Casasola capogruppo di “Un’altra Latisana” - da
Valvasev
LATISANA. Cambio di rappresentanza da parte del gruppo consiliare di “Un’altra Latisana” che, per questi due mesi di fine mandato, affida il ruolo al consigliere Ferruccio Casasola.
Lo scrive in una nota, Piercarlo Daneluzzi, coordinatore della lista civica che aderisce a Rinnoviamo Latisana, la coalizione che sostiene la candidatura a sindaco di Daniele Galizio. «Confermando l’attuale posizione che vede la nostra lista civica all’opposizione, rispetto all’amministrazione in carica, Un’altra Latisana disconosce il ruolo di capogruppo al consigliere Giacomo Sclosa, che si è recentemente aggregato alla maggioranza, in quanto organico alla lista Il Ponte dell’ex candidato sindaco, Ezio Simonin. Per questa amministrazione i cambi di posizione non rappresentano certo una novità – scrivono nella nota il coordinatore Daneluzzi e il nuovo capogruppo Casasola – basti pensare all’entrata in maggioranza di Maddalena Spagnolo, candidato sindaco della Lega Nord avversario a Benigno, prima come assessore e ora come vicesindaco. A novembre, sia Sclosa che Simonin, hanno sottoscritto un accordo fra liste civiche, alternative alla maggioranza rappresentata da Benigno, salvo poi aderire alla stessa, disconoscendo l’accordo e accodandosi a coloro che per cinque anni hanno combattuto. Non è possibile pensare che ciò sia legato a valori e slanci ideali, o sia funzionale all’interesse dei cittadini e al rilancio socio-economico di Latisana. È più legittimo credere che tale scelta sia legata solo a interesse».
ELEZIONI LATISANA. FRATELLI D’ITALIA: - da
Valvasev
“Corriamo per vincere
Non sorprende più di tanto la spaccatura del centrodestra a Latisana, in linea con quanto accade a livello regionale e non solo. Il Sindaco Salvatore Benigno perde le liste Fratelli d’Italia e la civica che fa capo all’ormai ex Vicesindaco Valvason. Il mercato dura un giorno avrà pensato Benigno: Sindaco uscente, in una piazza di centrodestra, con la grana Punto nascita politicamente non sulle sue spalle. Eppure potrebbe uscire di tutto dall’urna. Aspettando i Cinque Stelle, ci sono ancora margini per le ultime manovre. Gianni Candotto Coordinatore Provinciale di Fratelli d’Italia ci racconta i progetti della sua coalizione.
Candotto, l’accordo nel centrodestra sembrava cosa fatta e invece?
Infatti avevamo trovato un accordo a quattro liste: FI, LN, Fratelli di Italia e una civica sulla candidatura di Benigno. Dopo una ventina di giorni di silenzio da parte di FI è spuntata una quinta lista, con tale Ezio Simonin che e’ stato candidato alle regionali 2013 nella lista I Cittadini in appoggio della Serracchiani.
Voci di paese dicono che il Signor Simonin sia forte, elettoralmente parlando…
Staremo a vedere quale sia il valore aggiunto di Simonin…
Quindi e’ saltato il banco…
Abbiamo deciso di non sottostare a questo diktat. Non ci siamo stai noi di Fratelli d’Italia e non c’è stata la lista civica che fa capo al vicesindaco Valvason, oggi dimissionario.
La politica corre veloce. Come vi state organizzando?
Due liste sono pronte e una terza si sta costituendo.
Portate via voti al Sindaco Benigno?
Senza ombra di dubbio. Non abbiamo apprezzato per nulla il modo di fare.
Candotto, esclude altre emorragie nella compagine di Benigno?
Alcuni esponenti di Forza Italia ci hanno chiesto di aderire al nostro progetto.
Cosi’ facendo consegnate il Comune alla sinistra?
