Dopo ritardi e raccolte di firme riaperta piazza Indipendenza - da
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I lavori, cominciati nel maggio scorso, hanno subìto intoppi e complicazioni Spesi 300 mila euro. Al via micro-cantieri per le ultime opere pronte entro aprile
latisana. Una nuova pavimentazione. E un’illuminazione migliore. Finalmente Latisana, dopo mesi di lavori, ritardi e proteste, si è riappropriata della sua piazza centralissima piazza Indipendenza, da sempre fulcro del centro storico
L’intervento, costato in tutto 300 mila euro (tra ristrutturazioni, manutenzioni, opere complementari e illuminazione), era cominciato nel maggio dello scorso anno. Avrebbe dovuto essere terminato in agosto, invece, tra lungaggini e complicazioni, ha richiesto all’incirca cinque mesi in più. Ora residenti, artigiani e commercianti, che di recente avevano fatto una raccolta di firme per chiedere all’amministrazione comunale di finire i lavori il prima possibile, possono tirare un sospiro di sollievo. Da giovedì mattina, infatti, è stata ripristinata la viabilità. Il primo lotto di lavori – come spiega in una nota la stessa amministrazione comunale – aveva risentito di una situazione di stallo dovuta a inadempienze da parte della ditta appaltatrice e di condizioni atmosferiche sfavorevoli. È poi giunto a conclusione, come spiegano ancora dal Municipio, dopo le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici e la presa in carico da parte del sindaco Daniele Galizio. «La parte più complessa di intervento in termini di sottostrutture e sottoservizi è stata ultimata – precisa Galizio – la pavimentazione è stata totalmente rifatta e le operazioni di resinatura completate. Sono stati predisposti sia l’impianto di illuminazione, che sarà ultimato a breve, sia quello di filodiffusione, che presto potrà entrare in funzione».
Rispetto alla prima, la seconda tranche di lavori, che inizierà verso la metà di febbraio, non avrà lo stesso impatto per cittadini e commercianti, in quanto la portata degli interventi è minore e saranno adottati alcuni accorgimenti. «Il secondo lotto – precisa il primo cittadino – sarà realizzato attraverso micro-cantieri e verrà gestito in modo tale da garantire la disponibilità dei parcheggi e la fruibilità della piazza, sia della parte completata, nello specifico il tratto di raccordo tra via Vittorio Veneto e via Rocca, sia di quella demolita».
I lavori, assicurano dalla giunta, saranno terminati entro la festa di primavera in programma per il 5 aprile. «Ma siamo già al lavoro – aggiunge il vicesindaco – per programmare, con il coinvolgimento di tutte le attività produttive del comune, numerose iniziative culturali ed enogastronomiche che hanno lo scopo di promuovere il territorio e attrarre visitatori. Per uscire dalla crisi che ci attanaglia dobbiamo saper lavorare insieme, fare quadrato su obiettivi comuni che ci vedono impegnati sia sull’organizzazione di eventi di promozione che su azioni strutturali con ritorno – nel medio e lungo periodo, e su questo stiamo già lavorando al Masterplan del centro storico». E proprio in quest’ottica di sinergia, «qualsiasi modifica alla viabilità o eventuali pedonalizzazioni, anche graduali – conclude il sindaco Galizio – saranno condivise con commercianti e cittadini, perché la piazza è di tutti».
Spagnolo all’attacco: i sindaci del medio corso hanno idee terrapiattiste - da
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LATISANA. Piena condivisione delle istanze del Latisanese per la messa in sicurezza del Tagliamento, sono state espresse dal consigliere regionale Maddalena Spagnolo, all’incontro con l’Autorità di Bacino tenutosi sul tema del Piano di gestione del rischio alluvioni a Udine.
«Le recenti dichiarazioni dei rappresentanti politici del medio corso del fiume sull’asserita aprioristica sufficienza dei lavori nel basso corso del fiume per garantirne la sicurezza sono terrapiattiste e totalmente prive di fondamento scientifico. La competenza nella programmazione, progettazione ed effettuazione delle opere spetta allo Stato ed alla Regione, mentre le amministrazioni locali, coinvolte in sede consultiva, ove intendano espletare funzioni di informazione, dovranno farlo attraverso canali che consentano di apprezzare i dati tecnico scientifici e non impressioni personali»
«La soluzione del problema Tagliamento – spiega l’esponente della Lega– è necessariamente legata ad interventi da realizzarsi in tutta l’asta del fiume, e risulta impossibile gestire il corretto deflusso con soli interventi nel basso corso. Serve mettere in sicurezza il territorio procedendo all’attuazione d’interventi di laminazione nel medio e alto corso del fiume, al completamento dei lavori nel basso corso ed alla costante manutenzione di tutta l’asta fluviale, che riguardi i sedimenti dell’alveo fluviale, la stabilità delle sponde e ogni altro aspetto in grado di ostacolare il deflusso delle acque».
Spagnolo conclude ribadendo il suo impegno in ogni sede, affinché si possa garantire, con precisi interventi di laminazione, che nella stretta di Latisana non giungano quantità d’acqua superiori a quelle che possono essere smaltite.
Tagliamento: via al consolidamento delle rive a Lignano - da
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L’intervento sarà eseguito nella prima parte dell’estate Trieste, 15 mar – “Gli argini della foce del Tagliamento saranno consolidati entro la prima parte dell’estate, così da permettere il miglior avvio possibile per la stagione balneare di Lignano Sabbiadoro”.
