Latisana, in campo un esercito di 180 candidati - da
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Elezioni comunali, l’uscente Salvatore Benigno se la dovrà vedere con Daniele Galizio, Loredana Pozzatello e Lanfranco Sette
LATISANA. L'esercito dei 180 candidati è pronto a scendere in pista. Tanti sono gli aspiranti consiglieri comunali delle dieci liste che da ieri sono ufficialmente in corsa per il rinnovo dell’assemblea civica di Latisana. Quattro i candidati alla carica di sindaco: l’uscente primo cittadino, Salvatore Benigno, sfidato da Daniele Galizio, Loredana Pozzatello e Lanfranco Sette.
Sostenuto dal centrodestra che faceva riferimento al Pdl – Forza Italia e Lega Nord assieme alla lista civica Il Ponte, che racchiude buona parte di quel gruppo che alle elezioni del 2011 si era separato dal blocco storico – Salvatore Benigno può contare su una rosa di uscenti, a cominciare dall’attuale capogruppo di maggioranza ed ex sindaco di Latisana, Micaela Sette, capolista per Fi, per continuare con l’attuale vicesindaco Maddalena Spagnolo, segretaria della Lega Nord e capolista per il Carroccio, l’assessore alla cultura Lauretta Iuretig e i consiglieri uscenti Elena Spagnolo e Luigi Lauricella.
Cinque le liste civiche che compongono la coalizione Rinnoviamo Latisana che presenta candidato sindaco Daniele Galizio, Uniti per Latisana, Un’Altra Latisana, Latus Anniae, Latisana 2016 e Futuro Comune Latisana: anche Galizio può contare sul supporto di alcuni consiglieri comunali uscenti, come Ferruccio Casasola e Luca Abriola, attualmente rappresentanti dell’opposizione, ma anche dalla maggioranza, come l’ex vicesindaco Angelo Valvason.
Fra i candidati delle liste di Rinnoviamo Latisana molti giovani e anche alcuni nuovi cittadini italiani di origini straniere (marocchina, albanese e romena).
Per il Movimento 5 Stelle la partecipazione alla corsa elettorale della città della Bassa è un debutto. Com’è nel modo di operare dei pentastellati, anche a Latisana corrono da soli, senza apparentamenti e sostengono candidata sindaco l’unica donna di questa tornata, la 32enne Loredana Pozzatello.
Una rosa di quattordici candidati che ha fatto del binomio trasparenza e partecipazione il proprio slogan per questa prima esperienza elettorale. Per i grillini sarà comunque un’occasione per pesarsi.
Completa la rosa dei candidati Lanfranco Sette, già assessore provinciale al turismo fino al 2004 e amministratore per la giunta comunale di Lignano Sabbiadoro fino al 2012, sostenuto da un’unica lista, quella di Fratelli d’Italia: inizialmente assieme a Fdi sembrava corresse anche la lista civica dell’ex vicesindaco Angelo Valvason che qualche giorno fa ha scelto di aderire alla coalizione Rinnoviamo Latisana.
Nella lista di Fratelli d’Italia anche due consiglieri comunali uscenti, Francesco Ambrosio e Christian Minutello, rappresentanti di minoranza nell’attuale composizione del consiglio comunale.
Comuni al voto, ultime ore per chiudere i giochi: - da
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Entro martedì liste e candidati
Primo atto in 22 centri friulani in vista delle amministrative del 5 giugno. In provincia di Udine nessun centro oltre i 15 mila abitanti: non ci saranno ballottaggi. A Pordenone secondo turno a Cordenons e San Vito al Tagliamento, oltre al capoluogo
UDINE. Due capoluoghi di provincia, Trieste e Pordenone. Due centri oltre i 15 mila abitanti, Cordenons e San Vito al Tagliamento. E due appena sotto, Muggia e Latisana. In tutto sono 39 i comuni chiamati al voto domenica 5 giugno (urne aperte per un solo giorno, dalle 8 alle 22) per un corpo elettorale di oltre 360 mila cittadini: 22 i comuni della provincia di Udine, undici quelli della provincia di Pordenone, quattro a Gorizia e due a Trieste.
