Per Contattarci
Menù Principale
iscrizione Membri

Log in
---

Il tuo nome :

Il tuo codice segreto (associato al tuo pseudonimo)


 Numero di membri  4 membri


Utenti registrati online

( Nessuno )
Latisana in Rete
Ricerca



NewsLetters
Per ricevere informazioni sulle novità di questo sito, puoi iscriverti alla nostra Newsletter.
Captcha
Ricopia il codice :
Translation Site
Calendario Eventi
Lascia un commento
Entra in Chat
Sondaggio
Un tuo voto al Sito
 
Eccelente
Discreto
passabile
Bho..
Risultati
Webmaster - Infos
Pubblicità

altri miei Siti !
anclignano pertegada calcio yorkshire susy isolajava LegaNord Latisana

Don.Severino Valvason
il vostro Webmaster

Visite

 606940 visitatori

 40 visitatori online

RSS. dei amici
Blog

Tutti i Post

InizioPrecedente10 pagine precedenti [ 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 ] 10 pagine seguentiSuccessivoFine

LATISANA: Gazebi, nuove regole e il Comune incassa - da Valvasev

gazebi tassabili a Latisana Otto locali di Latisana devono versare 24 mila euro Il sindaco: norme riviste per rendere più attrattivo il centro

LATISANA. Quasi 24 mila euro. È la cifra che otto bar del centro storico devono pagare all’amministrazione comunale di Latisana, in quote proporzionali ai metri quadri occupati, per il posizionamento di strutture e arredi su suolo pubblico comunale per il triennio 2016-2018. Canoni decisi da un’apposita convenzione, sottoscritta dal comune di Latisana e dai titolari dei pubblici esercizi, ancora lo scorso mese di febbraio. Tariffe che vanno da un minimo di 1.300 euro, a un massimo di 5.000. Ma ci sono anche quote di canone da 1.700 euro, 2.000, 3.200, 3.900 e 4.700. Sono interessati dall’operazione lo Stussighin, il Bar Olimpico e la Wine Evenue di piazza Indipendenza, il Tosto Caffè e il Bar Bellini di via Vittorio Veneto, il Buon Bicchiere e la Bottega del Caffè di piazza Caduti della Julia e il Bar Garibaldi, nell’omonima piazza. Lo stabilisce una determina pubblicata ieri all’albo del comune, ma operativa dal 18 scorso e redatta ancora nel mese di marzo.

A dettare forme, colori e dimensioni dei gazebi esterni dei bar del centro, ci pensa un apposito regolamento comunale, modificato l’ultima volta a dicembre, che fornisce precise indicazioni sulle strutture, che devono essere in legno, di color noce o similare, di foggia semplice e lineare, aperte su tutti i lati, pavimentate, non più alte di 3 metri, coperte con materiali che consentano alla luce di filtrare, per esempio stuoie e bambù, oppure con teli dalle cromie naturali, senza scritte pubblicitarie, da risultare in sintonia con gli edifici circostanti. L’unica alternativa concessa a tutte queste prescrizioni è l’uso del ferro battuto. È ammesso anche l’uso di ombrelloni che non occupino i marciapiedi.

Norme “severe” per rendere di per sé più attrattivo il centro storico per cittadini e turisti. «Una vera e propria urgenza – scriveva nel suo programma elettorale il sindaco Daniele Galizio - l’immagine delle vetrine chiuse, in centro e nelle vie laterali, rimanda in maniera chiara la necessità di un intervento forte e deciso». È uno dei primi ipotizzati dall’amministrazione comunale è quello di creare un “Centro commerciale all’aperto” diminuendo il traffico e favorendo la pedonalizzazione di piazza Indipendenza, con un percorso che la colleghi in modo funzionale ai parcheggi “esterni” e alle altre zone del centro cittadino. E la presenza dei gazebi diventa fondamentale per partire con quella sperimentazione che gradualmente porterà a togliere il traffico dal centro.

