http://www.leganordlatisana.org/
LATISANA. «Che fine ha fatto il tavolo tecnico sulla sanità? L’assenza di notizie e di convocazioni lascia pensare che evidentemente lo stesso abbia esaurito la sua funzione, quasi come si volesse passare ad altro: sarà il Tagliamento? Poi saranno i profughi? E Poi qualcos’altro ancora?».
La pensa così il comitato “Nascere a Latisana”, che attraverso la sua presidente, Renata Zago, ribadisce le perplessità manifestate dal comitato, non solo sull’efficacia del tavolo, ma anche sui contenuti e in particolare sull’annuncio di apertura, entro il prossimo mese di dicembre, di un presidio pediatrico all’ospedale di Latisana: «Ma noi siamo cocciute – dice la Zago – e continuiamo a porre quelle domande che da quasi venti giorni attendono risposte».
Perché dal giorno dell’annuncio da parte dei sindaci dell’Uti di aver ottenuto la presenza del pediatria sulle 24 ore tutti i giorni, il comitato Nascere a Latisana, sta chiedendo alla Regione e al Comune di Latisana, una serie di chiarimenti su cosa vorrà dire, per gli utenti, avere un presidio pediatrico: cosa vuole dire “presenza pediatrica”, ambulatorio o reparto? Cos’è un presidio pediatrico? E quando apre?
«Se ha medici sulle 24 ore e posti letto di degenza, allora è un reparto – sottolinea la presidente del comitato – e se abbiamo il reparto con i pediatri presenti 24 ore, allora possiamo riaprire il punto nascita».
Ma c’è una cosa su tutte che non “torna” al comitato di Latisana: di quello che si sono detti Regione, Comuni e tecnici, negli incontri finora convocati del tavolo sulla sanità, non c’è traccia scritta. Niente verbali, né relazioni. «Chiediamo qualcosa di scritto perché, dopo che abbiamo verificato che la Regione, nella persona della sua presidente – spiega la Zago riferendosi al consiglio comunale convocato a Latisana a fine luglio – ha raccontato in un luogo ufficiale, come il consiglio, cose non vere, o diciamo inesatte, sulla vicenda della deroga al Ministero per il mantenimento del punto nascita all’ospedale di Latisana, abbiamo tutto il diritto di essere diffidenti».
Tutte questioni che, nel ruolo che il comitato si è dato fin dalla sua costituzione, di informare la comunità, le volontarie hanno spiegato durante il fine settimana della la fiera di San Martino, che ha visto anche il comitato presente con un proprio gazebo, visitato da un numero incredibile di persone, segno che nonostante il trascorrere del tempo, la comunità ancora segue e si interessa alle vicende dell’ospedale locale.
FONTE: MessaggeroVeneto - 22 Novembre 2016