Latisana, i medici contestano l’assessore - da Valvasev
«Non può parlare a nome di tutti senza consultarci. La politica è una cosa, la salute dei pazienti un’altra»
LATISANA. «Un generale senza esercito, che dice di parlare a nome dei medici di base, ma non è così». Niente giri di parole da parte dei medici della medicina generale, ma una presa di distanza netta, dai metodi adottati dal consigliere delegato alla salute del comune di Latisana, Claudio Massarutto, che nei giorni scorsi ha indirizzato alla Regione e all’Azienda sanitaria 2 Bassa Friulana-Isontina una lettera che manifestava preoccupazione per presunti tagli ai servizi dell’ospedale di Latisana, firmando a nome dei medici di base del distretto di Latisana e San Giorgio di Nogaro, senza avere però l’adesione dei colleghi e prima ancora che tutti potessero prendere visione del testo inoltrato attraverso la posta elettronica.
Fra i medici c’è molto malcontento per quell’azione individuale, come ci spiega Khalid Kussini, rappresentante dei medici del distretto Ovest. «Molti colleghi non vogliono proprio essere coinvolti in quella che è solo una battaglia politica e ritengono sia più giusto che il dottor Massarutto intervenga con le sue posizioni politiche come rappresentante dell’amministrazione comunale e non come medico di base, men che meno parlando a nome dei colleghi».
Un mal di pancia quello che i medici hanno iniziato a manifestare al loro rappresentante dal giorno dopo la pubblicazione della lettera che ha portato il dottor Kussini a mettere all’ordine del giorno dell’incontro di Aft (aggregazione funzionale territoriale convocato martedì scorso), a cui ha partecipato anche il direttore generale dell’Azienda 2, Giovanni Pilati, alcuni chiarimenti sui contenuti della lettera.
«Il direttore Pilati ha risposto punto per punto, con dati alla mano in merito alla lettera – spiega Khalid Kussini –; ha parlato dei 22 milioni di euro stanziati per la sistemazione dell’ospedale di Latisana, che nessuno mai ricorda; dell’avvio delle prestazioni con la nuova risonanza magnetica; della concentrazione dell’oncologia a Latisana e della crescita degli interventi per Orl e Urologia». «Fra medici di base ci sono incontri e confronti costanti – commenta ancora Kussini – ma a contare sono le problematiche dei pazienti e non le questioni politiche».
Sulla vicenda è intervenuto anche il rappresentante regionale Fimmg, Romano Paduano: «dove collocare l’otorino piuttosto che l’urologia all’interno dell’Azienda sono scelte esclusivamente regionali. Come medici di base non entriamo nel merito».