La data dell’election day è stata decisa qualche settimana fa dalla Regione Friuli Venezia Giulia, nell’ambito della sua autonomia sulle funzioni elettorali, stabilendo anche che per i quattro comuni interessati dall’eventuale ballottaggio (Pordenone, Cordenons, San Vito e Trieste) la data eventuale è quella del 19 giugno.
I rappresentanti di lista e i candidati sono al lavoro in queste ore per raccogliere le sottoscrizioni necessarie alla presentazione delle candidature, che si dovranno presentare dalle 8 alle 20 di lunedì 2 maggio e dalle 8 alle 12 di martedì 3 maggio. Ci sono dunque ancora poche ore per individuare i candidati (come nel caso di Moimacco, dove non ci sono ancora nomi) e “chiudere” le liste.
Scaduto il termine, ogni lista sarà trasmessa, entro lo stesso giorno in cui è stata presentata, alla Commissione elettorale circondariale, che procederà all’esame e all’ammissione delle candidature entro il giorno successivo.
Al termine delle operazioni spetterà alla stessa Commissione circondariale il sorteggio dei candidati alla carica di sindaco e delle liste di appoggio, per determinarne la loro posizione sulla scheda di votazione e sui manifesti della propaganda elettorale.
Quello del 5 giugno sarà un test importante per gli equilibri politici regionali: gli esiti del voto potrebbero ridisegnare la geografia politica del Friuli Venezia Giulia.
Latisana, Palmanova e Tarcento in provincia di Udine e Grado in provincia di Gorizia sono le “piazze” poste sotto la lente già nelle settimane che hanno portato alla definizione degli schieramenti in campo.
Elezione rinviate invece per quei comuni nei quali – come stabilito a fine febbraio dal consiglio regionale – il 19 giugno, si svolgerà il referendum consultivo per la fusione: si tratta di Monfalcone, Ronchi dei Legionari e Codroipo, la cui scadenza naturale è stata “prorogata” appunto per l’avvio dei progetti di fusione.
Galizio, Pozzatello e Sette contro l’uscente Benigno di Quattro candidati alla carica di sindaco, dieci liste, quasi duecento nominativi a comporre le stesse liste. Questi i numeri della corsa per il rinnovo del consiglio comunale di
Quattro candidati alla carica di sindaco, dieci liste, quasi duecento nominativi a comporre le stesse liste. Questi i numeri della corsa per il rinnovo del consiglio comunale di Latisana. Dopo settimane di trattative e qualche colpo di scena, gli schieramenti si sono delineati ed espletate le formalità della raccolta delle firme e della presentazione delle liste, da martedì prossimo la campagna elettorale entrerà nel vivo. Poggia tutta sul movimento civico la candidatura di Daniele Galizio, sostenuto da cinque liste e nessun partito, Uniti per Latisana, Un’Altra Latisana, Latus Anniae, Latisana 2016 e Futuro Comune. L’attuale sindaco Salvatore Benigno, sostenuto da Forza Italia e Lega Nord, si propone con un centrodestra ricompattato anche dall’ingresso dell’unica lista civica dello schieramento, Il Ponte.Fedeli al loro modo di proporsi, gli attivisti del Movimento 5 Stelle corrono da soli, con un’unica lista a sostegno della loro giovane candidata alla carica di sindaco, Loredana Pozzatello. L’ultima candidatura in ordine di tempo è quella di Fratelli d’Italia che dopo l’annuncio di un’iniziale corsa a due con la lista Futuro Comune, finita invece nella coalizione di Galizio, appoggia in solitaria la candidatura di Lanfranco Sette.
Sono due invece i candidati sindaco a Ronchis, dove l’attuale vicesindaco, Manfredi Michelutto, si presenta supportato da due liste civiche, Viviamo Ronchis e Scelta per Ronchis. Con lui, sono in tutto cinque i consiglieri comunali uscenti dall’attuale tornata amministrativa che si ripresentano, fra i quali anche tre assessori, Claudio Gigante, Daniele Castellarin e Renzo Concina. Per Fabio Maniero, l’altro candidato alla carica di sindaco, sostenuto dalla lista Insieme per Ronchis, si tratta di un ritorno sulle scene politiche, già assessore dal 2006 al 2011. Con lui un altro ex, Maurizio Pascutto, e un consigliere uscente dall’attuale assemblea, Cristian Buttò.
