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Lignano, l'appello ai vigili: "Meno multe per sosta vietata più controlli agli abusivi in spiaggia" - da Valvasev

abusivi Bosello (Lega): ogni 20 minuti un ambulante propone la sua mercanzia sulla sabbia di Lignano. Il comandante Adami: la Polizia municipale interviene su ogni fronte, anche per l’accattonaggio

LIGNANO. Altro che multe agli automobilisti che parcheggiano le loro vetture dove vige il divieto di sosta. I vigili vadano piuttosto in spiaggia a fermare gli abusivi. La decisa proposta è dell’“ideologo” della Lega Nord a Lignano, Graziano Bosello.

No multe, sì ai controlli, dunque. L’ex assessore al turismo di Lignano, infatti, ritiene più importante che la Polizia locale compia controlli e relativi sequestri agli ambulanti non autorizzati in spiaggia, a scapito magari di disciplina e sicurezza stradale.

La replica di Alberto Adami, comandante della Polizia municipale, non si è fatta attendere. «Interveniamo sempre, anche per altre questioni, come per esempio per l’accattonaggio. Bosello si informi».

Faceva ancora molto caldo ieri a Lignano. La “temperatura” si è alzata con la proposta di Bosello. L’ex assessore lignanese, infatti, è intervenuto a gamba tesa a proposito di merce abusiva venduta sulle spiagge ai turisti.

«È anche colpa dell’attuale amministrazione se il fenomeno sta diventando incontrollato – rimarca Bosello –, ho calcolato che in media ogni 20 minuti un abusivo sulla spiaggia di Sabbiadoro propone la sua mercanzia. Invece di dare le multe per divieto di sosta propongo alla polizia locale di controllare di più e meglio le nostre spiagge. Non se ne può più e forse non se ne rendono conto. No alle multe, sì ai controlli in spiaggia», ripete.

Proprio l’altra mattina, comunque, sembrava che la polizia locale recepisse il grido d’allarme del leader della Lega Nord. Tant’è vero è che è stato operato un sequestro. Per la polizia locale la proposta di Bosello non è corretta: «Preferiamo lavorare sul campo e a tutto campo, dalla sicurezza stradale alla lotta all’abusivismo commerciale e all’accattonaggio. Noi lavoriamo molto per la tutela e la sicurezza di Lignano in ogni direzione», ha tenuto a sottolineare, in conclusione, il comandante Adami.

FONTE: MessaggeroVeneto - 26 giugno 2016


Pubblicato il 27/06/2016 @ 23:12  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

LA SENTENZA UTI IN VISTA DEI BALLOTTAGGI intervista a RENATO CARLANTONI - da Valvasev

Renato Carlantoni Il giorno dopo la sentenza sulle Uti abbiamo scoperto dalla stampa che tutti hanno vinto. Un po’ all’italiana. Leggendo le pagine Facebook di quasi tutti i politici navigati si sprecano gli inni di vittoria. Alcuni, invece, che hanno speso molto in termini di energia ma anche di denaro pubblico per promuovere le Uti si defilano abilmente. Certo e’ che domenica ci sono due ballottaggi importanti a Trieste e Pordenone che potrebbero cambiare il panorama politico regionale. Abbiamo chiesto cosa sta accadendo a Renato Carlantoni, Sindaco di Tarvisio, in prima linea fra i Sindaci ribelli.

Chi ha vinto la battaglia sulle UTI?
Pari e patta.

Ci spieghi in maniera più semplice possibile?
La Regione ha titolo in materia di autonomia e quindi la divisione in 18 Uti e’ possibile. D’altro canto il giudice ha annullato la delibera di nomina dei Commissari. La Regione non puo’ quindi in alcun modo sostituirsi alla volontà di scelta dei Comuni.

