Tir, l’invasione continua Latisana e Regione studiano una variante - da
Valvasev
LATISANA: Resta un problema il traffico pesante in centro, nonostante i divieti Il sindaco Galizio: «Bisogna trovare soluzioni, basta con le deroghe»
Evitare di passare per Latisana vuol dire percorrere anche una quarantina di chilometri in più, che solo in termini di carburante significa ogni volta una spesa di circa 20 euro. Meglio correre il rischio di prendere una multa per il transito vietato. Oppure attraversare il centro cittadino all’alba o in serata.
Insomma, come spesso accade “fatta la legge, trovato l’inganno”. E se dal 2005 a Latisana esiste un’ordinanza sindacale che vieta il passaggio in tutto il territorio comunale ai mezzi pesanti, basta appostarsi nella zona del centro intermodale (e di notte anche in pieno centro) per capire come l’ordinanza venga puntualmente disattesa.
Un via vai di mezzi pesanti che dalle Crosere passano per via Beorchia e dalla rotonda del centro intermodale proseguono su via Isonzo diretti in Veneto, oppure arrivano dalla Sr 354 percorrono via Tisanella e poi via Isonzo. E viceversa.
Rispettare l’ordinanza per un autotrasportatore significa, provenendo dal Veneto, raggiungere la periferia di Bibione, oltrepassare il Tagliamento e risalire a nord lungo la regionale 354, quindi riprendere la statale 14, oppure dopo Portogruaro o in zona San Michele al Tagliamento deviare verso la strada provinciale 95 (la Ferrata): tradotto in tempo, in chilometri, in consumi e costi generali, una spesa considerevole che nessuno intende accollarsi, preferendo passare ugualmente per Latisana.
Consapevole di questo limite, spesso argomento di discussione con i rappresentanti di categoria, l’amministrazione comunale di Latisana sta vagliando, con la collaborazione della Regione (per la copertura finanziaria) alcune soluzioni che permettano di realizzare una variante, esterna al centro abitato, come conferma anche il sindaco Daniele Galizio: «Stiamo lavorando assieme alla Regione per individuare soluzioni alternative che Latisana, a differenza di altri Comuni, non è stata in grado di trovare in questi anni. Anche alla luce di futuri sviluppi del tracciato dei treni ad alta velocità, si dovranno tenere in considerazione aspetti rilevanti che potrebbero incidere in maniera significativa sull’attuale assetto urbanistico di Latisana e quindi anche sul sistema viabilistico, compresa la statale 14».
L’ordinanza del 2005 prevede comunque la possibilità di derogare il transito ai mezzi superiori alle 3,5 tonnellate, ma solo per brevi periodi e dovutamente motivata. «Sia chiaro che non si tratta di una deroga generale», chiarisce il sindaco Galizio, «perché in ogni caso, di volta in volta viene inoltrata apposita richiesta demandando al Comando di polizia locale il compito di vagliare le motivazioni e i tempi, per verificare se i vari casi rientrino nelle previsioni di eccezionalità stabilite dall’ordinanza stessa».
Sviluppo dell’Uti urbanistica al centro per servizi migliori - da
Valvasev
Gli undici Comuni aderenti si sono riuniti a Latisana Abriola: vogliamo studiare il territorio per fare scelte condivise
LATISANA. Programmazione e sviluppo del territorio su area vasta. Ecco cosa si sono impegnati a realizzare gli undici Comuni aderenti all’Unione territoriale della Riviera Bassa Friulana nel corso del primo incontro che li ha visti riuniti a Latisana, ente capofila dell’Uti della bassa occidentale.
Anche se l’urbanistica sarà uno degli ultimi servizi che i Comuni avranno in gestione associata (l’avvio è previsto nel 2018), le amministrazioni locali hanno convenuto sia già ora di cominciare a conoscere lo strumento urbanistico del “vicino”, per arrivare preparati quando si comincerà a parlare di ambito di sviluppo strategico unico.