«Siamo consapevoli che piazza Indipendenza non si può pedonalizzare da un giorno all’altro – scrive il sindaco nel programma - ma vanno progressivamente create le condizioni affinché siano gli stessi commercianti a credere in quella soluzione».

FONTE: MessaggeroVeneto - 23 settembre 2016


Pubblicato il 24/09/2016 @ 16:08  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Emozione per il sì di Elmo e Dario Il sindaco: una legge che accolgo - da Valvasev

Elmo e Dario LATISANA. Una storia iniziata a Parigi, trentacinque anni fa. E continuata negli anni a Latisanotta, dove la coppia vive da tempo. Elmo e Dario da ieri hanno potuto ufficializzare la loro relazione e adesso nei registri dello stato civile risultano uniti civilmente.

Pochi minuti davanti al sindaco di Latisana, Daniele Galizio, nel suo ufficio al primo piano del palazzo municipale, per ascoltare la lettura della legge 76 del 20 maggio 2016 e il sogno di una vita si è realizzato. Escono da quella stanza, travolti dagli abbracci di parenti e amici: l'emozione contagia tutti. «Felici del passo compiuto, con tutte le responsabilità del caso», riesce a commentare Dario, che ci racconta di come si siano conosciuti in Francia per poi vivere assieme nella piccola frazione a nord di Latisana, paese d’origine di Elmo. Sono consapevoli che in un paese tutto sommato piccolo come il centro della Bassa, la loro unione è comunque un evento, che magari può diventare un esempio, uno stimolo per altri. Qualche considerazione messa lì lascia capire che non sono stati anni facili, però gli amici, «anzi, le tante amiche», ci tiene a precisare Elmo, li hanno sempre sostenuti.

«Noi rispettiamo le idee di tutti – commenta Dario, prima di raggiungere gli invitati fuori dal municipio – però anche noi vogliamo essere rispettati». Scendono le scale e ad attenderli in piazza Indipendenza c’è il classicissimo lancio del riso. E poi abbracci, sorrisi e congratulazioni. Un’emozione che ha coinvolto anche il sindaco, Daniele Galizio, alla sua prima unione civile: «mi ha colpito vedere la partecipazione di così tante persone, anche di estrazione politica diversa. E allo stesso tempo mi ha colpito la normalità con la quale è stato affrontato comunque un evento nuovo, da due persone che sono una coppia da diversi anni e che hanno potuto ufficializzarlo. Finalmente anche in Italia è stata adottata una giusta regolamentazione per le unioni civili – è stato il commento del sindaco di Latisana - si tratta di una legge che va a colmare un vuoto, visto che eravamo l’ultimo paese in Europa occidentale mancante all’appello.

Accolgo con favore questa normativa e non la considero una penalizzazione della famiglia naturale, quanto invece un atto di giusto riconoscimento per le coppie di fatto, siano queste etero od omosessuali, che sono oltre un milione in Italia e molte anche nel Comune di Latisana. Come anticipato anche prima delle elezioni – ha concluso il sindaco – stiamo parlando di una legge dello Stato e in quanto i tale sono disponibile a darne piena attuazione, promuovendo i nuovi diritti delle coppie di fatto, siano etero od omosessuali».

FONTE: MessaggeroVeneto - 21 Settembre 2016


Pubblicato il 22/09/2016 @ 21:56  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Latisana, strade assediate dall’erba: il Comune non può tagliarla - da Valvasev

strade-assediate-da-erba Il municipio è bersagliato da segnalazioni, ma la competenza è di altri enti. Il sindaco scrive al Consorzio di bonifica e pensa a un nuovo piano per le manutenzioni

LATISANA. Banchine stradali, incroci, aiuole spartitraffico e fossi. Ovunque erba alta che limita la visuale e non offre certo un bel biglietto da visita ai turisti che ancora numerosi arrivano in Riviera.

