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La difesa delle Uti fa volare le spese legali - da Valvasev

Barbara Zilli Regione Fvg, incarico esterno da oltre 200 mila euro per opporsi ai ribelli. Zilli incalza la giunta

UDINE. «La Regione vanta per legge un servizio di avvocatura che costa 1,5 milioni di euro l’anno, il cui personale è incardinato nell’organigramma con una posizione da dirigente che gli vale fino a 110 mila euro al mese. Si tratta di un costo fisso importante, evidentemente però insufficiente agli occhi della giunta regionale che preferisce avvalersi di avvocati esterni».

Firma l’attacco la consigliera della Lega Nord, Barbara Zilli, dopo essere incappata nelle pieghe della Finanziaria 2017 in un capitolo dedicato alle spese legali esterne, che oggi pesa 150 mila euro ma in predicato di aumentare in corso d’anno, a sentire l’esponente del Carroccio che sulla lievitazione dei costi è pronta a scommettere.

Non alla cieca ma sventolando le ultime parcelle pagate dalla Regione. Parcelle che sommate, nell’anno in corso, portano a uno stanziamento di oltre 330 mila euro per consulenze legali esterne.

Di questi, 207 mila sono stati pagati per nove diversi incarichi – tra 2015 e 2016 – al professor Massimo Luciani, ingaggiato dalla giunta di Debora Serracchiani per difendere la Regione nei ricorsi presentati al Tar del Fvg dalla class action dei sindaci ribelli contro la legge di riforma Panontin e in particolare contro le Unioni territoriali intercomunali (Uti).

Impugnazioni che per l’avvocato Zilli sono «tutto sommato ordinarie. Non insomma casi davanti alla Corte costituzionale per chissà quali motivazioni, in ordine ai quali riterrei comunque validissimo l’apporto dell’avvocatura regionale, viste le professionalità che vi operano», aggiunge la consigliera tirando acqua al mulino dei colleghi in forze all’avvocatura regionale.

Muovendo da quelle considerazioni, Zilli ha così presentato un’interrogazione per conoscere i motivi che hanno spinto l’amministrazione regionale ad affidarsi a un legale extra struttura per difendere l’ente e in particolare al professionista del foro di Roma.

Perché non ha inteso affidare la difesa all’avvocatura dello Stato con evidente risparmio di costi e quali sono le intenzioni dell’esecutivo in ordine ai futuri contenziosi considerato lo stanziamenti da 150 mila euro in Finanziaria per eventuali incarichi legali esterni?.

Zilli chiede inoltre di conoscere i criteri in base ai quali è stato determinato per ogni incarico conferito il compenso dell’avvocato Luciani. «Siamo dinnanzi a un’inutile duplicazione di costi – conclude l’esponente leghista –, avvilente per la nostra avvocatura ed esosa per i cittadini”.

FONTE: MessaggeroVeneto - 13 Dicembre 2016


Pubblicato il 13/12/2016 @ 23:48  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Latisana premia il medico “ribelle”: con lui pronto soccorso d’eccellenza - da Valvasev

Latisana medico ribelle Il Comune assegna il riconoscimento “Vigilia di Natale” a Roberto Copetti, primario dell’emergenza. Si era opposto alla sospensione della guardia pediatrica, volendo tutelare i piccoli pazienti

LATISANA. Quel pronto soccorso che da mesi lavora in «un clima non sempre sereno». Quel pronto soccorso che per primo e molto fermamente si è opposto alla decisione di sopprimere la guardia pediatrica all’ospedale di Latisana.

Quel pronto soccorso-area d’emergenza, che con i suoi dodici medici e 37 infermieri, nel 2015, ha gestito oltre 31 mila accessi (4 mila provenienti dalla sola Lignano Sabbiadoro), dei quali solo il 9% si è trasformato in ricovero. Quarto in Friuli, dopo gli ospedali dei capoluoghi, Trieste, Udine e Pordenone.

Quel dipartimento dell’emergenza, rappresentato dal suo primario, Roberto Copetti, è il destinatario del premio “Vigilia di Natale 2016”

Lo ha stabilito la Giunta comunale, come riconoscimento dell’intera comunità, nei confronti di una struttura, «che offre un servizio d’eccellenza – ha scritto in una nota, il sindaco, Daniele Galizio – . Al pronto soccorso-area d’emergenza di Latisana confluiscono tutte le patologie, acute e non, filtrate per i ricoveri nella nostra struttura ospedaliera, o in caso di necessità, nel rispetto assoluto delle procedure di sicurezza e svolgendo un ruolo altamente qualificato, inviate agli ospedali di riferimento e di alta specializzazione».

