Latisana, BENIGNO accusa il Sindaco: è troppo assenteista - da
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LATISANA. Un'accusa di assenteismo, diretta e soprattutto documentata. A lanciarla è l'ex sindaco di Latisana, Salvatore Benigno, oggi capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, all'indirizzo del suo successore, Daniele Galizio che da tempo latita dai tavoli amministrativi sovra comunali, tanto da chiederne conto nel prossimo consiglio comunale.
Assemblea dell'Ambito, conferenza dei servizi dell'Azienda sanitaria e assemblea del Campp, «quei tavoli – precisa Benigno – dove Latisana ha sempre avuto un ruolo e che da tempo, per queste assenze ripetute, si sta riducendo. E sinceramente anche il far parte dell'ufficio di presidenza dell'Uti appare ben poca cosa».
Addirittura all'assemblea dell'Ambito socio assistenziale, della quale Latisana ha la presidenza, Galizio non c'era, come non c'era nemmeno l'assessore alle politiche sociali, facendo mancare il numero legale per procedere con i lavori, salvo l'arrivo in extremis di un sindaco (Porpetto) al quale è stato chiesto di partecipare per poter procedere con l'ordine del giorno. «Un fatto gravissimo mai successo – rincara Benigno – questo è un momento molto delicato per l'Ambito, con il passaggio nelle Uti che certo non sono sinonimo di efficienza. E non presidiare un tavolo come quello che riguarda il sociale, argomento che interessa in modo molto diretto le famiglie, non è sinonimo di capacità amministrativa».
Ma il sindaco di Latisana era assente (e non ha delegato nessuno a rappresentarlo) anche all'assemblea del Campp, per l'ingresso della Regione, come azionista di maggioranza al posto della Provincia. E ancora non c'erano amministratori di Latisana alla conferenza dei servizi dell'Aas 2, «nei momenti che contano il sindaco è assente, forse distratto dai movimenti interni alla sua maggioranza, tensioni continue, assessori lasciati soli e nuovi gruppi, tutti problemi che non devono riflettersi sui tavoli amministrativi sovra comunali. »
Chiuso il punto nascita ma Palmanova è snobbata - da
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Latisana: le scelte delle partorienti diverse rispetto a quanto prospettato dalla Regione L’utenza del territorio preferisce rivolgersi ad altri ospedali, Udine e San Vito in primis
È arrivata dalla conferenza dei servizi, dedicata alla trasparenza, l’analisi su quanto accaduto dopo la sospensione del punto nascita dell’ospedale di Latisana. E con risultati decisamente diversi da quanto prospettato da Regione e Azienda sanitaria 2 Bassa Friulana-Isontina. L’utenza dell’ambito latisanese continua a non scegliere l’ospedale di Jalmicco, preferendo rivolgersi ad altre strutture sanitarie, in primis gli ospedali di Udine e di San Vito al Tagliamento: quindi fuori azienda, producendo così prestazioni soggette a compensazione da parte dell’Aas 2.
Insomma, qualcosa nei calcoli di chi a marzo ha deciso di chiudere (temporaneamente) il punto nascita di Latisana non ha funzionato. La conferma è arrivata giovedì sera, dai dati che l’Aas2 ha illustrato durante la conferenza dei servizi e nella giornata della trasparenza, ospitata a Palmanova, nella polveriera napoleonica. Numeri che indicano come da gennaio a settembre, all’ospedale di Jalmicco, ci sia stata una crescita di soli 40 parti.
Partendo dai parti registrati a Latisana nel 2015 (441) ci si aspettava per Palmanova una crescita delle nascite di circa 230 unità, “figlia” della trasfusione tra Latisana e l’ospedale di Jalmicco. Dove sono andate a partorire, quindi, le circa 190 donne (teoriche) che mancano all’appello? In altre strutture, evidentemente, fuori dalla competenza dell’Aas 2. «Palmanova, con Latisana e Gorizia chiuse, incrementa le nascite di 40 unità in nove mesi? Questa è la prova che lì, il bisogno è debole, perché l’offerta è ricca, tre punti nascita a 25 chilometri uno dall’altro», commenta Renata Zago, presidente del comitato Nascere a Latisana, presente alla conferenza di giovedì. «Significa che le mamme che dovevano partorire a Latisana sono andate altrove e quindi l’Aas 2 dovrà rimborsare i rispettivi costi. E si è rinunciato volontariamente agli introiti di quel 30 per cento di utenza veneta che sceglieva Latisana. Ma nessun amministratore si indigna? Tutti approveranno contenti il nuovo bilancio dell’Azienda, comprensivo anche di questi nuovi costi? Io non ho visto amministratori di Latisana».
Per l’assessore regionale alla salute, Maria Sandra Telesca, si tratta invece di compensazioni minime, dovute a tariffari non aggiornati, che non incidono sul bilancio dell’azienda perché si tratta di utenza comunque regionale che si sposta da azienda ad azienda. L’assessore non commenta, invece, il limitato trend di crescita registrato a Palmanova dopo la chiusura di Latisana. «Fra pochi giorni avremo a disposizione i parti totali, con dati riferiti anche alla residenza delle partorienti, allora sarà possibile un ragionamento più completo sugli spostamenti».