In questa prima fase di attività conoscitiva, ci sarà una sorta di sovrapposizione dei piani regolatori vigenti nei singoli Comuni aderenti all’Uti, per capire le previsioni urbanistiche di ognuno e cominciare a ragionare come un unico grande territorio, «nel massimo rispetto dell’autonomia e delle specificità di ognuno», ci tiene a precisare Luca Abriola assessore all’urbanistica del Comune di Latisana, promotore dell’incontro che ha visto la partecipazione dei Comuni di Carlino (assessore Miriam Causero), Marano Lagunare (vicesindaco Stefano Scardaci), Muzzana del Turgnano (assessore Massimiliano Paravano), Palazzolo dello Stella (assessore Valentina Miotto), Porpetto (assessore Simone Bernardi), Precenicco (sindaco Andrea De Nicolò), Ronchis (vicesindaco Valentina Maurizio) e San Giorgio di Nogaro, (assessore Davide Bonetto).Assenti per l’impossibilità a partecipare, ma aderenti al progetto i Comuni di Lignano Sabbiadoro e di Pocenia.
«Abbiamo deciso di iniziare assieme questo percorso che permetta alle amministrazioni di essere in grado di offrire nuovi e migliori servizi, ma anche di effettuare scelte il più possibile ponderate, condivise e idonee allo sviluppo di un ambito territoriale strategico come quello in cui operiamo – spiega l’assessore Abriola – una delega come quella dell’urbanistica impone a noi amministratori di superare una visione strettamente comunale, per andare verso l'elaborazione di indirizzi, obiettivi e strategie coerenti con una pianificazione di area vasta. Ciò non significa dar minor credito ai singoli territori con le relative peculiarità, ma in un’ottica di sviluppo e sostenibilità, è un valore aggiunto che al giorno d’oggi va sicuramente considerato per offrire sempre migliori servizi ai cittadini».
L’accordo unanime raggiunto al termine del primo incontro è quello di riunire periodicamente i rappresentanti dei Comuni aderenti all’Uti Riviera Bassa Friulana, «per riflettere assieme su questioni che sono trasversali – è la premessa degli amministratori – con l’impegno di affrontarle in modo pratico e costruttivo, partendo da una analisi degli strumenti operativi».
Legambiente: "Stop alla costruzione dell'Outlet di Latisana“ - da
Valvasev
L'associazione ambientalista non ci sta e lancia un nuovo grido di allarme in difesa del territorio e del suolo: "Stop alla cementificazione del territorio". Una ricerca posiziona il Friuli ai primi posti in Italia per superfici agricole trasformate in centri commerciali o altre urbanizzazioni“
Quest'anno le principali associazioni ambientaliste europee, istituti di ricerca e le associazioni degli agricoltori stanno raccogliendo le firme per chiedere all'Unione Europea una direttiva per la protezione del suolo, una delle principali risorse strategiche dell'Europa, in quanto garantisce la sicurezza alimentare, la conservazione della biodiversità e la regolazione dei cambiamenti climatici. Proprio su questo tema, Legambiente Fvg oggi è intervenuta con un comunicato stampa ribadendo il suo fermo "no" alla cementificazione in atto in Friuli nel territorio di Latisana e in quello di Osoppo.
Studi condotti dall'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale - riferisce l'associazione ambientalista - posizionano il Friuli ai primi posti in Italia per superfici agricole che sono state trasformate per fare posto a centri commerciali, strade, capannoni e case. Eppure continuano a fiorire progetti di nuove aree commerciali ed espansioni delle esistenti; e questo, va di pari passo ad altrettante chiusure. Fanno coro anche i dati forniti da IRES FVG che collocano al primo posto il Friuli e la provincia di Udine per metri quadrati di superfici della grande distribuzione organizzata ogni 1000 abitanti.
