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Latisana, Benigno boccia il suo successore: tre mesi di nulla - da Valvasev

benigno-boccia-il-suo-successore-tre-mesi-di-nulla L'opposizione: «Tanti annunci sui social, ma nella pratica niente di rilevante. E intanto la città ha perso il suo peso politico sui tavoli del Fvg»

LATISANA. Era il sindaco, fino a tre mesi fa. E ora è il leader dell’opposizione, chiamato a vigilare sull’operato della nuova maggioranza.

«E finora – commenta Salvatore Benigno, capogruppo di Forza Italia – tracciare un bilancio sui primi mesi di attività della giunta Galizio è assai facile, perchè nulla di rilevante è stato fatto. Questa giunta comunale e le forze politiche che la supportano si limitano a fare annunci e a utilizzare i social media, il più delle volte attaccando chi in passato ha amministrato la nostra città. E null’altro».

Ma l’ex sindaco va oltre e parla anche di un clima difficile all’interno del Comune: «Ci sono posizioni organizzative, responsabili di importanti aree funzionali del Comune, con già in tasca la richieste di mobilità verso altri enti, a testimonianza della situazione di assoluto sbando in cui il personale è lasciato da parte di una giunta comunale, che non dà risposte alla struttura. Per non parlare poi dei primi scricchiolii – aggiunge Benigno - con partiti alleati assai scontenti per le recenti nomine fatte (casa di riposo, segreteria del sindaco e altro), dove abbiamo visto concretizzarsi il peggio del vecchio modo di fare politica, del tutto in antitesi con la tanto sbandierata trasparenza amministrativa, tanto invocata dal nuovo corso. Se rinnovare Latisana vuol dire amministrare così, come abbiamo visto fare in questi mesi, dico no grazie. E spero vivamente, per il bene della nostra comunità, che i prossimi mesi non siano una fotocopia di quelli passati».

Secondo il capogruppo di FI, l’attuale amministrazione sta “mancando” tutti i temi principali, sui quali – era lo slogan della campagna elettorale – Latisana avrebbe contato di più in Regione: «Invece la giunta Galizio è miseramente naufragata di fronte alle prime difficoltà e Latisana, un tempo sempre presente sui tavoli politici sovracomunali, anche con governi regionali avversi, pare essere sparita nel nulla. La vicenda ospedale e il trattamento a cui siamo stati sottoposti, anche in consiglio comunale, grida ancora vendetta. Il sindaco, supportato da tutti i gruppi politici, invece di battere i pugni per difendere un nostro sacrosanto diritto a una parità di accesso ai servizi sanitari, si è limitato ad accettare l’ennesimo tavolo di concertazione, ringraziando addirittura i vertici regionali per la grande opportunità offerta. Una grande perdita di tempo che già sappiamo non porterà nulla di nuovo».

«Latisana “non pervenuta”, nemmeno in conferenza socio sanitaria – continua l’ex sindaco – , dove in passato avevamo un peso rilevante avendone la presidenza e dove il sindaco avrebbe i mezzi per portare la discussione il tema sanità. Latisana del tutto assente nelle recenti nomine interne all’Uti dove il ruolo di rappresentante dell’Unione territoriale della Bassa al consiglio delle Autonomie locali è andato a un altro comune. Ma Galizio non doveva essere il sindaco che faceva recuperare il ruolo mandamentale di Latisana, mal gestito da chi l’aveva preceduto?»

FONTE: MessaggeroVeneto - 05 Settembre 2016


Pubblicato il 08/09/2016 @ 00:42  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Latisana ricorda con una mostra i 51 anni dalla prima alluvione - da Valvasev

Latisana alluvione 1965 LATISANA. Il fiume più studiato. Quattro commissioni tecniche dal 1972 al 2008. “Fiumi” di denaro pubblico, spesi per modelli idraulici, ricostruzioni, ipotesi progettuali, elaborati tecnici. E una soluzione che garantisca la salvaguardia dei paesi del basso corso del fiume Tagliamento e metta d’accordo tutti, ancora non è stata trovata. Intanto di anniversario in anniversario, oggi sono 51 anni, dalla prima alluvione che devastò Latisana: fra nove settimane saranno invece 50 dalla seconda alluvione. E se entrambe sono state definite dagli esperti eventi con tempi di ritorno di 100 anni, il giro di boa è compiuto.

Allo stato attuale gli argini di Latisana e San Michele al Tagliamento non sarebbero in grado di contenere un’ondata di piena con un volume di oltre 4 mila metri cubi al secondo, una portata simile a quella che i calcoli dell’epoca ipotizzano per le due alluvioni. Oggi sarà una giornata del ricordo sommessa, il cui unico evento è una mostra fotografica (inaugurazione alle 17), nell’ex caffè Commercio di piazza Garibaldi.