Non credo proprio, la sinistra si deve guardare dai Cinque Stelle che pescano voti dal suo elettorato. Noi corriamo per vincere
Chi e’ il vostro candidato Sindaco?
C’è una rosa di nomi molto forti tra cui Valvason stesso, Lanfranco Sette e Francesco Ambrosio. Faremo una riflessione questi giorni.
LATISANA: Galizio inaugura la Sede. Basta vecchia politica secondo il candidato Sindaco vanno superate le divisioni partitiche ed ideologiche a sostenere il progetto "Rinnoviamo Latisana" ci sono tanti giovani e pure volti nuovi
E il pensiero di tutti lo interpreta perfettamente, nel suo intervento all’inaugurazione delle sede elettorale nell’ex bar Commercio in piazza Garibaldi, il candidato sindaco di Rinnoviamo Latisana, Daniele Galizio: «Siamo in tanti a voler bene a Latisana e a non essere disposti a lasciarla nel suo declino – ha detto ai numerosi sostenitori presenti – sono convinto della necessità di un totale cambiamento di rotta, rispetto allo stile e alle modalità con cui negli ultimi anni è stato governato questo territorio è necessario un superamento delle logiche di contrapposizione, secondo i vecchi schemi della politica e dei partiti, schema non più applicabile a livello locale».
E infatti Rinnoviamo Latisana è un progetto civico, trasversale e il candidato rappresenta proprio le diverse sensibilità delle componenti che animano questa squadra: «Squadra che non è mai stata chiusa – ha rilanciato Galizio –, ma resta aperta alla partecipazione di tutte quelle forze che condividono la necessità di superare le divisioni e gli steccati partitici e ideologici, per conseguire un unico obiettivo. Il bene di Latisana».
Ad animare il raggruppamento civico che candida Daniele Galizio, al quale partecipano le liste Un’Altra Latisana, Centrosinistra per Latisana e Latisana 2016, una profonda esigenza di cambiamento, nel modo di fare politica, nel modo di amministrare la cosa pubblica, nei rapporti con i cittadini: e proprio l’approccio diretto con le persone, piuttosto che i discorsi, caratterizzeranno – lo ha annunciato ieri sera – il percorso di Galizio.
«In queste settimane ho constatato l’esigenza e la volontà di cambiamento da parte di molti cittadini che richiedono una rinnovata classe dirigente che creda possibile valorizzare le potenzialità, le risorse e le capacità della nostra comunità. Perché a Latisana – ha sottolineato Galizio – bisogna ritrovare il senso di comunità».
E il progetto Rinnoviamo Latisana sta coinvolgendo tante persone, ha ribadito il candidato sindaco, «volti nuovi, preparati e motivati, per dare vita a un progetto civico di svolta del governo locale e di impegno per lo sviluppo del paese, che metta al centro il confronto, la dialettica, il dibattito e la partecipazione». In poche parole stop a chi fa politica per il proprio tornaconto personale.
E alla fine una precisazione: «Non sono un candidato sindaco di centrosinistra, come più volte qualcuno ha cercato di far credere. Quando mancano i contenuti – ha concluso –si cerca lo scontro, secondo uno schema di contrapposizione, destra contro sinistra».
Elezioni comunali in Fvg si voterà il 5 giugno. Ballottaggio il 19 - da
Valvasev
La decisione è stata assunta dalla giunta regionale. Referendum per le fusioni a Codroipo e Monfalcone il 19 giugno
UDINE. La giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha sciolto le riserve e deciso di convocare le elezioni comunali per domenica 5 giugno. L'eventuale turno di ballottaggio si terrà il 19 giugno. La giunta ha anche deciso di convocare i referendum per le fusioni dei Comuni del codroipese e del monfalconese per il 19 giugno.
La data delle amministrative dovrebbe essere allineata con quella nazionale che però non è stata ancora deliberata dal Consiglio dei Ministri.
