Le si rompono le acque nel locale, la barista si trasforma in "Tassista" - da
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LIGNANO: con un parto programmato da qui a un mese si era sentita tranquilla e aveva deciso di trascorerre qualche giorno al Mare con la mamma.Ma il suo bimbo non aveva intenzione di attendere.
Alle 23 di Martedì a una turista Torinese, a cena in una pizzeria di Lignano con la madre, si sono rotte le acque : attimo di panico nel locale, con l'intervento providenziale di quella che nella notte sarebbe diventata l'angelo custode, Veronic Deaconu
L'ambulanza che interviene in soccorso della partoriente non accetta di prendere a bordo anche la mamma e così iniziano i problemi, perché le due donne sono arrivate da Torino in treno.
E Veronica a offrirsi , finito il turno di lavoro, di accompagnare la futura nonna in Ospedale a Latisana. Ma lì c'è la seconda brutta sorpresa: il nascituro non può venire alla luce a Latisana e la mamma è portata a Palmanova, ove le praticano un cesareo e il bimbo nasce alle 3,20. Veronica non si perde d'animo e riaccompagna a Lignano la nonna perché possa prendere documenti e qualche effetto Personale da portare alla figlia a Palmanova
Vista l'ora decide di partire da Lignano e portare a Jalmicco la signora. Sulla strada del ritorno verso Pertegada dove abita Veronica, arriva l'attesa telefonata: è andato tutto bene.
Consiglio sulla sanità Negata la parola al comitato “Nascere” - da
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LATISANA. Niente diritto di parola al comitato “Nascere a Latisana”, che non potrà esprimere le proprie perplessità sulla riforma sanitaria nel corso del consiglio straordinario convocato per il prossimo lunedì.
Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo del Consiglio comunale della città della Bassa, al termine di una combattuta riunione che si è svolta giovedì in tarda mattinata, i cui esiti sono stati riferiti alla presidente del comitato, Renata Zago, sabato mattina dal sindaco Daniele Galizio.
Con una lettera dello scorso 10 luglio, il comitato aveva chiesto di poter partecipare con diritto di parola ai lavori d’aula, come previsto dal regolamento per l’organizzazione e il funzionamento del Consiglio comunale di Latisana. E questo perché a quella convocazione dovrebbero partecipare anche la presidente della Regione, Debora Serracchiani e l’assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca. Ma, come confermato ieri dal sindaco, il comitato non avrà diritto di parola. Nonostante durante l’incontro dei capigruppo si sia creata una vera e propria spaccatura fra la maggioranza, ferma nel negare l’intervento del comitato, e la minoranza, favorevole a dare la parola a chi si sta battendo da anni a sostegno dell’ospedale cittadino.
Avranno diritto di parola invece i sindaci dell’Uti, invitati a presenziare alla seduta di consiglio: «Visto che a quanto pare le due ospiti si fermeranno per un tempo limitato e che devono parlare i capigruppo e i sindaci non rimane tempo per il comitato. E poi è un discorso fra istituzioni, quindi non è il contesto adatto per noi, anche perché la presenza del comitato non è stata previamente comunicata alle ospiti e adesso non si possono cambiare le carte in tavola.
In sintesi sono queste le tre motivazioni principali che ci ha riferito il sindaco – racconta Zago – eventualmente comprensibili ma non condivisibili. Umilmente ma orgogliosamente ricordiamo a tutti che in questi tre anni e mezzo il comitato è riuscito a mantenere alta l’attenzione sulle vicende che interessano l’ospedale di Latisana».
Lotta agli ambulanti con i ricavi delle multe - da
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Lignano. Il Comune destina 35 mila euro per potenziare i controlli. Vigili in servizio più ore, a breve la convenzione con i carabinieri
LIGNANO. Lotta all’abusivismo con i proventi delle “multe”. La giunta Fanotto ha deliberato di destinare una quota – pari a 35 mila euro – delle entrate che derivano dalle sanzioni per violazioni al codice della strada, per contrastare il mercato illecito degli ambulanti.