Vi possono tagliare i fondi?
In quel caso faremo ricorso ovviamente. Tutte le azioni che obbligano i Comuni ad aderire alle Uti sono da considerarsi illegittime. La stessa Anci chiede di togliere il taglio ai Comuni.

Cosa accade adesso?
Ci incontreremo mercoledì per trovare una linea comune. I Comuni fuori sono 56 e non c’è modo di obbligarli a entrare.

Troverete un compromesso?
Vedremo mercoledì. In questo momento non sembra esserci la volontà da parte della Regione di venire incontro ai Sindaci.

Ma la sua Uti esiste?
Esiste per tre Sindaci su otto. Tarvisio, il Comune di cui sono Sindaco, non e’ dentro l’Uti in questo momento. Così accade anche nelle due Uti della bassa friulana con alcuni Comuni ribelli sia nell’Ambito Agro Aquileiese che in quello della Bassa Occidentale.

Domenica ci sono i ballottaggi. Se vincessero Ciriani e Di Piazza potrebbero decidere di uscire dalle Uti?
Per legge no. Ma nessuno vieta loro di portare in Consiglio Comunale nuovamente la questione.

E cosa accadrebbe se le scelte politiche dei nuovi Consigli Comunali fossero contro le Uti?
(Ride) Si aprirebbe un nuovo interessante percorso giuridico…

FONTE: bassaparola.it - 13 giugno 2016


Pubblicato il 13/06/2016 @ 20:58  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Benigno punge Fdi: «Uniti avremmo vinto» - da Valvasev

Salvatore Benigno LATISANA Città di centrodestra, senza ombra di dubbi e al di là del risultato elettorale che per soli 14 voti ha decretato la vittoria di una coalizione di ben cinque liste civiche, alcune delle quali di chiaro orientamento di centrosinistra. Una tesi confermata e sostenuta dalla quantità di voti incassati dai partiti dell'area di centrodestra, rispetto, per esempio, ai consensi raccolti dalle liste civiche "simpatizzanti" della sinistra che perdono per strada quasi 500 voti rispetto allo zoccolo storico di quella parte di elettorato.

E più di tutti, con il 23 per cento maturato e 1.370 voti incassati, è Forza Italia a registrare comunque un successo e confermarsi, ancora una volta, il primo partito politico a Latisana. E tutto assieme l'elettorato di centrodestra ha superato il 47 per cento dei voti espressi. E' questa l'analisi formulata dall'ex sindaco di Latisana, Salvatore Benigno che archiviato il voto comunale, guarda già al futuro, alla ricostruzione del centrodestra e alle regionali: «quanto accaduto a Latisana deve farci riflettere – dice Benigno – non è possibile infatti perdere importanti città, sulla base di divisioni e incomprensioni tra persone.
Personalmente ho un solo rammarico, pur rispettando le scelte fatte da parte di tutti, il fatto che Fratelli d'Italia abbia voluto fare una corsa in solitaria, per contarsi e in questo caso utile solo a fare vincere il centrosinistra a Latisana.

Quando il vero progetto politico, che ho voluto fortemente perseguire e che era stato loro presentato, era quello dell'unità di tutto il centrodestra, mettendo da parte i sottili distinguo, proprio come avvenuto a Pordenone e Trieste, dove i risultati maturati sono assolutamente confortanti.

È questa è l'unica strategia politica da seguire in futuro – raccomanda Benigno – e che porterà senza ombra di dubbio a un mutamento degli equilibri politici a livello regionale, rispetto a una giunta Serracchiani che ha imposto riforme disastrose per i territori e di cui si cominciano a sentire i primi scricchiolii».

Per quanto riguarda il gruppo di Forza Italia, nato con le consultazioni amministrative, «tutti candidati che hanno saputo incontrare il favore dei cittadini in tutto il territorio del Comune – ci tiene a precisare Benigno –. È un'importante "dote" da preservare, valorizzando i giovani che si sono avvicinati alla politica e ci hanno dato la loro fiducia mettendosi direttamente alla prova con una candidatura in lista.

