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Punto nascita, Galizio contro Martines - da Valvasev

l sindaco di Latisana al collega palmarino: «Sulla chiusura del reparto troppe mistificazioni»

LATISANA. «Al sindaco Martines e alla sua capogruppo Savi voglio rappresentare tutta l’indignazione dei cittadini di Latisana di fronte alle loro affermazioni che, con la volontà di censurare l’apertura del loro consigliere comunale Di Piazza, a cui va riconosciuta grande onestà intellettuale, cercano di far passare la chiusura della pediatria e del Punto nascita di Latisana per un atto di amministrazione illuminata a tutela della salute dei cittadini, accreditando addirittura un vantaggio economico». Questa volta il sindaco di Latisana, Daniele Galizio, abbandona i toni pacati utilizzati finora per replicare duramente alle tesi del sindaco di Palmanova che parla addirittura di «una scelta di buona amministrazione» riferendosi ai tagli decisi dall’Azienda sanitaria 2 nel dipartimento materno infantile dell’ospedale di Latisana. «Il gioco delle tre carte va bene per imbonire i passanti, ma è offensivo nei confronti dei cittadini vessati nei loro diritti ed è inaccettabile per degli amministratori pubblici che hanno il dovere di dire sempre la verità – scrive in una nota il sindaco Galizio –. Ciò che è stato fatto nel 2016, con la chiusura della pediatria e del punto nascita a Latisana non solo non è un atto obbligato, o di buona amministrazione, ma una scelta perpetrata da lungo tempo con la complicità e l’istigazione nascosta di tutti coloro che hanno cercato di dividere il territorio cercando di accaparrare servizi per i propri cittadini sottraendoli ad altri». Ma ancora più grave, secondo Galizio, è il fatto che il sindaco di Palmanova abbia fornito, a supporto delle proprie tesi, dati riferiti al 2014: «Paragonare il valore economico delle attività svolte prima dei tagli, con quanto accaduto nel 2016, è inaccettabile, almeno quanto il sottacere che con la chiusura del Punto nascita di Latisana, non solo si è creato un grave disservizio, ma si è assistito alla fuga dell’utenza verso l’ospedale di San Vito al Tagliamento che, diversamente da Palmanova, supererà i mille parti. Va detto a chiare lettere che la fuga verso altre realtà produrrà un mancato introito di oltre 2 milioni di euro, a scapito di tutta l’Aas2. Se si fosse sostenuto seriamente l’ospedale unico Latisana-Palmanova per tutte le specialità, al pari con la chirurgia, la medicina, l’ortopedia, anche un punto nascita articolato su due sedi, gestite dalla stessa equipe, avrebbe permesso di superare di gran lunga i 1.200 parti contando sull’attrazione del Portogruarese».

FONTE: MessaggeroVeneto - 3 Febbraio 2017


Pubblicato il 04/02/2017 @ 01:36  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Differenziata al 52% Si corre ai ripari: arriva il porta a porta - da Valvasev

La raccolta non funziona, il Comune cambia strategia E la Tari nel 2017 aumenta: previsto un incremento del 2%

LATISANA. Con una percentuale di differenziata ferma a nemmeno il 52% (contro una media provinciale del 68%) il Comune di Latisana ha deciso di corre ai ripari, soprattutto nei confronti della raccolta dei rifiuti indifferenziati, i più costosi da smaltire e che, nel caso di Latisana, rappresentano il 48% delle immondizie totali raccolte, che in anno ammontano a 7.252 tonnellate, con una media pro capite di 533 chili.

E allora dalla primavera 2017 spariranno i cassonetti stradali per la raccolta dell'indifferenziato che verrà ritirato con la modalità del porta a porta.

l perché lo spiega il consigliere comunale con delega all'ambiente, Filiberto Fantin: «le considerazioni che ci hanno portato alla scelta di questo sistema ibrido, tra porta a porta e cassonetti di prossimità, sono sia di carattere economico, che di impatto sui cittadini. Quest’anno la modifica comporterà un limitato costo aggiuntivo per l’utenza fra i 4 e i 5 euro annui pro capite, ma a partire dagli anni successivi porterà dei benefici economici, tanto maggiori quanto saranno maggiori i comportamenti virtuosi dei cittadini. Perché riducendo la quantità di rifiuto indifferenziato, che è quella dal maggior costo di trattamento, crediamo che già dal prossimo anno i maggiori costi del servizio del porta a porta parziale verranno superati dai risparmi legati al minor costo di trattamento».