LATISANA: A Latisana sorgerà presto un nuovo Outlet Village. La convenzione per la sua edificazione è stata firmata dal Comune di Latisana lo scorso fine dicembre con due aziende, la Petrol Service srl di Montebelluna e la Promo Center 2000 srl di Trento. La struttura sorgerà su un’area complessiva di 200mila metri quadri e accoglierà negozi e altre attività, tra cui un hotel con 120 posti letto che si svilupperà su una superficie di 4mila metri quadrati su 5 piani. Il nuovo centro commerciale sorgerà presso l’uscita del casello autostradale della A4 (accessibile dalla Statale 14 e Sr 354) e impegnerà un investimento di quasi 35 milioni di Euro con una superficie di 58mila metri quadri, di cui oltre 20mila metri quadrati destinati alla vendita. Di questi, 5mila saranno riservati al commercio alimentare.
A Latisana si è deciso di costruire un altro, l'ennesimo, centro commerciale da ben 20 ettari. Oggi - spiega Legambiente -, l'Amministrazione latisanese rassicura che stano facendo solo dei passaggi urbanistici ma quelli sono palesemente i presupposti per il progetto vero e proprio e dubitiamo fortemente che l'Amministrazione non sappia nulla visti i rapporti intercorsi con i proponenti e i le ricostruzioni viste sulla stampa. Peraltro la convenzione fra Comune e proponente è stata firmata solo a fine 2016, per cui si sarebbe potuto rivedere la proposta edificatoria progettata oltre 5-6 anni fa considerato che il piano attuativo acquisisce efficacia esclusivamente con la sottoscrizione della convenzione stessa.
OSOPPO: Un altro caso che Legambiente porta alla ribalta è quello che riguarda l'autorizzazione al Comune di Osoppo per una variante urbanistica volta a consentire l'asfaltatura di 2 ettari di terreno prativo nell'ambito dell'aviosuperficie attigua alla Zona di Protezione Speciale del Medio Tagliamento. Da parte sua il Comune ha adottato a ottobre una specifica variante volta al cambio di destinazione d'uso. Contro questi provvedimenti Legambiente ha presentato nota alla Regione ed allo stesso Comune chiedendo la rettifica dei relativi atti.
Le motivazioni, espresse nelle note, si incentrano principalmente sull’importanza ambientale del territori. "La zona di Osoppo - spiega Legambiente - si qualifica per la grande valenza ambientale rappresentata in particolare dal sito comunitario Medio Tagliamento, dal fiume stesso, dal geosito del Forte e dalle numerose risorgive; è uno dei pochi se non l'unico sito regionale, che può vantare un'estensione considerevole dei prati stabili, la cui importanza è riconosciuta unanimemente; è il paese delle orchidee; il territorio è attraversato dalla pista ciclabile di Alpe Adria, il cui tracciato costeggia proprio l'aviosuperficie e dal prossimo ripristino della ferrovia Gemona-Sacile". A questo, Legambiente propone inoltre che la zona industriale si doti di un sistema di gestione ambientale d’area e promuova lo sviluppo di economie green utilizzando i capannoni dismessi.
Latisana si spopola ancora In 5 anni persi 515 abitanti - da
Valvasev
Al 31 dicembre i residenti erano 13.539. Cresce il numero delle persone sole Il sindaco Galizio: poca capacità attrattiva, dovremo ripensare i servizi
LATISANA. É una popolazione sempre più sola e anziana, quella che esce dai dati statistici di fine anno. Quella che viene fotografata dal settore demografico del Comune di Latisana è anche una popolazione in forte calo che in cinque anni ha perso 515 abitanti pari al 3,6% del totale dei residenti.
Ma soprattutto Latisana è una cittadina dove ormai il calo demografico è fortemente segnato dalle poche nascite, tanto che il 2016 chiude con un saldo fortemente negativo pari a – 48 unità contro il saldo 2015 che era si negativo, ma con un – 3.
Per contro, effetto inevitabile, c'è un costante e graduale invecchiamento della popolazione: gli ultra sessantacinquenni sono cresciuti in due anni del 3% e rappresentano il 23% dei residenti totali. Mentre nello stesso periodo, la cosiddetta popolazione attiva, quella in grado di produrre reddito, è calata del 2,3%.
