Serracchiani, ospedale di Latisana verrà rafforzato „Serracchiani: «L'ospedale di Latisana verrà rafforzato» - da
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Serracchiani, ospedale di Latisana verrà rafforzato «Nella nostra riforma sanitaria non è presente, in alcun articolo, la chiusura del punto nascita del nosocomio» ha precisato la presidente della Regione“
Serracchiani, ospedale di Latisana verrà rafforzato «L’ospedale verrà rafforzato nei servizi di cui necessita il territorio. Inoltre siamo pronti a confrontarci e discutere nella massima trasparenza sui dati che riguardano questa struttura, nell'ambito di un tavolo tecnico composto dai sindaci e, se di loro interesse, anche ad una rappresentanza dei cittadini. Con altrettanta chiarezza assicuro che nella nostra riforma sanitaria non è presente, in alcun articolo, la chiusura del punto nascita del nosocomio». Lo ha affermato la presidente della Regione Debora Serracchiani partecipando, insieme all'assessore alla salute Maria Sandra Telesca e al direttore della direzione centrale alla Sanità Adriano Marcolongo al consiglio comunale aperto svoltosi ieri pomeriggio a Latisana.
Serracchiani, ospedale di Latisana verrà rafforzato Dopo l'apertura dei lavori da parte del primo cittadino Daniele Galizio, c'è stato un dibattito con l'intervento dei consiglieri comunali e di alcuni sindaci del mandamento nonché della rappresentante del comitato “Nascere a Latisana”. Quindi la presidente, nel suo intervento, ha innanzitutto ricordato l'utilità della seduta del Consiglio comunale «che permette di fare chiarezza - ha detto - su molti aspetti legati alla riforma sanitaria con ricadute importanti sul territorio». Quindi il passaggio sul punto nascita "argomento che va al di fuori della nostra riforma della sanità perché nella nostra legge non c'è alcun articolo in cui si parli della chiusura».
Serracchiani, ospedale di Latisana verrà rafforzato Quindi Serracchiani si è voluta soffermare sui numeri che gravitano attorno alla struttura «dati che vengono rilevati da chi ha l'obbligo della vigilanza e che poi che li trasmette. Proprio su quei numeri vorremo che si aprisse un ragionamento all'insegna della trasparenza. Per cui - ha aggiunto Serracchiani - chiedo formalmente al sindaco di Latisana di convocare un tavolo composto da Regione, sindaci dell'Uti del latisanese e ad una rappresentanza di cittadini per confrontarci su numeri certi e, al contempo, illustrare il presente e il futuro dell'ospedale».
Serracchiani, ospedale di Latisana verrà rafforzato Serracchiani ha poi spiegato le azioni concrete che porteranno ad un potenziamento dell'ospedale locale «come ad esempio con l'attivazione entro l'anno della risonanza magnetica, ma anche con le nuove assunzioni già avvenute nel pronto soccorso. A ciò si aggiungerà poi l'incremento degli infermieri, che verranno attinti dagli oltre 650 che sono risultati idonei nell'ultimo concorso e dei quali 200 entreranno in servizio entro la fine del 2016 in tutto il Friuli Venezia Giulia». Per Serracchiani, nel futuro dell'ospedale di Latisana c'è «l’importante ruolo che deve assumere per la gestione dell'emergenza e dell'urgenza, sia per la sua dislocazione geografica sia per il rafforzamento delle specialità che ha già al suo interno».
Serracchiani, ospedale di Latisana verrà rafforzato Dal canto suo l'assessore alla Salute Maria Sandra Telesca ha ribadito che «a definire i parametri affinché i punti nascita restino aperti o meno è una comunità scientifica, che li ha determinati in base a criteri oggettivi, che poi sono stati condivisi in sede di conferenza Stato-Regione. La riforma sanitaria tiene conto di aspetti molto più ampi, generali e complessivi. Non è dunque abolendo la riforma sanitaria che si salvano i punti nascita, perché a definirne il loro futuro non è la Regione, nonostante quanto si insiste a ripetere, ma la sicurezza di madri e nascituri». Quindi Telesca ha spiegato il problema del reclutamento dei pediatri «per i quali si è fatta una ricerca ma che invece optano per il servizio sul territorio rispetto alla professione ospedaliera».
Riforma sanitaria, Serracchiani contestata a Latisana - da
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La presidente e l’assessore regionale Telesca al consiglio straordinario. Transenne e cordone di Polizia per tenere lontani i manifestanti
LATISANA Transenne e cordone di Polizia a tenere lontani i manifestanti, mentre la Governatrice Serracchiani e l'assessore Telesca raggiungevano la porta del municipio di Latisana.
Le parole e i fischi sono andati ben oltre le transenne e hanno raggiunto le due ospiti della Regione, di li a pochi minuti protagoniste di un consiglio comunale straordinario sul futuro dei servizi sanitari dell'ospedale cittadino.
Riforma sanitaria, Serracchiani contestata a Latisana La protesta della Bassa friulana contro la riforma sanitaria: in piazza a Latisana in occasione dell'incontro in consiglio comunale con la presidente del Fvg, Debora Serracchiani, che è stata contestata (Video Petrussi)
Interventi moderati, ma fermi nella contestazione mentre dalle finestre arrivava chiara la voce dei manifestanti.
Il consiglio chiede la testa di Pilati - da
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Latisana, Galizio e i capigruppo a Serracchiani: «Rimuovere il dg dell’Aas 2»
LATISANA. Dopo le dichiarazioni formulate nel corso della prima seduta del Consiglio comunale, ieri è arrivato l’atto ufficiale che chiede il sollevamento immediato di Giovanni Pilati, dall’incarico di direttore generale dell'Azienda per l’assistenza sanitaria 2 Bassa Friulana-Isontina.