L’impegno di Sette: «Taglieremo le tariffe» - da
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Il candidato sindaco a Latisana di Fratelli d’Italia presenta il programma
LATISANA. Scendono in campo con un progetto ben preciso: essere il riferimento del centrodestra a Latisana. Chi sono e quali sono le linee del loro programma lo diranno questa sera alle 19, alla Locanda alla Stazione, durante la presentazione ufficiale della lista che Fratelli d’Italia presenta in solitaria a sostegno del proprio candidato sindaco, Lanfranco Sette. Un ottimo passato da amministratore quello dell’avvocato Sette, assessore al turismo per la Provincia di Udine e amministratore nella precedente giunta comunale di Lignano Sabbiadoro.
Quello di Fdi «è un programma ambizioso - come ci anticipa lo stesso candidato sindaco - ma dobbiamo pensare in grande a cominciare da una nuova impostazione della macchina comunale, valorizzando le singole competenze del personale dell’ente, arrivando a una struttura che viaggia in modo autonomo, dove non deve essere l’assessore a seguire i progetti ma l’ufficio, dove il ruolo dell'amministratore è solo quello di dare gli indirizzi».
Spazio alla famiglia e al sociale, con l’intenzione di rivedere tutto il sistema della tariffazione dei servizi, «rimodulando in modo lineare le tariffe in modo da portare un beneficio a tutte le famiglie, fermo restando quei servizi che vengono pagati sulla base dell’Isee. Rivedendo l’intera impostazione del bilancio secondo noi si può arrivare a un taglio per esempio nelle tariffe degli asili anche del 40 per cento».
Regole chiare anche nei confronti dei cittadini immigrati, con una frecciata alla politica nazionale: «Chi è chiamato a gestire i grandi flussi deve poi sostenere i costi di chi li subisce», precisa Sette. Nel progetto di Fdi una Latisana città a disoccupazione zero: «Le spiagge hanno una potenzialità lavoro da 20 mila posti - analizza Sette - una nuova forma di collaborazione con le associazioni di categoria e il centro per l'impiego possono porre il Comune nelle condizioni di aprire al proprio interno un vero e proprio sportello che indirizzi il cittadino nella ricerca di un’occupazione».
C’è poi da portare avanti tutta la partita della riforma sanitaria, che al momento è costata a Latisana la riduzione della pediatria e la chiusura del punto nascita: Nella giurisprudenza - avvisa Sette - si chiama assunzione del rischio, di chi ha operato questa scelta, a nostro parere completamente sbagliata nel merito
Sulla questione sanità l'ultima battuta è indirizzata al sindaco di Latisana, Salvatore Benigno: «Renda noti i contenuti del ricorso al Tar contro la sospensione del punto nascita», l’esortazione del candidato sindaco di Fdi.
LANFRANCO SETTE: un gruppo unito e omogeneo per dare un futuro a Latisana
Pubblicato il 29 aprile 2016 da Arianna in Post del giorno Il Candidato alla poltrona di Sindaco che conosciamo oggi è l’avvocato Lanfranco Sette, nato e cresciuto a Latisana, che, seppur giovane, ha un’esperienza amministrativa di tutto rispetto alle spalle, in Provincia di Udine come Assessore al Turismo e più recentemente come Assessore nella giunta del Comune di Lignano Sabbiadoro. Fa parte di una generazione con l’obbligatorietà del servizio militare di leva, nel suo caso espletata in marina.
Lanfranco, lei è stato il quarto nome in ordine di tempo a candidarsi alla poltrona di Sindaco a Latisana…
Ho deciso di intraprendere un percorso con il gruppo che trova riferimento in Francesco Ambrosio, un gruppo unito e omogeneo, molto affiatato. La mia candidatura è stata una scelta unanime della sezione di Fratelli d’Italia, partito al quale sono iscritto.
Fratelli d’Italia sta diventando sempre più partito di riferimento per le anime di destra latisanesi.
