Conferenza dei capigruppo: il Comune chiude le porte - da Valvasev
LATISANA:
Lo ha deciso il consiglio modificando lo statuto. Resta la question time Il sindaco Galizio: evitiamo la spiacevole conseguenza di trovarci sulla stampa
Riunione di capigruppo a porte chiuse. Ma lo vuole solo la maggioranza, con un voto separato da tutto il resto del documento che modifica il regolamento dei lavori del consiglio comunale di Latisana. Un voto a parte, quello espresso in consiglio, per una vicenda che ha visto la netta contrarietà di Lega Nord e della civica Il Ponte, soprattutto per le motivazione addotte dal sindaco Daniele Galizio: evitare la «spiacevole conseguenza» (così l’ha definita) di trovare riportato sulla stampa ciò che viene detto durante la capigruppo
«Inaccettabile – ha detto il giornalista Lorenzo Petiziol capogruppo della Lega Nord – a difesa e tutela dell’informazione delle quale faccio parte l’estromissione della stampa dalla riunione di capigruppo; per altro un atteggiamento che stride con gli slogan elettorali di questa maggioranza, trasparenza contro sotterfugio e partecipazione contro esclusivismo»
«Da parte mia c’è la necessità e la volontà di poter discutere su determinati temi anche in modo acceso, senza poi trovarmi sulla stampa», ha motivato Galizio la scelta di chiudere le porte della capigruppo, spiegando che era stata un’approfondita lettura del regolamento da parte del Movimento 5 Stelle «a cambiare un uso senza cambiare le regole».
Galizio ha voluto ricordare «ai paladini della trasparenza» che nelle due città principali del Paese amministrate dal 5 Stelle la riunione dei capigruppo si svolge a porte chiuse. Fuori dalla porta l’informazione ma anche e soprattutto i cittadini, che non potranno più presenziare al momento di confronto politico più importante fra le forze elette a rappresentarli.
Sull’altra questione che aveva nettamente diviso maggioranza e minoranza, ovvero la cancellazione delle questioni di attualità in apertura di consiglio, il sindaco con la contrarietà di alcuni suoi alleati, ha deciso un dietro front che lui ha chiamato apertura, accettando la proposta delle forze di minoranza di mantenere lo spazio riservato ai consiglieri per le loro domande, purché le stesse siano scritte e depositate 48 ore prima della seduta in aula. Anche la risposta da parte degli amministratori sarà scritta e ci sarà un verbale su quanto detto.