Si potenzierà così il servizio di controllo della polizia locale, che sarà operativa 420 ore in più in spiaggia e 240 ore in più notturne nell’asse centrale. Inoltre, si rafforza di conseguenza la presenza nella località degli agenti coordinati dal comandante Alberto Adami, attraverso un’implementazione dei turni, che comporterà un controllo ancora più capillare in particolare nell’arenile.
Nel dettaglio, il progetto di potenziamento della sicurezza urbana e del servizio notturno (nel quale rientrano anche i controlli per la disciplina delle attività temporanee rumorose e della sicurezza stradale dall’1.30 alle 2.30), prevede che le attività di contrasto del fenomeno dell’abusivismo saranno realizzate in spiaggia nelle giornate non piovose dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30 mentre nell'asse centrale dalle 20.30 alle 23.30.
In settimana sarà inoltre firmata la convenzione tra il Comune e l’associazione nazionale dei carabinieri in congedo di Lignano, che saranno impegnati in attività d’informazione e di comunicazione sul territorio comunale, finalizzata alla sensibilizzazione e all’informazione dei cittadini e dei turisti sopratutto sul tema della legalità, sui rischi per la salute e relativamente a tutti gli aspetti di prevenzione dell’abusivismo commerciale e della contraffazione, in attività di supporto alla polizia locale e di formazione e aggiornamento dei volontari.
Dunque in città – dove i giorni scorsi era emersa la proposta da parte dei consorzi turistici di utilizzare degli addetti privati alla sicurezza per allontanare i venditori abusivi dalle spiagge – si rafforza la battaglia contro il mercato illecito.
È bene ricordare che per chi compra questa merce è prevista una sanzione amministrativa che va da un minimo di 100 fino a un massimo di sette mila euro.
Informazioni, queste, che sono riportate e tradotte in varie lingue anche nei manifesti appesi in ogni ufficio spiaggia del litorale, in cui si ricorda agli ospiti della località che la legge italiana punisce le persone che effettuano acquisti da venditori non autorizzati e che in spiaggia è vietato sottoporsi a massaggi, tatuaggi e farsi fare le treccine.
La campagna più economica è del M5S: 754 euro, 20 volte meno dei partiti che hanno sostenuto Galizio
LATISANA. Un aiuto a 130 famiglie in difficoltà con altrettanti buoni mensa. Un primo intervento a sostegno dei nuclei familiari di Latisana in difficoltà, che saranno segnalati dai servizi sociali e che nel tempo potrebbe anche ripetersi. E i fondi sono quelli che il Movimento 5 Stelle ha risparmiato durante la recente campagna elettorale, ritenendo di considerare il proprio impegno politico quasi un servizio civico da effettuare per un tempo limitato.
Per la competizione elettorale dello scorso giugno il M5s ha speso solamente 754 euro, un vero e proprio contenimento dei costi soprattutto se paragonato a quanto speso dalle altre compagini, cosi come scrive in una nota il movimento. Oltre 13.800 euro la coalizione del sindaco Daniele Galizio, poco di più il gruppo che sosteneva l’ex sindaco Salvatore Benigno e otto mila euro Fratelli d’Italia, «dieci volte tanto rispetto a noi per prendere 100 voti di meno - ironizza la nota -: questa gestione oculata delle risorse ha permesso al M5s di Latisana di risparmiare una somma da devolvere in beneficenza, com’era stato annunciato fin dall’inizio della campagna elettorale. E come sempre manteniamo le promesse prese con i cittadini».
E come spendere quei fondi risparmiati lo hanno deciso i cittadini attraverso un sondaggio: «Molte famiglie e molti addetti ai lavori avevano segnalato un numero crescente di bambini esclusi dalla mensa scolastica a causa delle difficoltà economiche dei genitori. Un grave vulnus che, almeno in parte, il MoVimento 5 Stelle di Latisana ha voluto colmare. È comunque una situazione allarmante che sarà monitorata».
