni che non occupino i marciapiedi.
Norme “severe” per rendere di per sé più attrattivo il centro storico per cittadini e turisti. «Una vera e propria urgenza – scriveva nel suo programma elettorale il sindaco Daniele Galizio - l’immagine delle vetrine chiuse, in centro e nelle vie laterali, rimanda in maniera chiara la necessità di un intervento forte e deciso». È uno dei primi ipotizzati dall’amministrazione comunale è quello di creare un “Centro commerciale all’aperto” diminuendo il traffico e favorendo la pedonalizzazione di piazza Indipendenza, con un percorso che la colleghi in modo funzionale ai parcheggi “esterni” e alle altre zone del centro cittadino. E la presenza dei gazebi diventa fondamentale per partire con quella sperimentazione che gradualmente porterà a togliere il traffico dal centro.
«Siamo consapevoli che piazza Indipendenza non si può pedonalizzare da un giorno all’altro – scrive il sindaco nel programma - ma vanno progressivamente create le condizioni affinché siano gli stessi commercianti a credere in quella soluzione».
FONTE: MessaggeroVeneto - 23 settembre 2016