Come spiega la delibera votata ieri, «la Giunta comunale ha attribuito il premio al Pronto Soccorso, nella persona del dottor Copetti, che meglio ha espresso in questi anni l’impegno per garantire la salute dei cittadini di Latisana, del territorio e dei turisti esteri, ospiti delle spiagge di Lignano e Bibione, in un periodo particolarmente difficile e di travaglio per i servizi sanitaria.

È con estrema gratitudine che abbiamo deciso di conferire tale riconoscimento a lui e a tutta la sua équipe, per l’instancabile e altamente qualificato lavoro portato avanti nonostante un clima, quello legato alla sanità del nostro territorio, non sempre sereno, in un ospedale indicato dalla Regione come l’ospedale dell’emergenza-urgenza».

Clima appesantito, si ricorderà, dopo la decisione di sospendere all’ospedale di Latisana, l’attività della guardia pediatrica, demandando al Pronto Soccorso anche il compito di valutare i pazienti in tenera età.

Procedura alla quale gli operatori con a capo proprio il loro primario, si erano fermamente opposti, nella sola salvaguardia dei pazienti che, per l’età, necessitano di una consulenza specialistica. Una battaglia quella dei medici, che ha trovato pieno sostegno e appoggio, del territorio e delle istituzioni.

Il primario Roberto Copetti – ricorda ancora la Giunta – autore di numerose pubblicazioni su riviste internazionali e di testi di medicina d’urgenza e sull’ecografia polmonare, è ritenuto da tutti, oltre alla qualificazione professionale, una persona per bene, che dedica tutto sé stesso a promuovere la salute dei cittadini, nel sistema pubblico, ponendo sempre al centro l’interesse generale, senza condizionamenti burocratici.

A conferma del prestigio del dipartimento dell’emergenza dell’ospedale di Latisana e del suo primario, va detto che è in questa struttura che vengono formati gli specializzandi in medicina di urgenza e cardiologia dell’Università di Trieste. E numerosi medici provenienti da tutta Italia vi svolgono stage formativi.

FONTE: MessaggeroVeneto - 13 Dicembre 2016


Pubblicato il 13/12/2016 @ 23:43  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Forza Italia Giovani sul caso punto nascita - da Valvasev

Latisana: Forza Italia giovani LATISANA. La notizia della riapertura del punto nascita di Pieve di Cadore, chiuso per mancanza di medici e ora di nuovo operativo, riaccende la polemica sulla sospensione del punto nascita dell’ospedale di Latisana.

Due storie molto simili, ma con una sostanziale differenza, come evidenzia in una nota il coordinatore regionale di Forza Italia Giovani, Nicolò Fantin, «su Latisana, da parte della Regione, manca totalmente la volontà politica di riaprire».

E se a Pieve di Cadore uno dei motivi principale che hanno indotto la riapertura è rappresentato dalle nevicate che isolano il paese – commenta Fantin - a Latisana possiamo dire che altrettanto accade a causa del traffico estivo e per la lontananza dagli altri punti nascita. Non voglio tornare sulle tantissime ragioni che implicano la necessaria riapertura, dico solo che è evidente che il punto nascita di Latisana non è che non si possa riaprire, non lo si vuole riaprire. E le istituzioni che si disinteressano dei bisogni dei cittadini e ritengono che le nostre mamme possano partorire per strada, in una ambulanza.

Il coordinatore di FI Giovani è scettico anche sulla riapertura della pediatria.
 

Pubblicato il 11/12/2016 @ 09:16  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Aumentano i ladri nelle case a Latisana. E il Comune finanzia l’antifurto - da Valvasev

Furti nelle case LATISANA: Via libera al bando dalla giunta, da 1.000 a 3.000 euro alle famiglie per sistemi di protezione. Il finanziamento anche per Ronchis. Il sindaco: utilizzare tutti gli strumenti per garantire la sicurezza

Fino a tre mila euro di contributo, per chi deciderà di proteggere la propria casa con un allarme. A finanziare la spesa per una maggior sicurezza dei cittadini è il Comune di Latisana, attraverso un bando, approvato ieri dalla Giunta comunale e di prossima pubblicazione, che prevede il rimborso, da un minimo di mille euro a un massimo di tre mila, sull'acquisto di sistemi di antifurto, antintrusione e antirapina, utilizzando per questo un capitolo di spesa, messo a disposizione dalla Regione, pari a 42 mila euro.

