Solo il 51,69 per cento nel 2015, il 49 nel 2014 Il sindaco: raccolta a chiamata per gli ingombranti
LATISANA. Una bassa percentuale di differenziata, pari al 51,69% contro la media provinciale del 68%. Un centro raccolta logisticamente da rivedere e con orari troppo ridotti. Una dislocazione dei cassonetti, nel territorio, non proprio ottimale. Piazzole di raccolta per ingombranti e verde, trasformate in vere e proprie discariche a cielo aperto.
E il Comune cerca di correre ai ripari: «la volontà – ci anticipa il consigliere comunale, Filiberto Fantin, con delega all’ambiente – sarà quella di attivare alcune azioni di controllo, per prevenire ulteriori fenomeni ed elevare sanzioni a chi verrà pizzicato, ma anche quella di formare e informare i cittadini, per arrivare fra sei mesi ad adottare il servizio di raccolta porta a porta dell’indifferenziato, frazione dei rifiuti più sostanziosa in quantità e costosa da smaltire».
In un anno a Latisana vengono prodotte oltre 7.200 tonnellate di rifiuti e di queste il 48,31% pari a 3.503 tonnellate riguardano l’indifferenziata.
È una situazione decisamente critica quella che ci siamo trovati in eredità, per quanto riguarda la gestione dei rifiuti», lancia l’allarme Fantin, descrivendo l’organizzazione del servizio che si è trovato a gestire da cinque mesi a questa parte, aggravata dai sempre più numerosi fenomeni di abbandono di rifiuti nelle strade, «un fenomeno che ci ha spinto a lavorare, da subito, per cercare di dare alcune risposte immediate, sia nel breve che medio termine, per contrastare le criticità rilevate». «Abbiamo anticipato l’orario di apertura del centro di raccolta alle 8 – continua – e avviato il servizio di raccolta degli ingombranti a domicilio, garantendo maggiore flessibilità ai cittadini nel conferire nel centro di raccolta e dando un servizio in più a quanti non hanno i mezzi adeguati al trasporto degli ingombranti, attivabile gratuitamente per un massimo di tre volte l’anno e per conferire un massimo di 2 metri cubi di materiale a ogni richiesta – fa il punto il consigliere delegato – così facendo ci attendiamo una diminuzione dei fenomeni di abbandono, che oltre a rappresentare un problema di decoro urbano, sono anche un costo non indifferente per i cittadini, perché impegnano, quasi quotidianamente, i dipendenti dei servizi esterni, nell'attività di recupero.
La questione immondizie ci ha impegnati fin dai primi giorni di mandato – spiega il sindaco, Daniele Galizio – e una delle prime azioni concrete che abbiamo adottato, grazie anche alla collaborazione tra i consiglieri delegati all’ambiente Filiberto Fantin e ai servizi tecnologici, Loris Piccotto e gli stessi uffici e impiegati comunali, è stato quello della raccolta a chiamata dei rifiuti ingombranti. La decisione di effettuare il servizio con il personale comunale è stata dettata da una migliore efficienza e da un risparmio economico rispetto a una esternalizzazione del servizio. Con il risultato che già nei primi giorni di novembre diversi cittadini hanno chiamato per prenotare il ritiro dei rifiuti ingombranti.
FONTE: MessaggeroVeneto - 23 novembre 2016