Il Comitato nascite si evolve in campo per tutto l’ospedale - da
Valvasev
Nuovi obiettivi e logo per l’associazione che da 6 anni si batte per la sanità locale La presidente Di Luca: «In atto azioni di depotenziamento per tutte le attività»
LATISANA
Il logo resta lo stesso, una giovane donna con un bel pancione in evidenza, ma la denominazione cambia: comitato per l’ospedale e nascere a Latisana. Non più e non solo la difesa del punto nascita dell’ospedale cittadino ma un impegno a tutto tondo per la salvaguardia e il potenziamento di tutti i servizi del presidio ospedaliero cittadino.
A sei anni dalla sua costituzione il comitato protagonista di affollate assemblee e manifestazioni di piazza e di petizione dalle migliaia di firme, ha deciso la trasformazione del proprio nome e del proprio logo, aggiungendovi un riferimento alla difesa dell’intero ospedale di Latisana, «per rimarcare spiega in una nota la presidente Bruna Di Luca - una continuità che sarà anche, contemporaneamente, un nuovo inizio.
L’ospedale di Latisana in questi anni – secondo il comitato - è stato sottoposto ad azioni di depotenziamento di parecchi reparti, da una prima fase concentrata sul punto nascita, si è passati alla seconda incentrata sulla situazione di forte carenza di organico del Pronto Soccorso «e ora – dice la presidente - si è in procinto di inaugurare il terzo definitivo stadio dell’operazione di soffocamento dell’ospedale di Latisana: solo qualche settimana fa pare che l’attività chirurgica abbia subito dei rallentamenti importanti a causa dell’insufficiente numero di anestesisti».
Da più di un anno il comitato di Latisana partecipa anche alla campagna Dico32 ed è tra i fondatori del coordinamento nazionale dei comitati che hanno come obiettivo la difesa della sanità pubblica: «proprio da questo osservatorio su scala nazionale abbiamo individuato un preciso metodo, impiegato quando si tenta di “soffocare” una struttura – commenta la Di Luca - si tolgono piano piano risorse economiche e personale, a cominciare dai reparti dove si fronteggiano emergenze e urgenze, un po’ alla volta l’ospedale viene trasformato in un grande cronicario e poi, con buona pace dei bisogni di salute della popolazione, viene chiuso».
Dell’ospedale di Latisana si parlerà anche questa mattina durante i lavori del consiglio regionale, attraverso l’interrogazione presentata dal consigliere Andrea Ussai (M5S) sull’accreditamento deciso per il punto nascita della struttura pordenonese San Giorgio, «che in questi anni ha operato garantendo l'assistenza pediatrica H/24 solamente con la pronta disponibilità – ricorda Ussai - mentre punto nascita di Latisana ha subito una sospensione tecnica per la mancanza di pediatri e attualmente non si parla di riattivarlo nonostante le promesse e la presenza H/24 della guardia anestesiologica-ostetrica, ginecologica e ora anche pediatrica»..
Conferenza dei capigruppo: il Comune chiude le porte - da
Valvasev
LATISANA:
Lo ha deciso il consiglio modificando lo statuto. Resta la question time Il sindaco Galizio: evitiamo la spiacevole conseguenza di trovarci sulla stampa
Riunione di capigruppo a porte chiuse. Ma lo vuole solo la maggioranza, con un voto separato da tutto il resto del documento che modifica il regolamento dei lavori del consiglio comunale di Latisana. Un voto a parte, quello espresso in consiglio, per una vicenda che ha visto la netta contrarietà di Lega Nord e della civica Il Ponte, soprattutto per le motivazione addotte dal sindaco Daniele Galizio: evitare la «spiacevole conseguenza» (così l’ha definita) di trovare riportato sulla stampa ciò che viene detto durante la capigruppo
«Inaccettabile – ha detto il giornalista Lorenzo Petiziol capogruppo della Lega Nord – a difesa e tutela dell’informazione delle quale faccio parte l’estromissione della stampa dalla riunione di capigruppo; per altro un atteggiamento che stride con gli slogan elettorali di questa maggioranza, trasparenza contro sotterfugio e partecipazione contro esclusivismo»
«Da parte mia c’è la necessità e la volontà di poter discutere su determinati temi anche in modo acceso, senza poi trovarmi sulla stampa», ha motivato Galizio la scelta di chiudere le porte della capigruppo, spiegando che era stata un’approfondita lettura del regolamento da parte del Movimento 5 Stelle «a cambiare un uso senza cambiare le regole».