FI. sugli antifurti: non è così che si rende più sicura Latisana - da
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LATISANA. Non è finanziando l'acquisto di un impianto antifurto che si rende una cittadina più sicura. Anzi, il rischio è di creare un divario fra chi potrà permettersi la spesa e chi no. E chi amministra non può fare distinzioni.
A criticare l'iniziativa dell'amministrazione comunale di concedere un contributo a quanti nei prossimi mesi acquisteranno un impianto antifurto e antintruzione, è il direttivo comunale di Forza Italia: una proposta che è anche un doppione di quanto già previsto dalla legge di stabilità che ha prorogato a tutto il 2017 il bonus fiscale con detrazioni del 50% delle spese per le ristrutturazioni edilizie, fra le quali rientrano anche quelle per l'acquisto e l'installazione degli allarmi.
A Latisana non si registra un numero tale di reati predatori da indurre i cittadini a spendere fior di quattrini per l'installazione di un impianto di allarme – scrive in una nota FI – un aiuto concreto a rendere la cittadina più sicura potrebbe arrivare da un prolungamento dell'orario di lavoro della Polizia Municipale, almeno fino alle 22, incrementando la vigilanza e aiutando le altre forze di polizia. Forza Italia si riserva di portare all'attenzione del consiglio comunale alcuni suggerimenti per meglio fronteggiare la criminalità nel territorio di Latisana, meglio tutelare i cittadini e dare una mano alle forze di Polizia, per esempio con l'installazione di un ulteriore lettore di targhe e potenziando la video sorveglianza.
Commissione urbanistica: meno politici, più tecnici - da
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Latisana: lo prevede il nuovo regolamento che approda in consiglio comunale Il sindaco Galizio: così eleviamo il livello qualitativo delle argomentazioni
Meno politici e più tecnici, nel tentativo di qualificare il lavoro delle commissioni. Due mesi di lavoro per redigere il nuovo regolamento per la formazione delle commissioni consultive del consiglio comunale e apportare alcune modifiche a quelle che hanno un regolamento proprio. E adesso tutto andrà approvato dal consiglio comunale convocato per lunedì pomeriggio.
Due le novità più importanti, il taglio del numero di commissioni, ridotte (per accorpamento) da otto a sei e l'invito, perché per normative non può essere un'imposizione, rivolto ai gruppi consiliari a scegliere in propria rappresentanza non un consigliere ma un tecnico esperto.
Le commissioni che saranno formate nelle prossime settimane, dopo il voto del consiglio comunale, saranno quindi quella dell'agricoltura (separata dagli altri settori produttivi), la commissione delle attività economiche (commercio e artigianato), la commissione cultura unita a quella della pubblica istruzione, la commissione di nuova istituzione delle pari opportunità e politiche giovanili per le quali in futuro sarà creata una consulta, la commissione ambiente e la commissione sport e tempo libero. Già nominate invece le commissioni bilancio e statuto, in quanto a composizione esclusiva di consiglieri comunali.
Hanno invece un proprio regolamento la commissione paesaggio (già nominata) e quella per gli autoservizi pubblici non di linea, che l'amministrazione comunale non ha modificato, mentre sono stati apportate modifiche alle commissioni per la mensa scolastica e urbanistica e lavori pubblici.
In particolare per quest'ultima, come nelle sei soggette al regolamento in approvazione lunedì, fatta eccezione per i posti riservati per normativa al sindaco o a un suo delegato, la richiesta che il sindaco rivolge a tutti i gruppi consiliari è quella di prediligere nella scelta dei componenti che spettano in rappresentanza dei vari gruppi, un tecnico esperto del settore, piuttosto che un consigliere, nel tentativo (soprattutto per quanto riguarda la commissione urbanistica) «di elevare - il livello qualitativo delle argomentazioni – ci ha spiegato il sindaco di Latisana, Daniele Galizio – dal momento che la composizione della commissione prevede già la designazione di quattro tecnici da parte delle maggioranza.
Nella convocazione di lunedì in approvazione anche la modifica del regolamento del consiglio dei pensionati e della consulta del sociale.
Daneluzzi e Burba lasciano il gruppo di Un’Altra Latisana - da
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LATISANA. A sei mesi dalle elezioni, primi assestamenti interni alla maggioranza, con la nascita del gruppo Alleanza per Latisana, da una costola della lista Un’Altra Latisana che rimane in Consiglio comunale con il solo assessore Claudio Massarutto.
Nel nuovo gruppo sono confluiti i due consiglieri, Piercarlo Daneluzzi (capogruppo) e Katiuscia Burba. Un’operazione – spiegano i componenti del nuovo gruppo – che fa seguito a vicende e dinamiche interne alla lista Un’Altra Latisana, «legate ad alcune diversità di vedute circa la gestione e l’organizzazione del gruppo e a valutazioni prettamente di carattere politico amministrativo.
Non da ultima quella di ricorrere alla nomina di un assessore esterno, ipotesi sostenuta da vari aderenti al gruppo, ma non condivisa dai sottoscritti. Per questo motivo abbiamo reputato opportuno intraprendere un percorso politico in autonomia, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la coalizione di maggioranza. Obiettivo raggiungibile perseguendo proprio quei principi di rinnovamento delle persone e della cultura dell’azione politica, che hanno animato la nascita della coalizione Rinnoviamo Latisana, della quale siamo stati tra i primi e più convinti sostenitori».