Come scrive il Comune nell'introduzione del bando, si tratta di un'iniziativa promozionale, volta a prevenire e fronteggiare i fenomeni di microcriminalità, rimborsando le spese sostenute dalle persone fisiche per l'acquisto, l'installazione e l'attivazione di sistemi di sicurezza nella casa di abitazione e le eventuali spese professionali connesse.

Sono finanziabili – spiega il bando - solo gli interventi eseguiti su immobili, o porzioni di essi, quali case singole o appartamenti in condominio, nei quali risieda il nucleo familiare della persona fisica richiedente.
Il contributo massimo erogabile – precisa ancora il bando - non potrà superare il 50% della spesa ammessa e sostenuta a partire dal prossimo primo gennaio e fino al 31 maggio 2017: il contributo verrà erogato a lavori ultimati, previa presentazione della fattura quietanzata ed emessa entro il 30 giugno del prossimo anno

l beneficio che viene erogato attraverso il servizio di Polizia Municipale, gestito dal Comandante Eros Del Longo, riguarda non solo i residenti a Latisana, ma anche a Ronchis, in quanto il servizio di Polizia dei due Comuni è associato: «I due enti – si legge ancora nel bando - nell’ambito delle proprie attività istituzionali, tra le quali rientrano anche le politiche di sicurezza urbana, intendono con questa azione promuovere, incoraggiare e sostenere le iniziative finalizzate a incrementare la sicurezza delle abitazioni private, favorendo, con un contributo, l’adozione di mezzi di difesa passiva per il contenimento e la tutela del fenomeno predatorio contro la proprietà privata e come ausilio, diretto e indiretto, alle Forze dell’Ordine, impegnate sul territorio a scongiurare il verificarsi di tali reati.

I fondi messi a disposizione dalla Regione, rappresentavano un presupposto importante per dare una risposta a tutti quei cittadini, particolarmente sensibili all'argomento sicurezza e protezione della proprietà privata, a prescindere dall'orientamento politico – ha commentato al termine della riunione di Giunta, il sindaco di Latisana, Daniele Galizio - in un'ottica generale di miglioramento della sicurezza è intenzione di questa amministrazione utilizzare tutti gli strumenti per raggiungere tale obiettivo, anche con riferimento agli spazi pubblici.

FONTE: MessaggeroVeneto - 07 Dicembre 2016


Pubblicato il 07/12/2016 @ 21:53  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

LATISANA: «Dopo i proclami elettorali in città nulla cambia» - da Valvasev

Nicolò Fantin L’attacco alla giunta del coordinatore regionale di Forza Italia giovani Nicolò Fantin

LATISANA. «Dove sono finiti quei bellissimi spot all’insegna del cambiamento. È ora di cambiare. È ora di contare di più in Regione. Tanto “accattivanti” sui manifesti elettorali e non pervenuti nella realtà quotidiana» l’attacco, al vetriolo è del coordinatore regionale di Forza Italia giovani, Nicolò Fantin. «Fra pochi giorni saranno sei mesi dall’insediamento di questa maggioranza, un tempo sufficientemente significativo, ma guardando in faccia la realtà si può constatare che nulla di rilevante è stato fatto, anzi, mi permetto di dire che Latisana ha perso credibilità, in Regione e nei tavoli politici che la riguardano».

Così il coordinatore regionale di Forza Italia giovani, in una nota dove contesta all’amministrazione comunale di portare avanti solo progetti iniziati e finanziati da chi c’era prima: «Peraltro super contestati dalla stessa sinistra che oggi siede nei banchi di maggioranza».

E secondo Fantin, nulla si è visto anche su altri fronti: «Avremmo dovuto assistere a un profondo e radicale cambiamento di Latisana, a una vera e propria rinascita della città e, in particolare, avremmo dovuto contare di più in Regione. Nulla di tutto questo – commenta il coordinatore Fvg di Forza Italia giovani – e mi fa sorridere chi parla della riapertura della Pediatria come di una straordinaria vittoria, quando invece si tratta di un misero contentino da spot elettorale, della Serracchiani, dopo la disfatta alle recenti elezioni comunali e in vista delle regionali».

FONTE: MessaggeroVeneto - 30 Novembre 2016


Pubblicato il 01/12/2016 @ 23:49  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina
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