Galizio ha voluto ricordare «ai paladini della trasparenza» che nelle due città principali del Paese amministrate dal 5 Stelle la riunione dei capigruppo si svolge a porte chiuse. Fuori dalla porta l’informazione ma anche e soprattutto i cittadini, che non potranno più presenziare al momento di confronto politico più importante fra le forze elette a rappresentarli.
Sull’altra questione che aveva nettamente diviso maggioranza e minoranza, ovvero la cancellazione delle questioni di attualità in apertura di consiglio, il sindaco con la contrarietà di alcuni suoi alleati, ha deciso un dietro front che lui ha chiamato apertura, accettando la proposta delle forze di minoranza di mantenere lo spazio riservato ai consiglieri per le loro domande, purché le stesse siano scritte e depositate 48 ore prima della seduta in aula. Anche la risposta da parte degli amministratori sarà scritta e ci sarà un verbale su quanto detto.
Incontri sulle scuole con Maddalena Spagnolo - da
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SAN GIORGIO DI NOGARO: Vertice sulle scuole tra il consigliere regionale Maddalena Spagnolo, il sindaco Roberto Mattiussi e la dirigente scolastica Caterina Nattucci. La serie di incontri con i dirigenti scolastici delle scuole della Bassa friulana del consigliere regionale si è aperta martedì a San Giorgio, dove si è parlato delle opere di miglioramento antisismico dell’edificio delle medie “N. Sauro”, ancora in attesa di copertura economica.
Si è anche parlato del tempo prolungato, richiesto dai genitori, che è in fase di valutazione. Gli incontri proseguiranno domani con i dirigenti scolastici di Latisana e Lignano. «L’obiettivo è verificare le urgenze e prendere contatti con le scuole del territorio», ha precisato il consigliere regionale Spagnolo.
Nuovo piano viabilità per la sicurezza di ciclisti e pedoni - da
Valvasev
LATISANA:
Un progetto di sicurezza a favore principalmente di pedoni e biciclette con attraversamenti pedonali sopra a dissuasori di velocità rialzati e più in generale un miglioramento del sistema della viabilità, reso più efficace dall’introduzione di limiti di velocità a 30 chilometri orari in diverse zone del centro e da un progetto di nuova illuminazione a Led che inizierà da piazza Indipendenza
L’amministrazione comunale di Latisana intende avviare una campagna di sicurezza cominciando dall’uniformare gli attraversamenti pedonali del centro storico cittadino, alcuni dei quali tristemente famosi per esser stati negli anni teatro di investimenti più o meno gravi, proprio per la loro posizione su strade provinciali e statali, ad alta percorribilità e soprattutto ad alta velocità. Via Vendramin e via Sottopovolo i due tratti urbani della Strada Statale 14, via Egregis Gaspari e via Roma lungo la Strada Provinciale 7 sono i primi punti dove il Comune – ci spiega l’assessore ai lavori pubblici Ferruccio Casasola – intende intervenire realizzando degli attraversamenti pedonali rialzati, integrando quelli in zone buie con illuminazione a Led; dei leggeri dossi a norma da prescrizioni del Codice della Strada, per imporre un rallentamento ai mezzi in transito.
Le strisce pedonali oggetto di intervento (finanziato con una quota di avanzo) sono quelle davanti alla Galleria Mauro e al bar Gambrinus lungo via Vendramin, davanti alla scuola dell’infanzia e all’intersezione con via Risorgimento per quanto riguarda via Egregis Gaspari e all’uscita della pista ciclabile di via Viola per l’altro tratto di Sp 7 che in località Latisanotta prende il nome di via Roma.