Fra le migliorie apportate dall'amministrazione comunale anche un controllo sul servizio di raccolta tramite portale web, l'ideazione di campagne informative per i cittadini e mirate per le scuole e una verifica da parte del personale Net, gestore del servizio raccolta, sulla non conformità dei rifiuti.

«Stiamo cercando di ribaltare una situazione che in passato ci ha visti anche penalizzati economicamente, non rientrando fra quei comuni che nel 2013 la Provincia ha premiato con dei contributi economici per la gestione virtuosa dei rifiuti – ricorda il consigliere Fantin lanciando un appello ai cittadini – devono essere partecipi di un cambiamento. Ogni piccola buona azione è un grosso contributo. Differenziare bene e segnalate episodi di abbandono dei rifiuti o di cattivo conferimento. Ne trarranno beneficio il territorio, l'ambiente e le economie domestiche di tutti».

Quanto all'aumento della tariffa Tari che saranno chiamati a pagare i residenti di Latisana nel 2017 l'assessore al bilancio, Emanuela De Marchi, dà questa spiegazione: «nella definizione della tariffa abbiamo dovuto tenere conto di una leggerissima maggiorazione, circa del 2%, dovuta in parte ai costi stimati per il nuovo servizio porta porta e di altri maggiori costi come per esempio l’aumento dei costi del personale Net presente nel centro di raccolta durante le aperture».

FONTE: MessaggeroVeneto - 02 Febbraio 2017


Pubblicato il 04/02/2017 @ 01:21  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Latisana, i dubbi del Comitato nascite: sale parto a norma? - da Valvasev

sale-parto-a-norma LATISANA. Una sola domanda, alla quale nessuno dei relatori ha risposto. A porla durante il consiglio comunale aperto, convocato a Palmanova martedì scorso, alla presenza dei vertici della sanità regionale e dell'Azienda 2, la presidente del Comitato nascere a Latisana, Renata Zago che in una nota spiega che a quella domanda non le ha risposto nessuno, «una domanda molto semplice – riferisce - riguardante la sicurezza di tutte le donne che partoriscono a Palmanova: è vero che le sale parto di quell'ospedale sono tutt’ora non a norma?

L’assessore regionale Telesca non ha risposto, il direttore Pilati ha detto che questa cosa è stata ampiamente dibattuta e il direttore regionale Marcolongo ha risposto altro, dichiarando la soddisfazione nel vedere accreditati gli ospedali dell'azienda, mentre il sindaco di Palmanova sollecitava altri interventi dal pubblico. Noi chiedevano solo un si o un no.

Perché dal primo dicembre 2015 quando ho sentito con le mie orecchie questa affermazione in Terza Commissione Regionale, a gennaio 2017 siamo ancora allo stesso punto. Ma in questi 14 mesi hanno continuato a far partorire le donne in un ambiente che non ha sufficiente ricambio d’aria ? E soprattutto: hanno detto che si chiudeva Latisana per tutelare la sicurezza di mamme e bambini, stroncando un punto nascita che presentava tutti i migliori requisiti strutturali e poi per 14 mesi consecutivi si fanno nascere i bambini in una sala non a norma. Si sarà anche già preventivato e finanziato l’adeguamento necessario, ma è un dato di fatto che si è chiusa una struttura a norma per far partorire le donne in una struttura non a norma».

FONTE: MessaggeroVeneto - 29 Gennaio 2017


Pubblicato il 31/01/2017 @ 17:49  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Galizio alla UIL: no alle denigrazioni - da Valvasev

Daniele Galizio Latisana, il sindaco difende il Pronto soccorso: non sminuiamo la sua attività

«Questa amministrazione provvederà a promuovere, in tutte le sedi opportune, specifiche azioni a tutela dell’ospedale di Latisana, nei confronti dei denigratori».

L'avvertimento del sindaco di Latisana, Daniele Galizio è molto chiaro e soprattutto teso a fermare una denigrazione, «che dirotta i cittadini verso altri ospedali a scapito dei servizi locali e con ciò pregiudicandone la permanenza futura».

In una nota il sindaco Galizio replica al segretario regionale della Uil in merito ai dati sull’attività del Pronto Soccorso di Latisana, accusandolo di sminuirne le qualità professionali e l'efficienza: «Contesto l'incompetenza istituzionale, oltre l'inopportunità del suo intervento.

