Paludo, parco Gaspari e via Risorgimento sommersi da rifiuti ingombranti. ll sindaco: «Manifestazioni di poco senso civico, così si danneggia l’immagine della città»
LATISANA. Ormai è una vera e propria “guerra” quella intrapresa dal Comune di Latisana contro gli incivili che abbandonano rifiuti ingombranti nelle ecopiazzole.
Una guerra che gioca tutto sulla tempestività dell’intervento, come accaduto a Paludo in via Damiano Chiesa, proprio di fronte alla scuola elementare, dove nel giro di 24 ore è stata smaltita una vera e propria discarica di rifiuti ingombranti, lavatrici, sanitari, ceste, culle e altri componenti d’arredo, che il personale dei servizi esterni ha recuperato, dopo le segnalazioni di alcuni cittadini, indignati nel trovare una vera e propria discarica a cielo aperto, sotto casa e davanti a una scuola.A Paludo purtroppo un episodio del genere è accaduto non più di qualche mese fa e più di recente, anche in zone del centro cittadino, come il parco Gaspari e via Risorgimento, dove i marciapiedi sono stati ricoperti di rifiuti ingombranti, materassi, frigoriferi e pezzi di mobili.
E altre situazioni anomale, con i sacchetti dell’indifferenziato abbandonati a terra, nonostante i cassonetti avessero ancora spazio per accoglierli, sono state evidenziate negli ultimi giorni in piazza Indipendenza, in viale Stazione, in via Verdi e via Zorutti.
«Spiace vedere episodi che sono manifestazione di poco senso civico, da parte comunque di una minoranza – ha commentato ieri il sindaco di Latisana, Daniele Galizio – certo l’immagine della nostra cittadina, che così viene data, è davvero molto negativa.
Non è facile contrastare questo tipo di fenomeni e, se da un lato abbiamo allo studio un potenziamento dei controlli attraverso le telecamere, dall’altro stiamo elaborando un progetto di raccolta degli ingombranti, “a chiamata”, ovvero il cittadino potrà contattare il personale dei servizi esterni e con un vero e proprio appuntamento i rifiuti verranno ritirati a domicilio».
Per coprire con le telecamere anche l’ecopiazzola di Paludo, è stata chiesta una consulenza alla Net, gestore del servizio di raccolta, ma l’area si trova in una posizione particolare, a ridosso di una scuola e non è semplice trovare una soluzione.
Solamente l’anno scorso sono stati quasi una cinquantina gli accertamenti di polizia ambientale, effettuati dagli agenti della polizia municipale di Latisana e avviati sulla base delle immagini raccolte dalle telecamere delle eco piazzole dotate di video sorveglianza, che hanno avuto come conseguenza per 48 soggetti l’invio di un’informativa all’autorità giudiziaria.
FONTE: MessaggeroVeneto - 7 Ottobre 2016