«L’intervento sugli attraversamenti pedonali del centro storico – prosegue l’assessore ai Lavori pubblici – sarà in futuro integrato dall’introduzione di “zone 30” contro gli attuali 50 previsti dal codice della strada ove non meglio precisato, in parte del centro storico, in particolare nelle zone frequentate dalla comunità, scuole, chiese, cimiteri, giardini pubblici, teatro e impianti sportivi». «Questo comporterà una revisione dell’attuale piano del traffico – commenta infine Casasola –, l’inserimento di nuove segnaletiche orizzontali e verticali, ma anche interventi di competenza urbanistica e di polizia municipale, il tutto comunque finalizzato a una riqualificazione a basso impatto per elevare gli standard di sicurezza stradale, a vantaggio dei cosiddetti utenti deboli della strada»
L’ospedale è sotto organico: soluzione-tampone per agosto - da
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Maddalena Spagnolo, consigliere regionale della Lega, incontra i lavoratori Due medici garantiranno turni e ferie. «Ma il problema è stato solo rinviato»
LATISANA: C’erano rappresentati del Pronto Soccorso, del reparto di ginecologia, dell’otorino, dell’oncologia e del servizio di dialisi. E in generale, attraverso un esponente del sindacato, c’era un po’ tutto il personale medico dell’ospedale di Latisana. Anche se alla fine l’invito a partecipare a un incontro nel quale illustrare tutto ciò che non va nei vari reparti per trovare assieme una soluzione lo hanno raccolto solamente una piccola parte degli operatori. Di sicuro erano rappresentati i reparti e i servizi che più di tutti hanno subito le conseguenze della riforma sanitaria regionale e delle incertezze create con alcuni provvedimenti, Area d’emergenza e dipartimento materno infantile in primis. Ma anche l’anestesia senza un primario (in un ospedale di riferimento aziendale per la chirurgia maggiore) e con solo 4 medici su due presidi.
Se è notizia di ieri la soluzione-tampone trovata dall’Azienda sanitaria 2 Bassa Friulana Isontina con due medici che almeno per il mese di agosto garantiranno al personale del Pronto Soccorso i turni e i periodi di ferie, il problema è solo spostato più in là di qualche settimana – hanno commentato gli operatori presenti all’incontro promosso dal consigliere regionale Maddalena Spagnolo (Lega) – e comunque permangono situazioni critiche riferite all’anestesia e al servizio di dialisi (presente a Latisana ma sotto organico).
Dal sindacato qualche numero per comprendere meglio la situazione: un’eccedenza annua di 4.000 ora in medicina (addirittura 6.000 in chirurgia) che vogliono dire una carenza costante di circa tre medici per reparto. E ad aggravare la situazione al Ps c’è anche un aumento degli accessi in codice bianco, effetto di una carenza di servizi territoriali che stando alla riforma regionale avrebbero dovuto garantire i medici di base.
Serve un incentivo a chi c’è, perché resti e a chi potrebbe arrivare, perché partecipi ai concorsi. Come? «Stabilendo con chiarezza il ruolo dell’ospedale di Latisana – ha detto Spagnolo – e ciò probabilmente accadrà a inizio ottobre quando la giunta regionale prenderà in esame una prima modifica alla legge di tre anni fa». «Fino a poco più di due anni fa l’ospedale di Latisana presentava tra le eccellenze proprio l’area di emergenza e il pronto soccorso, con un buon organico di medici e soprattutto una grandissima qualità – ha ricordato - sappiamo tutti che l’attuale situazione non nasce oggi dalla semplice carenza di medici, ma affonda le proprie radici nella scellerata scelta di indebolire l’ospedale di Latisana.
E non è possibile sopperire alle carenze ricorrendo alle cooperative, non è indice di buona organizzazione. Chi in passato ha protestato – ha voluto sottolineare la Spagnolo a margine dell’incontro riferendosi ai medici del Ps che due anni fa avevano sottoscritto una lettera per segnalare la carenza nell’organizzazione – è stato ripagato con ostilità».