LATISANA. “Patrie dal Friûl” celebrata anche nella Bassa, con l’iniziativa promossa dall’assessorato comunale alla cultura del consigliere delegato, Lauretta Iuretig e che ha visto ieri il presidente della Provincia Pietro Fontanini donare alla biblioteca comunale una copia della Bibbia scritta in friulano.

Un’opera di grande prestigio e d’importante valore storico, oltre che religioso, tradotta da pre Checo Placerean e pre Toni Beline.

«Abbiamo l’obbligo di conoscere e diffondere la nostra storia, la nostra religione e le nostre tradizioni, soprattutto ora che viviamo in un mondo globalizzato dove i connotati e le fisionomie identitarie possono risultare sfumate – commenta l’assessore Lauretta Iuretig – c’è bisogno di forte identità, ma non per un processo nazionalistico, ma per essere promotori di una macroregione comprendente il Friuli, il Veneto e il Trentino Alto Adige, dove le specialità possono veramente dare un’autonomia maggiore, estendibile poi ad altre macro aree. Noi come modello da esportare».

Un esempio di macroregione che la Iuretig ricorda già sperimentata proprio in quel lontano 1077 quando l’imperatore Enrico IV avviò la costituzione del Patriarcato d’Aquileia, governo innovativo e all’avanguardia nell’Europa medievale. Le manifestazioni dedicate alla Patria del Friuli proseguiranno il 6 aprile col concerto/spettacolo del rapper friulano Dj Tubet, alle 18 al Polifunzionale, evento realizzato con Pro loco, Informagiovani, Progetto giovani, associazioni d’arma e scuole di musica e danza. «Anche con questo spettacolo dedicato alle generazioni più giovani si cerca di raggiungere un obiettivo – conclude Iuretig – quello di valorizzare la cultura e la lingua friulana, rendendo quest’ultima viva e attuale, soprattutto nel mondo giovanile»

FONTE: MessaggeroVeneto 01 Aprile 2016

LATISANA. Dagli alleati della lista civica Un’Altra Latisana, un apprezzamento alla scelta del direttivo del Pd e dei consiglieri comunali, di restituire le tessere di partito, alla luce di quanto accaduto al punto nascita e alla pediatria dell’ospedale di Latisana.

Lo anticipa in una nota il coordinatore, Piercarlo Daneluzzi (nella foto), che riconosce una coerenza di pensiero e di azione ai colleghi di coalizione.

«Con la restituzione delle tessere, il Pd di Latisana ha voluto mettere al centro della propria attività la vera politica, fissando al primo posto il territorio di appartenenza e i suoi bisogni, ribadendo dignità e indipendenza nell’azione, ossia estraneità a qualsiasi possibile compromesso, o sottomissione, rispetto a decisioni calate dall’alto. A differenza di quanto non fecero altri soggetti politici, in periodi precedenti.

In tale quadro – commenta Daneluzzi – l’azione intrapresa è assolutamente coerente con la creazione e il rafforzamento di un progetto civico trasversale, che va al di là di steccati partitici e ideologi, rivolto a dare concreto e reale ascolto ai bisogni della comunità»

FONTE: MessaggeroVeneto 30 marzo 2016

IL CANDIDATO SINDACO DANIELE GALIZIO RIVOLGE UN APPELLO AI CITTADINI PER IL CAMBIAMENTO

Daniele Galizio, candidato sindaco di Rinnoviamo Latisana, coalizione che compatta le liste civiche Un’altra Latisana, Latisana 2016 e Centro Sinistra per Latisana, si rivolge direttamente ai cittadini per coinvolgerli nel suo progetto di rinnovamento politico e discontinuità amministrativa.

“La nostra è una proposta politica aperta, – sottolinea l’imprenditore informatico – sin dall’inizio abbiamo voluto rimarcare questa idea affinché si potesse rilanciare Latisana e farle ritrovare il suo protagonismo nell’ambito della bassa friulana”.

Galizio parte dalla constatazione che Latisana non sia più una comunità con una base solida di convinzioni e identità, ma un aggregato fortemente diviso e frammentato tra fazioni politiche e ideologiche che non riescono ad avere una visione complessiva di dove la comunità dovrebbe andare.

“Questa divisione, che si trascina da molti anni, – continua Galizio – ha portato a un sostanziale immobilismo del nostro tessuto sociale ed economico ed è una delle cause principali della subalternità rispetto ad altri territori. La vicenda della sospensione del punto nascita è l’esempio recente più eclatante. Si tratta di una sconfitta storica dei partiti latisanesi che non sono riusciti, da destra o da sinistra, a garantire a questo territorio equità, pari opportunità e sviluppo. Sia con giunte “amiche” sia quando in Regione c’erano avversari politici: la chiusura del punto nascita e della pediatria ne è l’epilogo. Decisa da Tondo (FI) nel 2012 e completata da Serracchiani (PD) nel 2016.

Oggi spetta ai cittadini riprendere in mano il proprio destino”.

Secondo il candidato sindaco, l’isolamento di Latisana è la prova del suo declino negli ultimi 20 anni. Porta ad esempio i comuni intorno, da Lignano a Precenicco, da Muzzana a Rivignano, che già da anni hanno iniziato una fase convinta e robusta di rappresentanza politica attraverso liste civiche che raccolgono l’impegno di una maggioranza di cittadini oltre i partiti di appartenenza. “Al di là dell’obiettivo strettamente elettorale, che in fondo dovrebbe passare in secondo piano – commenta Galizio – ciò che questi movimenti sono riusciti a fare, è stato riscoprire la necessità di unire e far rinascere su basi nuove le rispettive comunità”.

