Latisana: nessun verbale scritto dell’incontro con la Regione sui tagli all’ospedale L’ex sindaco Benigno: è mancata la presa di posizione chiara da parte dei sindaci
LATISANA. Niente di scritto. Non c’è un verbale, nè una relazione sulla prima seduta del tavolo tecnico politico di confronto Regione Uti sulla sanità della Bassa e sui tagli all’ospedale di Latisana. Ci sono solo parole, quelle riportate a voce dal sindaco di Latisana, Daniele Galizio, ai capigruppo del consiglio comunale, in una conferenza convocata per l’altra sera.
Manca un resoconto ufficiale e manca anche l’aspetto politico perché a quel tavolo, voluto, ideato e annunciato dalla governatrice della Regione, mancava proprio lei, Debora Serracchiani.
C’erano l’assessore regionale alla salute e i direttori generali dell’assessorato e dell’Azienda sanitaria e i due esperti nominati dall’Uti Riviera Friulana. Dubbi e perplessità sono stati mossi durante la riunione di capigruppo, dal rappresentante di Forza Italia, l’ex sindaco Salvatore Benigno, «a nostro avviso è mancata una presa di posizione chiara ed efficace da parte dei sindaci», ha commentato ieri, ma anche dai rappresentanti di Fratelli d’Italia e del Movimento 5 Stelle.
Secondo la pentastellata, Loredana Pozzatello, quelle riferite dal sindaco Galizio sono solo parole, perché manca un riscontro scritto di come si siano svolti i lavori. «E comunque le vere problematiche come le lettere al Ministero e la richiesta di deroga, non sono state nemmeno sfiorate e soprattutto non è stato chiesto un chiaro impegno alla Regione a chiedere la deroga per il punto nascita: purtroppo, come avevamo anticipato, non vediamo grandi possibilità di risultato da questo tavolo di confronto – è il commento della Pozzatello – anzi, vediamo poca concretezza, anche sotto l’aspetto prettamente politico i sindaci potevano essere più incisivi, chiedendo chiaramente alla Regione di comunicare le decisioni prese».
Per Lanfranco Sette (FdI), quanto riferito dal sindaco di Latisana ai capigruppo lunedì sera non lascia spazio alla positività: «L’impressione che abbiamo avuto e che il primo a non essere soddisfatto fosse proprio il sindaco – ha commentato Sette - che ha condiviso le perplessità manifestate dai capigruppo. Siamo rimasti sorpresi nell’apprendere che la presidente Serracchiani non c’era. Forse in Regione non è chiaro che c’è un intero territorio che ha urgenza di ottenere risposte».
FONTE: MessaggeroVeneto - 19 Ottobre 2016