LATISANA. Un'accusa di assenteismo, diretta e soprattutto documentata. A lanciarla è l'ex sindaco di Latisana, Salvatore Benigno, oggi capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, all'indirizzo del suo successore, Daniele Galizio che da tempo latita dai tavoli amministrativi sovra comunali, tanto da chiederne conto nel prossimo consiglio comunale.
Assemblea dell'Ambito, conferenza dei servizi dell'Azienda sanitaria e assemblea del Campp, «quei tavoli – precisa Benigno – dove Latisana ha sempre avuto un ruolo e che da tempo, per queste assenze ripetute, si sta riducendo. E sinceramente anche il far parte dell'ufficio di presidenza dell'Uti appare ben poca cosa».
Addirittura all'assemblea dell'Ambito socio assistenziale, della quale Latisana ha la presidenza, Galizio non c'era, come non c'era nemmeno l'assessore alle politiche sociali, facendo mancare il numero legale per procedere con i lavori, salvo l'arrivo in extremis di un sindaco (Porpetto) al quale è stato chiesto di partecipare per poter procedere con l'ordine del giorno. «Un fatto gravissimo mai successo – rincara Benigno – questo è un momento molto delicato per l'Ambito, con il passaggio nelle Uti che certo non sono sinonimo di efficienza. E non presidiare un tavolo come quello che riguarda il sociale, argomento che interessa in modo molto diretto le famiglie, non è sinonimo di capacità amministrativa».
Ma il sindaco di Latisana era assente (e non ha delegato nessuno a rappresentarlo) anche all'assemblea del Campp, per l'ingresso della Regione, come azionista di maggioranza al posto della Provincia. E ancora non c'erano amministratori di Latisana alla conferenza dei servizi dell'Aas 2, «nei momenti che contano il sindaco è assente, forse distratto dai movimenti interni alla sua maggioranza, tensioni continue, assessori lasciati soli e nuovi gruppi, tutti problemi che non devono riflettersi sui tavoli amministrativi sovra comunali. »
FONTE: MessaggeroVeneto - 18 Dicembre 2016