Due capoluogi di provincia (Pordenone e Trieste), altri due Comuni con più di 15 mila abitanti (Cordenons e San Vito al Tagliamento) e 35 municipi con meno di 15 mila abitanti tra i quali quelli di Palmanova, Grado, Latisana e Tarcento. Sono i numeri delle elezioni amministrative 2016.
Con Rinnoviamo Latisana la nostra città tutto alle moschee - da
Valvasev
La civica sostiene la candidatura a sindaco di Daniele Galizio e critica Benigno «Il centrodestra è ripiegato sui propri interessi e ha fallito su tutti i fronti»
LATISANA. Con l’annuncio della candidatura a sindaco dell’uscente Salvatore Benigno, entra nel vivo la campagna elettorale nella cittadina della Bassa friulana. Anche se, fra i due opposti schieramenti che finora hanno rotto gli indugi, il centrodestra con Benigno e il centrosinistra che già da alcune settimane ha lanciato il candidato, Daniele Galizio, potrebbe arrivare il terzo “incomodo”, perché sembra che anche il Movimento 5 stelle abbia intenzione di presentare un proprio candidato sindaco, da sostenere, com’è d’abitudine per i pentastellati, in modo autonomo e senza apparentamenti.
L’annuncio da parte di Forza Italia, Lega Nord e della lista civica Il Ponte, tutte in appoggio a Benigno, ha provocato la reazione del gruppo Rinnoviamo Latisana che in una nota definisce lo schieramento contrapposto «fallimentare e con personaggi che cambiano bandiera a seconda dei propri interessi e non per il bene di Latisana e dei suoi cittadini».
E il primo a essere attaccato è proprio il coordinatore della civica, Ezio Simonin, che «a fine novembre aveva siglato con le liste che oggi appoggiano la candidatura di Daniele Galizio, un accordo a favore della discontinuità e del rinnovamento, per costruire un’alleanza alternativa all’attuale amministrazione, proprio per i demeriti di quest’ultima – scrive Rinnoviamo Latisana – e la stessa Micaela Sette, (coordinatore di Forza Italia e in quanto tale firmataria dell’accordo del centrodestra), durante la scorsa tornata elettorale, aveva pubblicamente attaccato Simonin. Già da questo si comprende la reale situazione del centrodestra, da molti anni diviso a Latisana. Tanto che Un’Altra Latisana, è attualmente impegnata con noi e il nostro candidato sindaco Daniele Galizio, in una coalizione civica alternativa, per un progetto che vede presenze trasversali, accomunate dalla volontà di cambiare rotta rispetto a vent’anni di fallimenti, che hanno portato Latisana al totale isolamento dalla Regione».
Il gruppo di Rinnoviamo Latisana, che dopo la sospensione del Punto nascita dell’ospedale cittadino, ha preso le distanze dal Pd regionale restituendo le tessere, critica l’operato di Benigno e della sua maggioranza: «I fallimenti dell’amministrazione uscente sono sotto agli occhi di tutti, dai mirabolanti progetti mai realizzati, ai 22 negozi del centro, chiusi, alla perdita dell’Agenzia delle Entrate e del Catasto. Un discorso a parte merita il Punto nascita: noi come i cittadini, ci chiediamo cosa sia stato in grado di fare Benigno, sia nel momento in cui ci fu la delibera del centrodestra di Tondo, che ne decretò la chiusura, sia in questi ultimi due anni, in cui non è stato capace di porre in essere nessuna azione concreta per difendere l’ospedale».
La battaglia ha quindi inizio: «Non temiamo il nostro avversario – dicono ancora da Rinnoviamo Latisana –, noi rappresentiamo persone con sensibilità e culture differenti, riunitesi da tempo per ricompattare una comunità divisa e per rilanciare una cittadina in decadenza, con la collaborazione di quanti vogliano contribuire in maniera costruttiva al di là dei soliti giochi di palazzo e al di là dei soliti volti noti».