Ospedale di Latisana: l'ordine dei medici contro il dg Pilati - da
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Dura presa di posizione dell'Ordine dei medici di Udine contro il direttore dell'Aas2, Giovanni Pilati: invece di confrontarsi coi colleghi sulle difficoltà del pronto soccorso dopo la chiusura del punto nascita, ha cercato di addossare loro eventuali disservizi
Sulla vicenda dell'ospedale di Latisana interviene l'Ordine dei Medici di Udine dopo la segnalazione del Direttore del Pronto Soccorso del nosocomio. I fatti sono questi: a metà maggio il Direttore Generale dell'Azienda sanitaria 2 “Bassa friulana - Isontina”, Giovanni Pilati (nella foto con la presidente della Regione, Debora Serracchiani, e l'assessore alla Sanità Maria Sandra Telesca), ha contestato al responsabile del Pronto soccorso latisanese ed ai medici del reparto la mancata predisposizione di un piano formativo adeguato per fronteggiare le esigenze dovute alla ristrutturazione, in linea con la riforma del Servizio sanitario regionale. La conseguenza, stando al direttore generale, sarebbe stata la mancata adeguata assistenza ai cittadini. Questo in risposta alle denunce dei medici stessi riguardo alle carenze del servizio di pronto soccorso pediatrico dopo la chiusura del punto nascita di Latisana.
L'Ordine dei Medici di Udine oggi ha inteso rassicurare i pazienti: non c'è alcun rischio che gli utenti dell’Ospedale di Latisana e Palmanova possano essere esposti a servizi di assistenza non adeguati, e ciò alla luce della preparazione e serietà dei professionisti che lavorano nei due nosocomi, oltre che in base agli esiti degli interventi stessi a disposizione dei cittadini. "Le problematiche inerenti gli Ospedali di Latisana e di Palmanova sono state trattate nell’ultimo Consiglio Direttivo dell’Ordine a cui erano invitati, in veste di uditori, anche i medici che attualmente siedono in Consiglio regionale. “Le condizioni in cui i colleghi – e il personale sanitario tutto – devono operare, sebbene la loro professionalità supplisca le mancanze, restano critiche a causa di carenze organizzative e di risorse”, dichiara il Presidente dell'Ordine, Maurizio Rocco. Bene hanno agito pertanto i medici del Pronto soccorso a segnalare prima al direttore generale e poi all'Ordine, sulla base di quanto previsto dal Codice deontologico, che la struttura deve assolvere a tutti i requisiti affinché l'operato dei medici possa svolgersi con qualità, in sicurezza e con la garanzia dell'equità della prestazioni. “Sorprende invece il comportamento del direttore generale – scrive in una nota l'Ordine dei Medici, medico anche lui, che anziché esercitare, nel suo delicato lavoro, quello spirito di colleganza, collegialità e collaborazione richiesti a tutti i Medici iscritti all’Albo e a quanti ancora ritengono di esercitare una medicina scevra da condizionamenti politici ed economici, ha preferito esercitare le prerogative del Direttore Generale. Il direttore generale Pilati non ha accettato la nostra richiesta di chiarimento tra professionisti, mettendo così in luce la sua preminente posizione dirigenziale politico-amministrativa su quella medica tanto che - viene da chiedersi - se i Medici iscritti all’Albo imprestati alla politica o alle varie Amministrazioni siano esonerati dall’osservare i dettami del Codice di Deontologia Medica. Vedremo e valuteremo, fa sapere l'Ordine. "Ai medici politici presenti in Consiglio l'Ordine ha sottolineato che non è corretto scaricare sui Medici e sugli Operatori sanitari le conseguenze delle indecisioni e dell’opportunismo politico, visto che in gioco c'è la tutela di un diritto fondamentale, quello alla salute".
Come suo primo atto dopo le recenti elezioni, il Consiglio comunale di Latisana aveva chiesto le dimissioni del direttore generale dell'Aas2 e ora attente un confronto con la presidente della Regione, Debora Serracchiani, in programma nella sala consiliare lunedì 25 luglio. Il pronunciamento dell'Ordine dei medici di Udine aggrava così la posizione del dirigente medico.