FONTE: MessaggeroVeneto - 11 Giugno 2016


Pubblicato il 12/06/2016 @ 01:08  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Benigno: «Ora Galizio affronti il nodo della sanità» - da Valvasev

Salvatore Benigno LATISANA. Il centrosinistra regionale ha messo la “bandierina” su Latisana e non nasconde la propria soddisfazione per l'elezione a sindaco di Daniele Galizio. E lui, da sindaco uscente di Latisana, per un’intera campagna elettorale, ha detto che dietro al suo principale avversario c'era il Pd.

«A festeggiare – commenta l’ex sindaco di Latisana, Salvatore Benigno - sono quelle persone, oggi così attente al futuro della cittadina, ma che nei fatti hanno decretato il depauperamento del ruolo di capofila dell'Uti e di un ospedale, a servizio dell'intera Bassa occidentale e delle spiagge. Il nuovo sindaco ha ricevuto i complimenti della presidente Serracchiani per l'avvenuta elezione? Bene, pretenda ora, dalla presidente, la dignità di un equo accesso ai servizi sanitari per i nostri cittadini. È su queste tematiche che aspetterò al varco la nuova maggioranza consiliare e il suo sindaco, che già parte con il piede sbagliato – avvisa l'ex sindaco e aggiunge – il risultato elettorale maturato a Latisana evidenzia che Galizio è al governo della città con soli14 voti di differenza, non si tratta quindi di una vittoria piena, che può permettergli di dormire sonni tranquilli. Sulla sua compagine si stanno già addensando le nubi delle contraddizioni politiche evidenziate in tempi non sospetti».

E qualcosa non torna, secondo Benigno, neanche fra i proclami della campagna elettorale e i propositi annunciati poche ore dopo l'insediamento: immigrati, Uti e ospedale in primis. «Galizio “apre” al progetto di accoglienza diffusa degli immigrati voluto dalla Regione, decisione che provocherà ricadute negative per la nostra comunità. Mi sarei aspettato, come prima decisione, un atto diverso,di maggiore attenzione alle fasce deboli residenti».

Sull'Uti, se Galizio non ritiene un problema la presidenza data a Lignano, Benigno gli ricorda che solo qualche settimana fa, parlava dell’assoluta necessità di recuperare la centralità mandamentale e il ruolo guida di Latisana.

E sull'ospedale Benigno si chiede, quanto peserà l'azione politica di Galizio, «vista la vicinanza politica, apertamente dichiarata dal sindaco, rispetto alla maggioranza regionale di centrosinistra».

FONTE: MessaggeroVeneto - 9 giugno 2016


Pubblicato il 12/06/2016 @ 00:50  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Latisana, Galizio a tempo pieno. E apre all’opposizione - da Valvasev

Sindaco Galizio a tempo pieno Il neo eletto sindaco già al lavoro: Giunta pronta entro una settimana. Contatti con gli esponenti della minoranza per «collaborare a tutto campo»

LATISANA. Sul tavolo i primi documenti da firmare. Uno scadenziario con le prossime incombenze e un cellulare che continua a vibrare, fra messaggi e telefonate.

Daniele Galizio è il sindaco di Latisana da poco più di 24 ore, ma l’euforia della festa è già passata: a ricordargli il traguardo sono i complimenti al telefono che ancora arrivano, ma sedia, scrivania e ufficio e quei primi atti che portano la sua firma gli trasmettono chiara l’idea che è già ora di mettersi a lavorare. Lo sa bene e, infatti, passa l’intera giornata, come dice lui, «a studiare».

Ma anche a pensare al primo impegno, la nomina della Giunta: la legge fissa il 16 giugno, ma lui si è dato al massimo una settimana.