Invecchia la popolazione e cresce il numero delle persone sole: nel comune di Latisana i nuclei familiari composti da una sola persona sono 2.055, pari al 34% del totale con una crescita rispetto al 2015 dell'1,8%. Salendo di un'unità le famiglie composte da due persone sono 1.744 pari al 29% del totale. «La presenza di così tante famiglie con uno o due unità se da un lato dimostra l'invecchiamento della popolazione, dall'altro crea un nuovo aspetto della società, che vede in crescita anche il numero delle persone separate e divorziate. Un dato comunque in linea con quello nazionale, ma che rende più difficile la sostenibilità sotto l’aspetto economico e in relazione alla qualità della vita», è l'analisi del sindaco di Latisana, Daniele Galizio.
Una modifica del tessuto sociale quella condivida anche dal sindaco, che cambia l’impostazione dei servizi che l’ente locale deve fornire ai propri residenti: «Quello dell'invecchiamento della popolazione a Latisana è un dato il linea con la tendenza regionale e anzi, rispetto ad altri territori, siamo anche messi bene. In ogni caso è una tendenza della quale tenere conto nell'erogazione dei servizi soprattutto in prospettiva futura, anche perché difficilmente ci sarà un'inversione». La scarsa capacità di attrarre residenti lo conferma ancora una volta il calo della popolazione totale che al 31 dicembre si assestava su 13.539 abitanti, cala anche la presenza dei cittadini stranieri sia comunitari che extra comunitari, pari al 9,4% dei residenti: «Poca capacità attrattiva legata, soprattutto alla poca attrattiva lavorativa – sottolinea il sindaco Galizio – ad andarsene molto probabilmente è stata quella fetta di popolazione straniera impiegata in particolare nel settore dell'edilizia che da quando è in crisi ha fatto venir meno un'importante offerta di lavoro».
FI. Latisana: Cinque incontri pubblici sulle rotatorie - da
Valvasev
Latisana: il via domani a Paludo con gli appuntamenti sulla Sr 354 organizzati da Forza Italia
LATISANA. Cinque incontri pubblici, il primo già domani sera alle 20.30 nella scuola primaria di Paludo, per parlare delle rotonde sulla Strada Regionale 354 Latisana – Lignano e della modifica progettuale che ha tolto i sottopassi pedonali previsti fino a un paio di mesi fa
A incontrare gli abitanti principalmente delle zone interessate dalla costruzione delle rotonde i consiglieri comunali di Forza Italia che da domani iniziano una serie di incontri che li porterà a: Gorgo(Bar Pradissitto) lunedì 30 gennaio Pertegada(scuole) lunedì 6 febbraio Bevazzana(ex scuole) lunedì 13 febbraio Latisanotta(scuole) lunedì 20 febbraio:
«nelle rotonde sulla Sr 354 l'attuale amministrazione abolisce i sottopassi pedonali, con quale impatto sulla sicurezza dei cittadini e sulla viabilità interna ?», si chiede Forza Italia nella locandina che annuncia gli incontri pubblici.
Ma la stessa domanda il gruppo consiliare forzista la formula in un ordine del giorno, protocollato nei giorni scorsi e che impegnerà il prossimo consiglio comunale nella discussione delle modifiche progettuali introdotte da Friuli Venezia Giulia Strade
«Abbiamo ritenuto necessario coinvolgere l'intero consiglio comunale stimolando una discussione e la presa di coscienza del potenziale danno che ci verrebbe arrecato se tale ipotesi divenisse realtà – scrive in una nota il gruppo di FI - la previsione dei sottopassi ciclo pedonali nelle rotonde, fu definita proprio dalla Regione e da Fvg Strade una miglioria progettuale apportata a beneficio della sicurezza
dei cittadini. Un accordo nato a seguito del costruttivo dialogo instaurato tra Regione, Comune di Latisana e popolazione locale durante il quale ci si è posti come obiettivo prioritario congiunto la sicurezza dell'utenza debole, rappresentata dai pedoni e dai ciclisti».