Ma è solo un silenzio “propedeutico”, il boato di piazza ci sarà il 4 novembre, in occasione del 50º della seconda alluvione. E sarà una tre giorni durante la quale Latisana alzerà la testa e tornerà a chiedere, dopo anni di silenzio, che chi in dovere intervenga. Ci saranno il ricordo del dramma, le simulazioni di emergenze con i volontari della Protezione civile e il momento delle promosse politiche, con un tavolo che vedrà la partecipazione anche degli amministratori regionali. Perché «la soluzione» c’è. Lo sbarramento a monte. Ma non piace. E allora fra polemiche, accuse e “scaricabarile”, Latisana si appresta a celebrare il 51º anniversario di un evento che ha provocato morte e distruzione e tutto è ancora irrisolto. Manca un pronunciamento ufficiale, sull’intervento previsto a Pinzano, da parte della Regione, nonostante il sollecito (del 2014) della Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che voleva inserire i lavori fra le priorità e arrivare all’appalto in tempi stretti.

FONTE: MessaggeroVeneto - 02 settembre 2016

Vedi anche: Trecento foto raccontano vent’anni di paese - 02 settembre 2016


Pubblicato il 03/09/2016 @ 15:58  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

NON STRUMENTALIZZIAMO LA PROTEZIONE CIVILE DI LATISANA - da Valvasev

protezione civile latisana L’Amministrazione Comunale vuole intervenire sulle polemiche, nate sui social network, in relazione alla campagna di raccolta di beni utili per l’aiuto alle popolazioni del centro Italia, recentemente colpite dal catastrofico terremoto del 24 agosto.

Si vuole evidenziare che i volontari del Gruppo di Protezione Civile di Latisana, nell’ambito delle forme organizzate previste dalla normativa, hanno sempre prestato e continuano a prestare la propria opera in maniera spontanea e gratuita, senza fini di lucro, anche indiretto, ed esclusivamente per scopi di solidarietà. L’impiego del volontariato in attività di protezione civile è stato sempre autorizzato in conformità con i principi ispiratori, al fine di tutelarne lo spirito, l’autonomia e l’indipendenza.

“Ribadisco: AUTONOMIA E INDIPENDENZA. Tali aspetti devono essere rispettati da tutti. Auspico che d’ora in avanti, riaffermato con fermezza il ruolo e lo spirito del gruppo della Protezione Civile che opera a Latisana, si plachino le polemiche e con senso di responsabilità ciascuno torni a prestare il proprio contributo in favore delle popolazioni colpite”.

Il recente terremoto rappresenta l’occasione per ribadire tale inderogabile indicazione di percorso alla luce del quale, nel rispetto dei principi che regolano l’attività volontaristica, il Gruppo volontari di Protezione Civile di Latisana, si dissocia, come sempre, in maniera ferma e decisa da tutte quelle attività che possano anche in modo indiretto risultare di supporto a iniziative di carattere politico – propagandistico, come tali estranee alla missione e al ruolo proprio del volontariato.

Per le medesime ragioni, fermo restando le prerogative costituzionalmente garantite in tema di libera espressione delle opinioni pubbliche, il Gruppo Volontari di Protezione Civile di Latisana, darà il proprio supporto a tutte le libere iniziative sociali di volontariato, purché non vi sia in alcuna maniera, riconduzione ad attività politiche – propagandistiche come emerso nelle ultime ore nei social.

“Devo purtroppo riscontrare che a Latisana si continua a cercare la contrapposizione politica e civile anche in occasione di iniziative che dovrebbero guardare solo ed esclusivamente all’obiettivo, ovvero quello di mettere in campo azioni concrete di solidarietà nei confronti di chi è stato colpito da una così grave catastrofe.”

Con la presente si diffida pubblicamente qualsiasi soggetto ad utilizzare il nome e le immagini della Protezione Civile per facili speculazioni di propaganda, ma soprattutto si prendono con fermezza le distanze da tutte quelle affermazioni pubblicate sui social con riferimento alle attività di Protezione Civile del 2009 relative al sisma dell’Aquila, difendendo quei principi inviolabili di solidarietà a favore delle popolazioni colpite, cui il Gruppo di Protezione Civile da sempre si ispira, ribadendo il fermo dissenso al “volontariato show”.

La raccolta prosegue nelle giornate di martedì dalle 18 alle 20 e di sabato dalle 10 alle 12 presso la sede della Protezione Civile di Latisana in via Trieste 131.