Il sindaco di tutti
Intanto alcuni punti fissi: sindaco a tempo pieno e che non cerca visibilità, lasciando molto margine d’azione alla sua squadra e poi niente polemiche, discussioni, contrapposizioni ideologiche. Continuerà con il “profilo basso” tenuto in campagna elettorale, cercando la collaborazione e l’apporto di tutti. «Ho già contattato quasi tutti gli esponenti della minoranza – ci spiega – lanciando un chiaro messaggio di apertura e collaborazione, perché intendo mettere davanti a qualsiasi contrapposizione le competenze dei singoli». E non esclude che anche la minoranza possa avere ruoli nelle nomine che spettano al sindaco.

Giunta
«Tre uomini e tre donne»: è l’unica anticipazione che concede, confermando che se terrà per sè una delega sarà quella all’Innovazione, «molto trasversale, perché applicabile su più fronti», spiega. Comunque entro il 26 giugno convocherà anche il primo consiglio comunale, sciogliendo per tempo le riserve.

Il voto
Come un dopo partita anche l’indomani delle elezioni lascia spazio alle analisi, positive e negative. «Sono felice per tutti i consiglieri eletti, ottime persone con grandi qualità – è il suo primo pensiero –. Mi spiace per Latus Anniae che per pochi voti non entra in consiglio e non nascondo che Uniti per Latisana, che di fatto rappresentava assieme a una parte di Latisana 2016 l’anima di centrosinistra, ha registrato un lieve calo.

Non mi ha sorpreso il risultato di Futuro Comune Latisana, perché ho percepito fra le associazioni e fra gli imprenditori un’alta considerazione del suo rappresentante, ho sentito parole positive nei suoi confronti e su come fosse stato l’unico dell’amministrazione uscente ad aver dato ascolto al territorio».

Il Pd
Non nega buoni rapporti con la Regione: in campagna elettorale più di un assessore «di un’area politica vicina ad alcune delle nostre liste», dice, da Trieste ha portato il suo appoggio. Sono gli stessi che lunedì gli hanno telefonato per complimentarsi del risultato. Un messaggio è arrivato anche dalla governatrice Debora Serracchiani, così come tanti sono gli attestati bipartisan dai sindaci del territorio

Ospedale
Anche sulla questione sanità torna in campo la collaborazione a tutto campo, «al di là delle appartenenze – dice Galizio – non dobbiamo mollare, anzi, rilanciare pesantemente la questione Pediatria e Punto nascita, diritti sacrosanti. E dobbiamo rilanciarle anche sul territorio, con azioni forti».

Uti
«Se da un lato l’unione territoriale è un’opportunità, dall’altro ci sono criticità ancora da risolvere – è il parere di Galizio sull’Uti –. Quanto alla presidenza a Lignano non ne faccio un problema: è vero che in tutte le Uti è stato scelto presidente il Comune capofila, ma sono stato d’accordo sulla scelta dei sei mesi di transizione, pensati perché Latisana andava al voto».

Immigrati
Ti aiuto e ti aiuti: dignità per le persone, con un ritorno sociale. È questa l’idea di Galizio in tema di accoglienza di immigrati, da attuare solo se Prefettura o Regione dovessero “ordinare” e dopo aver valutato se esistano le strutture adatte. «Ci può essere accoglienza – dice – però in linea per esempio con quanto realizzato a Lignano, dando opportunità di impegno a favore della comunità. D’altronde a Latisana ci sono già sette immigrati ospiti di un cittadino».

Piazza pedonale
«Non si può certo chiudere dalla sera alla mattina, sarebbe la mazzata finale per gli operatori», afferma il neo sindaco, rispetto all’idea di chiudere al traffico piazza Indipendenza. «Si possono pensare periodi di sperimentazione – suggerisce – e l’estate aiuta, con eventi e intrattenimento che la riqualifichino e la rendano attrattiva».

FONTE: MessaggeroVeneto - 8 Giugno 2016


Pubblicato il 08/06/2016 @ 22:18  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina
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