Oggi Daniele Galizio rivolge un appello a tutti i cittadini a unirsi per dare discontinuità, per un rinnovamento vero, per cambiare la classe politica che ha emarginato Latisana.

“Per fare questo chiedo ai cittadini di impegnarsi attivamente, anche attraverso la partecipazione in liste civiche. Sono disponibile a una consultazione programmatica – dichiara – e a una condivisione sulle candidature, con l’impegno forte a mobilitare la partecipazione di tutti i cittadini a prescindere dall’appartenenza politica. Chiedo a coloro che hanno voglia di contribuire al progetto di cittadinanza civica attiva di contattarmi via mail all’indirizzo daniele@galizio.it per confrontarci e intraprendere insieme un percorso che possa finalmente portare Latisana fuori dal disastroso momento in cui versa”.

FONTE: ? Latisana2016

E per protesta con la Regione il Pd locale restituisce la tessera LATISANA. Sinistra azzerata. I componenti del direttivo del Pd e i consiglieri comunali del centrosinistra, iscritti al partito, hanno riconsegnato la loro tessera. Da ieri non esiste più un circolo...

LATISANA. Sinistra azzerata. I componenti del direttivo del Pd e i consiglieri comunali del centrosinistra, iscritti al partito, hanno riconsegnato la loro tessera. Da ieri non esiste più un circolo Pd di Latisana-Ronchis e di conseguenza alle elezioni comunali non ci dovrebbe essere nessuna lista Pd. Il tutto per una ferma protesta nei confronti della decisione di riorganizzare il dipartimento materno-infantile dell’ospedale di Latisana.

«Dobbiamo essere coerenti con quello che da anni stiamo sostenendo. E quindi non possiamo fare altro che esprimere, nel modo più forte che possiamo, la presa di distanza da una scelta che non capiamo e non condividiamo», scrive il direttivo del partito in una nota – firmata tra gli altri dal coordinatore locale del partito, Carlos Corvino e dai consiglieri comunali Luca Abriola e Sergio Simonin – dove conferma la volontà di continuare a sostenere le idee e i valori riformisti, mettendo sempre al primo posto il territorio, ma questa volta senza indossare una “casacca”.

«Proprio perché amiamo Latisana e l’ideale per il quale abbiamo militato nel Pd, troviamo il coraggio di fare questo difficile e sofferto passo. Abbiamo deciso di lasciare quella che fino a ieri abbiamo sentito come casa nostra – scrive ancora il direttivo ormai dimissionario – usciamo da quella casa che nel nostro piccolo abbiamo contribuito a costruire e che pensiamo di aver ben rappresentato, a livello locale, incarnando le idee di rinnovamento e di riformismo del progetto originario del Pd».

Una scelta, quella di restituire la tessera, che pare da alcuni giorni stia interessando anche la base del partito. «Noi tutti crediamo che la sospensione tecnica dell’attività del punto nascita di Latisana sia solo l’anticipazione di una decisione politica, ormai scontata, che non tiene conto della rilevanza strategica di Latisana, nel contesto regionale – è il giudizio espresso dal Pd locale – nella speranza che qualcosa a livello regionale cambi, noi continueremo a chiedere il potenziamento dell’ospedale, in particolare la garanzia di un servizio di pediatria sulle 24 ore. Speriamo, con ciò e con altri temi, che si torni a valutare e rappresentare con attenzione le istanze di tutti i territori, in particolare questa parte di Bassa Friulana che riteniamo fortemente penalizzata da scelte, passate e attuali.
Solo in quel momento prenderemo in considerazione l’ipotesi di tornare in quella che oggi non sentiamo più come casa nostra. Alle prossime elezioni amministrative il nostro impegno sarà comunque più forte che mai, per rappresentare le idee e le proposte che abbiamo sempre sostenuto come area riformista, coerente nel percorso di rinnovamento, realizzato negli ultimi anni»

FONTE: ? MessaggeroVeneto 22 marzo 2016

LATISANA. Ricomporre quel centro destra frazionato da anni, per compattare prima di tutto, al di là della politica, una comunità. A dichiararlo sono i consiglieri comunali Claudio Serafini e Giacomo...

LATISANA. Ricomporre quel centro destra frazionato da anni, per compattare prima di tutto, al di là della politica, una comunità. A dichiararlo sono i consiglieri comunali Claudio Serafini e Giacomo Sclosa, anticipando quale sarà la loro linea per le prossime elezioni comunali: «Da un giro di consultazioni è emerso un dato su tutti, la paura per il futuro di Latisana, che da troppi decenni e con al governo regionale maggioranze politicamente diverse, è stata penalizzata. Come dimenticare lo spostamento della Pretura a Palmanova, o il recente accorpamento dell’Agenzia delle Entrate a Cervignano, per arrivare alla cronaca di questi giorni con la chiusura “temporanea” del punto nascita. Vicende non supportate dalla logica. Da anni sembra esserci un disegno, trasversale alle varie forze politiche, per indebolire questa parte della Bassa friulana e la mancanza di ascolto nei centri decisionali, emerge nella forte presa di posizione del Pd di Latisana che ha minacciato di restituire le tessere e presentarsi con liste civiche alle elezioni. Minaccia coraggiosa, che pare non aver sortito effetto».

Per ricompattare il centro destra però bisogna necessariamente – secondo Sclosa e Serafini – prescindere da simpatie e affinità personali che hanno ingenerato divisioni e indebolito il centro destra.

FONTE: ► MessaggeroVeneto 18 marzo 2016