FONTE: sito ufficiale del Sindaco: DANIELE GALIZIO - 30 Agosto 2016


Pubblicato il 30/08/2016 @ 19:06  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Pittoni (Lega): ritardo ingiustificato attendiamo risposte da tre anni - da Valvasev

Pittoni-lega-ritardo-ingiustificato «Meglio tardi che mai, verrebbe da dire per il nuovo regolamento di Polizia locale, approdato finalmente in giunta. Era infatti luglio del 2013, quando riuscii a far votare - non senza qualche incomprensione - l'impegno del Consiglio a varare il nuovo regolamento entro il 31 dicembre di quell'anno.

Scadenza che il sindaco non si è mai preoccupato di rispettare tanto che, per sollecitarlo, a un certo punto abbiamo pure iniziato a raccogliere firme su una petizione popolare». Parole di Mario Pittoni, capogruppo della Lega Nord a palazzo D'Aronco, che a inizio legislatura aveva denunciato per primo la vetustà del regolamento, datato 1925, chiedendone l'aggiornamento. «Ora - aggiunge Pittoni -, visto che lo stesso assessore Venanzi afferma che la volontà di regole chiare, decoro e sicurezza non ha colore politico ma fa parte del buonsenso, mi aspetto che la bozza elaborata dal comandante dei vigili (alla quale abbiamo collaborato per la sicurezza) non venga stravolta.

Finora tutti i documenti delle opposizioni che andavano nella direzione di una maggiore sicurezza sono stati stoppati. Si domandava la verifica periodica di chi abita realmente e se vengono rispettati gli standard di legge. È chiedere troppo?».

FONTE: MessaggeroVeneto - 24 Agosto 2016


Pubblicato il 26/08/2016 @ 22:24  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

A Latisana si fanno più multe, ma pochi automobilisti le pagano - da Valvasev

A Latisana più multe Nel 2015 sanzioni stradali per 364 mila euro rispetto ai previsti 300 mila incassati solo 242 mila. Calano anche le entrate da ticket per sosta: versati tagliandi per 85 mila euro anzichè 102 mila

LATISANA. Passa il conto consuntivo 2015 del Comune di Latisana. Spicca un importante contenimento della spesa: 750 mila euro in meno di uscite (rispetto al 2014) in costi per il personale, spese per acquisto beni e interessi passivi.

Crescono, rispetto alla previsione di 300 mila euro, il frutto delle sanzioni al Codice della strada, a quota 364 mila euro, dei quali però sono stati riscossi solo 242 mila, pari a circa il 65%, tra ricorsi o gente che non paga.

E calano le entrate per i ticket della sosta a pagamento, rispetto alla previsione di 102 mila euro sono stati pagati tagliandi solo per 85 mila euro: da due anni nelle piazze Indipendenza, Garibaldi e Matteotti e nelle vie Vittorio Veneto, Rocca e Sottopovolo il servizio prima gestito all’interno del settore economico finanziario, è svolto in gestione diretta dal comandi della Polizia locale.

Un’entrata, quella dei parcometri del centro, che viene utilizzata dal Comune a copertura parziale delle spese per rimborso sui mutui relativi alla viabilità e al piano strade.

Dai 4 milioni e 215 mila del 2014, le spese per il personale sono scese a 3 milioni e 930 mila euro, così come gli acquisti per beni di consumo, pari a 288 mila euro nel 2014 passano a 217 mila nel 2015.

Ma il taglio più importante, pari al 45%, l’amministrazione comunale precedente è riuscita a ricavarlo nel capitolo degli interessi passivi e degli oneri finanziari, passati in un anno da 911 mila euro a 510 mila.

«Non si può certo ritenere incapace un’amministrazione che abbia previsto alcuni investimenti finanziati con fondi regionali o statali, i quali poi non sono stati erogati, oppure erogati in misura inferiore a quella attesa»: è la spiegazione che i tecnici contabili danno nelle prime righe della relazione che accompagna il bilancio consuntivo, per giustificare alcuni mancati investimenti, previsti e poi non attuati.

«Né si può esprimere un giudizio negativo qualora la realizzazione di un programma dipenda da concessioni amministrative o da altri fatti burocratici non imputabili all’ente stesso – si legge ancora nella relazione – vanno considerate anche le eventuali variazioni di programma che potrebbero aver indotto la giunta a conseguire con maggiore enfasi un obiettivo, perché le condizioni si sono rivelate più propizie, a discapito di altri obiettivi di minore facilità di conseguimento, apportando variazioni di programmi, per il verificarsi di fattori contingenti, o per la consapevolezza di talune esigenze della collettività, che hanno indotto la giunta a perseguire un programma piuttosto che un altro».



FONTE: MessaggeroVeneto - 23 Agosto 2016


Pubblicato il 26/08/2016 @ 00:03  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina
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