E il Comune di Latisana ha le mani legate: raccoglie lamentele e segnalazioni, ma non può intervenire, perché la competenza è di altri, Consorzio di Bonifica, Fvg Strade, Provincia.

E ieri, dalla sede municipale, è partita la prima segnalazione ufficiale, con l’invito a provvedere entro tempi stretti alla situazione di degrado che in questo caso interessa l’intersezione fra la Strada Provinciale 75 e la Strada Regionale 354, denominata Crosere vecchie, sul percorso di collegamento fra il casello autostradale e la strada per Lignano e Bibione.

Destinatario della missiva il Consorzio di Bonifica, perché proprio i fossi a margine delle strade sono quelli che presentano la situazione di degrado maggiore: «Ci stiamo impegnando per trovare una soluzione relativamente alla manutenzione del verde, che sarà affrontata finalmente in modo programmato e pianificato, uscendo da quella che spesso è stata affrontata come una situazione emergenziale – è stata la rassicurazione del sindaco, Daniele Galizio, in risposta anche alle numerose segnalazioni pubblicate in questi giorni sui social network –

Per poter procedere è necessaria la condivisione di un “piano di manutenzione del verde” con gli altri enti coinvolti, per esempio Regione e Consorzio di Bonifica, provvedendo al riordino delle competenze e delle responsabilità dei vari soggetti impegnati nelle attività di gestione, di controllo e di manutenzione su tutte le componenti del verde urbano.

Tutto ciò per migliorare l’immagine e la qualità ambientale del nostro Comune e allo stesso tempo eliminando situazioni che possono creare disagio ai cittadini, individuando anche misure sanzionatorie e sostitutive in caso di inadempienze».

Nei progetti del Comune, il “piano del verde comunale” dovrà essere uno strumento di valorizzazione del verde, articolato e composito, per mitigare l’impatto ambientale e garantire un uso più razionale delle risorse ambientali, una valorizzazione del territorio agricolo, un'ottimizzazione del ruolo sociale, estetico e ambientale degli spazi aperti e lo sviluppo economico e sociale del territorio. «Sarà, inoltre, fondamentale diffondere la cultura del verde – aggiunge Galizio – attraverso la sensibilizzazione e l’informazione dei cittadini, incentivando la partecipazione e le proposte sulle questioni relative alla gestione e allo sviluppo del verde urbano e promuovendo azioni di cittadinanza attiva».

FONTE: MessaggeroVeneto - 14 settembre 2016


Pubblicato il 14/09/2016 @ 23:02  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Scuole, polemica sul centro studi di Latisana - da Valvasev

benigno-e-scuole Scuole, polemica sul centro studi di Latisana Benigno chiede come farà il Comune a coprire i costi per le superiori, finora gestite dalla Provincia

LATISANA. A pochissimi giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico, rimane un’importante incognita che riguarda proprio gli edifici scolastici, che da gennaio usciranno dalla gestione della Provincia di Udine per passare in capo ai Comuni, con notevoli aggravi di costo.

Si tratta delle strutture che ospitano le scuole secondarie superiori e, nel caso di Latisana, si parla di un vero e proprio centro studi, l’Isisi Mattei, dove hanno sede tre scuole, con molteplici indirizzi dal liceo linguistico, al liceo scientifico, dall'istituto tecnico economico con indirizzo amministrazione, finanza e marketing, all’istituto tecnico tecnologico.

Se finora tutti i costi di manutenzione e gestione degli edifici erano in carico a Palazzo Belgrado, fra meno di quattro mesi la competenza ricadrà completamente sul Comune di Latisana, come stabilito dalla legge regionale di riforma degli enti locali.