«A nome di tutta la comunità – scrive ancora Galizio – ribadisco che il Ps di Latisana, in questi anni di continua sottrazione di funzioni e servizi, ha contribuito in modo determinante, nonostante la carenza di organico, con particolare abnegazione e competenza tecnico scientifica, ad arginare le disfunzioni sanitarie create in modo ingiustificato».

«Al pari di altri, il Pronto Soccorso di Latisana svolge funzioni di filtro per i ricoveri ospedalieri, rispettando obiettivi di efficienza ed efficacia particolarmente apprezzati in sede regionale. E con proprio personale organizza la prima emergenza nelle spiagge di Lignano e Bibione, un vasto territorio che trova nell'ospedale di Latisana il punto di riferimento. La comunità di Latisana ha tutto il diritto di conoscere l'ottimo servizio erogato, mentre altri pensano a penalizzare la dirigenza solo perché non canta nel coro di coloro che coprono tutte le decisioni più assurde di politica sanitaria e di gestione aziendale».

FONTE: MessaggeroVeneto - 28 Gennaio 2017


Pubblicato il 29/01/2017 @ 23:17  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Latisana, gli ippocastani sono malati: il Comune ne abbatte sei - da Valvasev

ippocastani Da lunedì 30 gennaio l’intervento di manutenzione sugli storici alberi di viale Stazione. Il sindaco Galizio: costretti a farlo, potrebbero creare danni, ma saranno sostituiti

LATISANA. I più vecchi sono del dopoguerra. I più recenti sono della fine degli anni Ottanta. Tronchi imponenti, chiome splendide quando c’è la bella stagione.

Da circa settant'anni caratterizzano l’arredo urbano di viale della Stazione, anche nel tratto iniziale dove le piante sono più giovani, sostituite quando è stata realizzata piazza Caduti della Julia. Sono gli ippocastani che da lunedì 30 gennaio saranno sottoposti a un intervento di manutenzione. Per alcuni però, sei degli oltre venti presenti sul viale, ci sarà l'abbattimento.

Ci sono interventi che nessun amministratore vorrebbe fare, ma che sono necessari per la sicurezza dei cittadini. E la sofferta decisione di procedere al taglio di alcuni degli ippocastani di viale della Stazione è proprio una di queste decisioni – ha spiegato il sindaco di Latisana, Daniele Galizio - abbiamo deciso di incaricare un professionista per approfondire lo stato di salute delle piante, anche a seguito di alcuni eventi che hanno creato danni alle auto in sosta e che hanno comportato un esborso assicurativo.

Dalla conseguente relazione tecnica abbiamo appreso che lo stato di salute di tutti gli ippocastani è pregiudicata da gravi difetti e palesi infezioni di funghi cariogeni che, purtroppo, ne stanno compromettendo irreversibilmente la stabilità.

L'intervento che partirà nei prossimi giorni, pertanto, mira a ridurre il rischio che incombe sui cittadini tagliando quegli esemplari arborei che versano in condizioni precarie di solidità. Come amministrazione ci impegneremo a preservare il volto e la storia di viale della Stazione sostituendo le piante abbattute con esemplari arborei sani in grado di mantenere l'effetto estetico della via.

Va detto che il processo produttivo ornamentale di un albero non va di pari passo con la sua sopravvivenza e se da un lato è importante valutate l'aspetto affettivo che una comunità manifesta verso il proprio verde pubblico, l'aspetto botanico, il decoro e la sicurezza non vanno sottovalutati: in Europa la sostituzione degli alberi in ambito urbano è regolata da precise tabelle che, indipendentemente dallo stato di salute dell'albero, ne prevedono il taglio fra i sessanta e i settant'anni.

E sul perché si sia arrivati a uno stato di sofferenza tale per gli alberi di viale Stazione il sindaco Galizio ha una risposta tecnica: «tali situazioni si sono verificate per diverse cause, fra le quali alcune infezioni e interventi di potatura eseguiti anni fa.

Su quegli alberi che non saranno oggetto di taglio – garantisce il sindaco - saranno effettuati maggiori approfondimenti sullo stato di salute e verranno fatte le opportune valutazioni, al fine di migliorare la situazione fitosanitaria delle piante.

FONTE: MessaggeroVeneto - 28 Gennaio 2017


Pubblicato il 29/01/2017 @ 02:15  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina
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