L’atto, già spedito alla presidente della Regione, porta la firma del sindaco di Latisana, Daniele Galizio e, in rappresentanza dell’intera assemblea, di tutti i capigruppo.
«A nostro avviso – scrivono i rappresentanti del consiglio – i provvedimenti adottati dal direttore generale non sono efficaci e idonei a gestire questa importante fase di transizione, che prevede una riorganizzazione della rete ospedaliera aziendale e hanno causato una rottura del rapporto fiduciario, oramai insanabile, fra lo stesso direttore generale, le amministrazioni locali e i cittadini del nostro territorio».
L’accusa molto esplicita rivolta dal consiglio comunale di Latisana a Pilati è quella di aver intrapreso delle azioni, in modo univoco e non condiviso, «che hanno comportato – è la precisazione – anche un venir meno dei rapporti di reciproca fiducia tra il direttore generale e una componente consistente dei medici dell'ospedale di Latisana, come risulta dalle lettere ormai di opinione pubblica in cui si evidenziano criticità da una parte e dure prese di posizione dall'altra, nel tentativo di scaricare sui medici responsabilità che invece, pare siano da riferirsi al direttore stesso».
PROFUGHI. ZILLI (LN): I BUONISTI APRANO LE PORTE DI CASA LORO - da
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FELETTIS. “I buonisti aprano gratuitamente le porte di casa loro, ma soprattutto aprano gli occhi: è ora di smetterla con questa vergognosa calma apparente, in cui i cittadini scoprono tutto a cose fatte”.
Così interviene Barbara Zilli Consigliere Regionale delle Lega Nord, annunciando che a Felettis potrebbero essere in arrivo ulteriori 15 immigrati, “visti I continui movimenti della Prefettura e della Croce Rossa, che sta portando materiali e brande all’interno della Corte del Sole” dove già sono ospitate 14 persone.
“A cosa sono serviti incontri e rassicurazioni alla cittadinanza, se poi comunque la Prefettura ha già deciso il da farsi? – dice Zilli – Se l’ambito socio-sanitario, come ribadito anche dal sindaco di Bicinicco, ancora non ha dato risposta, perché accelerare i tempi e portare altre persone in un luogo che, a detta dello stesso Prefetto, non è adatto all’accoglienza?”
Ma Zilli rincara la dose: “A cosa serve un assessore regionale all’immigrazione allora, se non riesce nemmeno a farsi garante dei diritti dei suoi concittadini italiani? Ed è davvero vergognoso che Serracchiani prometta soldi a quei comuni che accoglieranno immigrati, così non si fa altro che alimentare razzismo al contrario”.
“Tutto questo è semplicemente irrispettoso – chiosa Zilli – nei confronti dei cittadini della nostra Regione e di quei cittadini che in quella corte vivono e che ogni giorno fanno sacrifici per le proprie famiglie. E’ ora che anche i buonisti aprano gli occhi e si rendano conto che questa non è accoglienza, è solo business”.
SERRACCHIANI, LATISANA TE SALUTAT di Le Sbilfe - da
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Il Pd è rimasto folgorato sulla via della Bassa Friulana. E ha deciso che il ritorno al territorio annunciato magno cum gaudio dalla nomenclatura regionale dei dem (udite, udite!) parte dall’ex roccaforte rossa (colore, il rosso, che forse è stato bandito dal monarca Renzi). Nell’ordine: lo scorso 12 luglio la Presidente-capo dell’esecutivo regionale, monarca del partito regionale, Vice Segretaria nazionale del Pd è piombata a Cervignano.
Oggi, il suo vice di giunta, Sergio Bolzonello, era a San Giorgio di Nogaro per dissertare su una delle tante “polpette” avvelenate, ovvero la questione dell’Aussa Corno. E lunedì prossimo, il 25 luglio, la Presidentissima Serracchiani sarà a Latisana. E dei tre è sicuramente l’incontro più insidioso per un Pd che vuole o vorrebbe ritrovare il feeling con quella base che ha sbeffeggiato.
Lunedì prossimo la Presidente del Fvg, assieme all’Assessore alla Sanità, Maria Sandra Telesca, parteciperà al Consiglio Comunale convocato a Latisana dal neo Sindaco Daniele Galizio, e che affronterà il tema più caldo per la comunità locale: ospedale e punto nascita. Il Comitato Nascere a Latisana sta affilando le armi pur privato della parola, nel mentre la minoranza – ancora rintronata dalla sberla elettorale – bypassata politicamente proprio dal Comitato capeggiato da Renata Zago, spera di rialzare la testa e ridiventare la capofila della protesta popolare. Il Sindaco Galizio, che ha avuto il merito di umiliare la diarchia dei Sette (Micaela e Lanfranco) e di incassare una vittoria frutto anche della confusione politica che permette alleanze “di tutto e di più”, sicuramente non sta facendo i salti di gioia. L’impressione – visto che ha convocato l’assemblea comunale per le 16.30, orario che potrebbe essere giudicato studiato per impedire la partecipazione dei latisanesi – è che sperasse in una defezione della sua Presidente di giunta.
Insomma, la Serracchiani – che, ne sono certa, difenderà le scelte sanitarie regionali – rischia di riaprire una ferita che Galizio aveva cicatrizzato con una vittoria elettorale scaccia “pensieri”. Insomma, il Pd rischia di farsi nuovamente del male in una delle poche realtà amministrative in cui si era imposto (ma non certo per merito della strategia dei dem). A proposito dell’orario del Consiglio comunale, i malevoli scommettono sul fatto che in serata la “zarina” potrebbe essere impegnata in qualche apparizione televisiva. Io non ci credo. Lei aveva detto al vertice regionale del Pd che sarebbe tornata (bentornata!) sul territorio. Ma non aveva precisato gli orari.