LATISANA. Il Comune risparmia e altri potranno spendere. È una sorta di “solidarietà fiscale” quella introdotta dalle nuove normative in tema di bilancio. È previsto che un ente locale – come nel caso di Latisana – che non investe tutto quello che ha in capitale (per esempio per un ritardo nell’iter progettuale di un intervento) può cedere quello spazio a un altro Comune che è pronto a spendere ma non può per i vincoli imposti dal patto di stabilità.
Solo che in tutto il Friuli Venezia Giulia l’unico Comune che è riuscito a ottenere spazi finanziari e li ha messi a disposizione della Regione è proprio Latisana, come attesta anche la delibera 659 dello scorso 7 aprile, l’atto con cui l’amministrazione regionale ha stabilito gli spazi finanziari verticali regionali da cedere agli enti locali. Si legge proprio che fino a quel momento l’unico caso di applicazione della normativa, con cessione di spazi finanziari orizzontali, è quello del Comune di Latisana.
In compenso la stessa delibera rende noto che sono ben 63 i Comuni che hanno richiesto spazi per un totale di oltre 25 milioni di euro e per assurdo l’unico spazio certo in questo momento è quello offerto da Latisana, pari a 350 mila euro.
L’esempio dell’assessore comunale al bilancio, Emanuela De Marchi, semplifica così: «Al sistema economico Italia si chiede di utilizzare le risorse pubbliche in modo razionale facendo riferimento al pareggio di bilancio. Ovvero 100 di entrate, 100 di spesa. Se per ipotesi ho entrate per 100 e spendo 70 la differenza diventa avanzo vincolato che l’ente non può in alcun modo utilizzare e che perde se non cede. La nostra amministrazione, grazie a questa scelta, potrà utilizzare nell’anno successivo lo spazio che adesso ha ceduto, mentre le amministrazioni che non cedono tali spazi perdono la possibilità di utilizzarli».
Nel caso di Latisana lo spazio di 350 mila euro è legato a un allungamento dei tempi in un intervento di riqualificazione urbana – spiega ancora l'assessore – . Tenerli non ha senso, perché non possiamo usarli. Cederli porterà beneficio a un altro Comune, mentre noi abbiamo la certezza che il prossimo anno lo spazio finanziario ci verrà restituito. A tutti i corsi di formazione sulle tematiche del bilancio, l’appello della Regione è stato molto chiaro, ma a quanto pare poco recepito.
Direi che possiamo definirla anche un’operazione prudenziale – ha aggiunto a commento il sindaco di Latisana, Daniele Galizio – che ci permette di contare su quei 350 mila euro il prossimo anno, con la relativa capacità di spendere. Le regole in tema di bilancio sono cambiate molto negli ultimi anni, ma sui principi del patto di stabilità e della contabilità armonizzata abbiamo operato correttamente.
FONTE: MessaggeroVeneto - 15 Aprile 2017