A sollevare la questione e soprattutto a evidenziare come, a così poco tempo da un così impegnativo cambio di gestione, non ci siano chiarimenti in merito alla copertura dei nuovi costi che l’ente comunale andrà ad affrontare, è l’ex sindaco di Latisana, oggi a capo della coalizione di centrodestra, in minoranza, Salvatore Benigno: «Non passa giorno in cui non si manifestino i difetti della riforma del sistema degli enti locali, voluta a tutti i costi dal centrosinistra regionale: non per niente Comuni come Trieste e Pordenone minacciano l’uscita dagli statuti recentemente approvati per evidenti situazioni di ingestibilità di questi nuovi enti – scrive in una nota il capogruppo di Forza Italia –; e una delle problematiche più urgenti riguarda proprio il modo in cui saranno gestiti gli edifici scolastici delle scuole superiori».

«Latisana è uno dei Comuni della Provincia di Udine con importanti sedi scolastiche per le scuole superiori – rileva Benigno – e nonostante questo da parte del sindaco Daniele Galizio continua un silenzio assordante su tutte queste questioni».

«Stiamo parlando – è la conclusione dell’ex sindaco Benigno – del Comune più grande all’interno dell’Uti della Bassa Friulana, al quale non è stata nemmeno attribuita la rappresentanza in seno al consiglio delle autonomie locali, che è andata a un altro Comune».

FONTE: MessaggeroVeneto - 7 Settembre 2016


Pubblicato il 11/09/2016 @ 00:12  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

REFERENDUM. in viaggio fra i Si e i NO da CERVIGNANO A LATISANA - da Valvasev

Referendum costituzionale Si-No Rientrati dalle ferie i politici locali si preparano a una serie di incontri sul territorio per spiegare alla gente, che altro non aspetta, le ragioni del si e del no referendario. E mentre i rappresentanti dei partiti antigovernativi della ex piccola Russia – Bassa friulana alzano la bandiera del no, il Pd vive lacerazioni interne e personalismi.

I tre moschettieri Cargnelutti, Paviotti, Travanut, di mestiere consiglieri regionali, hanno assunto fin da subito una posizione definita, tanto che il filosofo dem Mauro Travanut e’ addirittura referente regionale per il no e riscuote un discreto successo anche fra gli autonomisti. Contro (in un duello senza fine… cavoli se ci mancheranno nel 2018!) c’è Pietro Paviotti, filogovernativo per eccellenza, piu’ realista del re, a capo del comitato per la Bassa per il si. Secondo le solite malelingue la sua sarebbe una delle manovre di avvicinamento per vestire la casacca dem in vista delle regionali. In mezzo, nella giungla degli indecisi, troviamo il Sindaco di Cervignano Gianluigi Savino, che come gran parte della sua giunta, cancellerà il giorno del referendum dal calendario per non prendere posizione per Paviotti o per Travanut. Una piccola parentesi gossippara: mentre Venditti e il refosco, tenevano impegnato il Sindaco di Cervignano, un noto geometra (non Paviotti s’intende) riuniva amici e non in vista delle elezioni comunali fissate per la primavera 2017. In casa Savino ne vedremo delle belle.

Ma ritorniamo al referendum, la sfida fra il si e il no infiamma gli animi soprattutto a Terzo di Aquileia, dove il giovane assessore comunale Francesco Contin non ha risparmiato critiche sui social su alcune esternazioni da prima pagina sul Gazzettino del consigliere regionale Mauro Travanut. Contin, al contrario di Travanut, sostiene il si come la maggioranza che amministra il comune di Terzo. Una degli esiti piu’ interessanti fra si e no sara’ proprio a Terzo, feudo di Travanut, che i beninformati danno gia’ al secondo giro di campanelli per informare l’elettorato sui benefici del no… L’”effetto Travanut” si fa sentire anche ad Aquileia dove i dem sono spaccati. A San Giorgio di Nogaro Daniela Corso, consigliere provinciale, le cui quotazioni politiche sono in ribasso dopo le vicende maranesi, e’ schierata per il si come il vicesindaco Daniele Salvador. Il Sindaco Pietro Del Frate, un po’ in ombra negli ultimi tempi, a dire il vero, votera’ no, almeno cosi sostengono i ‘compagni’. Un si convinto per il consigliere regionale sangiorgino Paride Cargnelutti, testimone una cena fra amici riportata sulle cronache de Il Perbenista.

