Outlet, l’ex primo cittadino Sette critica Galizio: si legga gli atti.
LATISANA. «Come può il sindaco dire di non conoscere il progetto? A parte che mi aspettavo che se lo fosse studiato per la campagna elettorale, ma gli suggerisco di leggersi bene gli atti dei vari consigli comunali, al fine di esserne il giusto esecutore, nel rispetto della volontà del consiglio e nell'interesse dei cittadini. Mi auguro vigili per evitare fregature come quelle recenti sulle rotonde della 354».
Quanto dichiarato dal sindaco di Latisana, Daniele Galizio in merito al prossimo insediamento per la grande distribuzione, all'uscita dell'autostrada ha lasciato davvero perplessa l'ex sindaco, Micaela Sette, che invece quegli atti e i loro contenuti li conosce bene, perché si sono sviluppati nei suoi due mandati,per concludersi l'ultima legislatura quando comunque lei era in consiglio.
«Lo abbiamo proposto nel 2001 con il programma elettorale della mia prima candidatura a sindaco – ricorda - il mondo della distribuzione stava cambiando e c'era la doppia necessità di contrastarne la rapida evoluzione e di non restare tagliati fuori. A nostro favore c'erano le potenzialità del casello, prossimo alla realizzazione e la posizione di confine con il Veneto, anche in termini di fiscalità».
Grandi battaglie, alla fine tutte vinte, ricorda la Sette, con Autovie Venete per la viabilità d'accesso all'area e con la Regione per l'inserimento nel piano commerciale.
E anche con i commercianti, «allora rappresentati dallo scomparso Angelino Bonelli che, lungimirante, aveva capito la sfida e la necessità di non essere esclusi. Con loro e per loro avevamo chiesto e ottenuto dagli investitori delle sinergie fra le attività del centro storico e il centro commerciale e delle condizioni di priorità e di agevolazioni per i commercianti del mandamento, intenzionati a insediarsi nel centro commerciale. Ma anche veri e propri vantaggi concreti per la cittadina, come la realizzazione di un parcheggio nella zona del centro intermodale, per un valore di circa 300 mila euro».
A quindici anni di distanza magari qualcosa è da rivedere, ma il ruolo di controllore da parte del Comune non può venire meno, raccomanda l'ex sindaco.
FONTE: MessaggeroVeneto - 18 Gennaio 2017
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