Lo ha confermato l’assessore regionale a Infrastrutture e trasporti, Graziano Pizzimenti, a margine della sottoscrizione dell’accordo tra l’Amministrazione regionale e la Sil, società gerente in regime di concessione dell’area di Lignano Riviera, che prevede una serie di interventi di manutenzione straordinaria della difesa spondale lungo la riva sinistra della foce del Tagliamento. Pizzimenti ha rimarcato che “la valorizzazione del territorio rientra tra gli obiettivi prioritari dell’Amministrazione regionale, in particolare per quanto riguarda l’area costiera che ospita realtà turistiche di rilievo internazionale, tra le quali Lignano Sabbiadoro”. L’assessore ha spiegato che “negli ultimi anni la sponda sinistra del Tagliamento ha subito un considerevole processo di erosione, che ha causato una notevole riduzione dell’ampiezza della riva sabbiosa, arrivando anche in alcuni punti asportarla completamente.
Di conseguenza la funzionalità del sistema di difesa spondale è stata compromessa al punto da impedire la fruibilità dell’area e rappresentare un potenziale pericolo per i fruitori del litorale. La Regione ha quindi deciso di intervenire, in partnership con il concessionario, per risolvere la situazione e recuperare la sponda del Tagliamento”.
Soddisfazione per l’accordo è stata espressa dal presidente della Sil, Renzo Pozzo, che ha ringraziato l’Amministrazione per l’attenzione rivolta a questo tratto della foce del Tagliamento, il quale per la sua particolare bellezza è conosciuto come ‘passeggiata Hemingway’, in onore di uno dei suoi più celebri estimatori.
Il Pronto soccorso di Latisana ha un nuovo primario - da
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Formalizzata, con un decreto pubblicato oggi dall'Azienda 2, la nomina di Roberto Copetti
Il Pronto soccorso dell'ospedale di Latisana ha un nuovo primario: è il dottor Roberto Copetti, oggi direttore di struttura complessa del Pronto soccorso e Medicina d'urgenza a Trieste. La nomina è stata formalizzata con un decreto pubblicato oggi dall'Azienda n. 2.
"Ci sono - ha dichiarato il vicepresidente della Regione e assessore alla salute Riccardo Riccardi - due cose importanti che questa nomina comporta. In primo luogo assicura il presidio di una struttura che con l'arrivo della stagione estiva ha bisogno di un governo di alta professionalità". Il Pronto soccorso di Latisana infatti coordina anche quello di Lignano e insieme rispondono alle necessità di un numero elevato di emergenze moltiplicato dalla presenza turistica.
Il secondo tema al quale Riccardi fa riferimento è il Pronto soccorso di Trieste: "sono già state avviate le pratiche per il bando che individuerà il sostituto di Copetti. E questo sarà un ulteriore punto di attenzione verso la realtà giuliana: dopo la nomina di un professionista che, oltre a sostenere le attività emergenziali ha il compito di redigere il progetto del nuovo pronto soccorso, porteremo a Trieste una nuova risorsa di alto profilo".
Per quanto riguarda Latisana il dottor Roberto Copetti, laureatosi a Padova e poi specializzato in Cardiologia a Trieste, è un medico dal curriculum importante, che conosce in modo approfondito la realtà regionale avendo lavorato in più strutture di Pronto soccorso e medicina d'urgenza.
Futuro della sanità nella Bassa: consiglio comunale con Riccardi - da
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LATISANA. Il consiglio comunale all’unanimità gli aveva chiesto di poter partecipare a un’assemblea dove spiegare cosa accadrà nel 2019, termine che si è data la Regione per apportare tutta una serie di correttivi nella distribuzione dei servizi, successivi alla nuova geografia sanitaria regionale introdotto con la riforma votata a dicembre che ha riportato l’ospedale di Latisana in provincia di Udine.
E il vice governatore della Regione e assessore alla salute, Riccardo Riccardi sarà a Latisana il prossimo 31 gennaio, durante un consiglio comunale convocato ad hoc dal sindaco Daniele Galizio.
Sul tavolo questioni aperte da oltre quattro anni, una su tutte il dipartimento materno infantile, ma anche l’emergenza, l’urologia, l’otorino, la terapia del dolore e una serie di servizi sui quali si è abbattuta pesantemente la riforma Telesca/Serracchiani del 2014.
Un incontro quello di giovedì prossimo che le forze politiche presenti in consiglio comunale si impegnato a condurre in modo costruttivo e collaborativo, scevro da polemiche, dando seguito alle parole pronunciare solo pochi giorni fa dal vice governatore, tese a escludere “guerre di comunità” ribadendo che gli attuali due presidi dell’ospedale unico della Bassa Friulana non sono in discussione; piuttosto la Regione sta lavorando per uno sviluppo delle specificità forti e per questo è necessario procedere con un lavoro di confronto sereno che porti a scelte di equilibrio con l’obiettivo di far lavorare meglio entrambe le strutture. Anche per questo Riccardi a escluso ulteriori tagli di spesa e di servizi.
Un riassetto, però, è necessario - ha indicato in una nota l’assessore alla salute - nel nostro sistema sanitario ci sono quote di spesa importanti che vanno redistribuite e rispetto alle legittime considerazioni che le singole comunità rivendicano dovrà essere compito della politica prendere una decisione.
Il consiglio comunale convocato per il 31 sarà per l’assemblea civica e per le comunità della Bassa Occidentale un utile momento di confronto e comprensione degli sviluppi futuri legati alla nuova riforma sanitaria con la conferma più volte ribadita dalla Giunta regionale di una volontà di apertura alle istanze del territorio.