I numeri parlano chiaro. Già alle ultime provinciali avevamo raggiunto un ottimo risultato e la tendenza è crescente.
Il suo segretario provinciale Gianni Condotto mi ha ribadito più volte che correte per vincere
Assolutamente il gruppo che mi sostiene ed io ci crediamo fermamente, abbiamo i numeri per farlo e soprattutto le competenze per amministrare Latisana
Perché non vi siete apparenti con altri candidati, cosa vi differenzia?
Alcune situazioni di conflitto nel centro destra, di cui se ne parla fin troppo, non garantiscono a Latisana un’amministrazione stabile e coerente. Noi ci presentiamo uniti e omogenei pronti a garantire stabilità e governabilità per i prossimi cinque anni al paese. Non abbiamo beghe interne e non abbiamo messo vicino persone tanto per fare.
Se diventasse Sindaco che ruolo avrebbe Latisana all’interno dell’Unione Territoriale Intercomunali (UTI) della bassa occidentale in mezzo al polo turistico più importante della regione e a uno dei poli industriali più noti, non solo, purtroppo, per l’economia?
Ho la massima consapevolezza che il confronto sarà necessario, non è una questione di presidenza, sarebbe riduttivo, ma di far sintesi. L’Uti serve anche a questo: a creare confronto per trovare una sintesi utile a tutti. Massima disponibilità al dialogo con tutti i soggetti interessati.
Questione Punto Nascita?
Incondizionato appoggio alla riapertura del Punto Nascita e della Pediatria sulle 24 ore. Siamo a fianco del Comitato Nascere a Latisana anche nella raccolta firme del Referendum per l’abrogazione della legge regionale 17 del 2015.
Perché si candida a Sindaco, lei già conosce la fatica di una campagna elettorale e soprattutto di amministrare il quotidiano?
La politica è sempre stata una passione fin da bambino, amministrare il paese che mi ha visto crescere per me è il massimo.
Per la Sinistra, DUE PESI E DUE MISURE - da
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"Purtroppo anche in questa campagna elettorale si è caduti sul personale, ma tant’è: le risposte debbono essere date a cominciare dalle incredibili contraddizioni in cui qualcuno è caduto.
Cominciamo ad esempio dalla questione dall’ex Vice Sindaco Angelo Valvason, che dopo essere stato criticato molte volte dalla sinistra in Consiglio Comunale e sulla stampa quando era parte determinante dell’attuale maggioranza di centro destra, poiché ora ha scelto inopinatamente di sostenere il candidato Sindaco di centro sinistra Galizio, è diventato, improvvisamente, un provetto amministratore, un paladino della coerenza. Qualche settimana fa leggevo la seguente dichiarazione: Valvason e Fratelli d’Italia uniti per lanciare un nuovo progetto politico di centro destra. Ad oggi Fratelli d’Italia corrono da soli, e l’ex vice Sindaco è andato a sinistra.
Per contro, invece, il referente politico della lista civica IL PONTE, Ezio Simonin, era un utile forza politica quando dialogava con la sinistra, ora per la stessa è diventato il male assoluto, perché ha scelto di sostenermi prendendo posizione contro i nefasti provvedimenti della Presidente Serracchiani che ha chiuso violentemente il Punto Nascita del nostro ospedale contro ogni logica di numeri e di dislocazione geografica dei servizi sul territorio.
La lista civica IL PONTE intende partecipare con forza e impegno alla formazione della nuova Amministrazione comunale dopo aver, con coraggio, superato le difficoltà che si erano appalesate nella scorsa campagna elettorale. Un esempio di civismo e di desiderio di partecipazione superando dannose contrapposizioni all’interno dell’area moderata che avrebbe potuto essere imitato anche da altre forze politiche, per il bene della nostra città.
L’odio e la vendetta non hanno mai pagato! né tanto meno hanno mai fatto crescere una comunità. Il mio obiettivo è stato quello di unire tutte le forze politiche del centro-destra latisanese al pari di quanto fatto anche in altre città della nostra Regione: questa era ed è una proposta politica di alto valore morale; le piccolezze e le beghe personali le lascio agli altri.