Si per tutta la vita per l’imperatore Francesco Martines di Palmanova, odiatissimo fra i dem che non hanno mancato di farci pervenire il loro dissenso sul nostro modo simpatico di apostrofarlo (Imperatore di cosa?, sibilano. La risposta degli stessi la lasciamo all’immaginazione di chi legge). Si’ convinto anche per il fido scudiero della governatrice Serracchiani il Sindaco di Marano Formentin. Non ci dovrebbero essere sorprese a Muzzana, dove sindaco e giunta, impegnati nelle polemiche dei tartufi, sono allineati con il Pds, il partito della Serracchiani. Non ci sono pervenute notizie da Torviscosa da Fasan e Company, recupereremo nelle prossime puntate se sara’ il caso.

Dulcis in fundo LATISANA. Scontate le scelte dei fratelli Sette che siedono in minoranza, la maggioranza, gia’ disomogenea di per se’ non sembra preoccuparsi piu’ di tanto del referendum. Mentre il vicesindaco VALVASON commensale alla cena di Cargnelutti, secondo le cronache de Il Perbenista, in quel di San Giorgio potrebbe essere per il SI, -  il Sindaco Daniele Galizio rimanda. L’unica che non le manda a dire e’ la Presidente del Comitato Nascere a Latisana Renata Zago che da queste parti quanto a seguito si fa invidiare dal prete (non ce ne voglia il parroco) e sicuramente ha molti più fan di una governatrice. La Zago e’ per il no.

Non ci siamo dimenticate del sindaco emergente dem di Fiumicello, nonche’ presidente Ato. Ennio Scridel, che pare temporeggiare; del resto c’e’ ancora tempo per schierarsi e i bravi, si sa, decidono all’ultimo per capire bene dove tira il vento. I ben informati in casa Pd ci fanno sapere che la sua signora sarebbe per il no. Se le mogli hanno potere…

FONTE: bassaparola.it - 08 Settembre 2016


Pubblicato il 08/09/2016 @ 22:43  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina
InizioPrecedente10 pagine precedenti [ 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 ] 10 pagine seguentiSuccessivoFine
Rubriche

ChiudiAmbulanti, abusivi, clandestini

ChiudiCasa di Riposo Umberto I di Latisana

ChiudiComunicati stampa FI.Latisana

ChiudiContributi sociali alle Ass/ni

ChiudiElezioni Comunali 2016 Latisana

ChiudiLa Politica PD. della Regione Friuli v.g.

ChiudiLatisana e Ambiente

ChiudiNoi Siamo La LegaNord

ChiudiPartiti Politici-movimenti- e civiche

ChiudiPatrie dal Friûl

ChiudiPolitica Nazionale

ChiudiPolitica Regionale

ChiudiPolitica e Comune

ChiudiProfughi e accoglienza

ChiudiSanità del Friuli i nostri Ospedali

ChiudiSicurezza Tagliamento a Latisana

ChiudiStrade-Circolazione-viabilità-Variante

ChiudiTanto per ridere

ChiudiTanto per ridere.

ChiudiTutto su M5S

Chiudisicurezza e protezione proprietà privata

Post sul Blog
Ultimi commenti

Archivi
11-2024 Dicembre 2024 01-2025
L M M G V S D
            01
02 03 04 05 06 07 08
09 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30 31          
Blog degli amici
Comunicazioni in evidenza !
Slideshow notice Events
  • enea_codotto (2).jpg

    Cerimonia Enea Codotto V.O.V.M. alla memoria

  • 2X1000.jpg
  • tesseramento-online.jpg

    Tesseramento online sostieni la LegaNord

^ Torna in alto ^