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Migranti al lavoro nei parchi pubblici - da Valvasev

migranti-al-lavoro Latisana: avviato il progetto dell’amministrazione e della Coop Nemesi
Da qualche giorno sono al lavoro per ripulire dalle immondizie gettate a terra i parchi pubblici di Latisana e per aggiustate la staccionata in legno che delimita il Parco Gasperi e la passeggiata sull’argine, fino all’abitato di Latisanotta.

Sono i richiedenti asilo ospiti da un paio di mesi di una struttura privata di via Marconi a Latisana, nell’ambito del progetto di accoglienza dei migranti che nella Bassa Friulana è gestito dalla cooperativa Nemesi, con la quale il Comune di Latisana ha avviato una collaborazione per arrivare a trovare un impegno per i richiedenti asilo.

La maggior parte dei migranti accolti in modalità Cas (centri di accoglienza straordinari), in un B&B di Latisana, (in tutto sono 19), ha accettato la proposta della cooperativa di prestare servizio gratuito per lavori di pubblica utilità e sono attualmente impegnati in attività di volontariato a favore del territorio alternandosi, sulla base a un calendario, nella manutenzione del lungo argine del Tagliamento, occupandosi della sistemazione della staccionata in alcuni punti danneggiata da usura e vandalismi, dello svuotamento dei cestini delle immondizie nei giardini pubblici dietro al teatro Odeon e nel Parco Gaspari.

Un accordo quello raggiunto dall’amministrazione comunale di Latisana e Gilberto Turra, presidente della cooperativa Nemesi che gestisce a Latisana e nel territorio della Bassa Friulana l’attività di accoglienza come associata del Consorzio Il Mosaico, frutto di un’azione di dialogo e collaborazione – come commenta il sindaco Daniele Galizio - «riteniamo che sia importante impegnare questi giovani uomini principalmente per due ordini di motivi, da un lato è un segnale di apprezzamento dell’ospitalità offerta, una forma di reciproco scambio tra la comunità che accoglie e i soggetti insediati nel territorio. E dall’altro è un modo per dare dignità alle persone attraverso il lavoro, un valore per noi molto importante, sancito anche dalla Costituzione. E aggiungo che l’occupazione è un deterrente, non solo all’isolamento, ma anche alla propensione alla delinquenza. Questo a prescindere dalla nazionalità o provenienza.

FONTE: MessaggeroVeneto - 09 Giugno 2018


Pubblicato il 15/06/2018 @ 01:02  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Dalla Regione stop a contributi pubblici per chi accoglie profughi - da Valvasev

stop-a-contributi-pubblici Progetto leghista: basta fondi regionali alle strutture che ospitano migranti. Il capogruppo Bordin: «Una scelta di buon senso già attuata in Lombardia»

UDINE. L’obiettivo è chiaro, politicamente studiato a tavolino e si muove indifferente a lamentele, critiche e attacchi: il centrodestra, ma soprattutto la Lega, vuole smontare pezzo per pezzo il sistema di gestione dei richiedenti asilo organizzato dal centrosinistra negli ultimi cinque anni.

«Norma incostituzionale, penalizza l’intero sistema»
Albergatori, operatori dell’accoglienza e Anci bocciano la proposta padana. «La giunta non si rende conto delle conseguenze che provocherà sul territorio»


La lettera a Roma, inviata a una manciata di giorni dall’insediamento della nuova giunta, con cui si annunciava al Viminale la volontà di cancellare l’accoglienza diffusa per ritornare – come peraltro indicato dal neo ministro dell’Interno Matteo Salvini – a un sistema tarato sui Cie è stata la prima mossa.

L’intenzione di cancellare i piani immigrazione, e di limitarne la disponibilità economica già in assestamento di Bilancio per la parte non vincolata, ha rappresentato, poi, il secondo tassello di un “piano” complessivo Di una concezione della gestione del fenomeno, in altre parole, completamente diversa dal passato e attraverso la quale, partendo dalla teoria secondo la quale accoglienza fa rima con business, capovolgere completamente il sistema.

Il ritorno ai Cie e il taglio dei fondi per i lavori di pubblica utilità – senza dimenticare il desiderio di rivedere i criteri di accesso dei profughi al sistema sanitario – rappresentano le architravi di un progetto su cui, a breve, potrebbe innestarsi un terzo paletto che porti, come annunciato giovedì in Aula dal capogruppo leghista Mauro Bordin, a una serie di misure tali da implicare il «divieto di concessione di contributi pubblici a chi ha già ottenuto denaro per l’accoglienza».

L’idea, di per sé, non è originalissima, perché figlia di quanto approvato nel 2015 in Lombardia durante la legislatura di Roberto Maroni. Al Pirellone, all’epoca, si pensava addirittura di multare quelle strutture alberghiere, o comunque ricettive, che avessero garantito, ovviamente dietro versamento delle somme stabilite dalla legge, ospitalità ai migranti. Una “sparata” con ben poche possibilità di superare il vaglio delle istituzioni nazionali con Maroni che, quindi, optò per un altro tipo di soluzione.

Nel momento in cui, correva l’anno 2015, il Consiglio venne stato chiamato ad approvare la nuova legge sul turismo, infatti, la maggioranza di centrodestra (con pure i voti di Fi e di Ncd. vi inserì un articolo appositamente studiato dal governatore.

Nel testo, ancora valido, si legge come «nel caso in cui i richiedenti» di contributi regionali «siano strutture ricettive, alberghiere e non alberghiere», queste possono ottenere i fondi «esclusivamente qualora il fatturato oppure il ricavato dell’attività ricettiva degli ultimi tre anni sia integralmente derivante da attività turistica».

Una norma – mai impugnata dal Governo – che in estrema sintesi penalizza quelle strutture che ospitano – oppure hanno accolto nel recente passato – profughi impedendo loro di ricevere contributi regionali per acquisto, costruzione, riqualificazione, ristrutturazione e ammodernamento degli immobili.

Traslata in ambito regionale, quindi, una legge di questo tipo potrebbe avere effetti non secondari, sia da un punto di vista politico sia pratico. Prendiamo, come caso esemplificativo, la situazione di Lignano. Nella passata legislatura, in ossequio alla diffusione dell’accoglienza diffusa, Prefettura, Regione – nella persona dell’ex assessore Gianni Torrenti – e Comune trovarono una sorta di accordo quadro.

Una pattuglia di migranti – passata dal centinaio di persone del 2015 alla trentina di qualche mese fa – venivano ospitati nei locali dell’hotel Myriam durante l’inverno per essere poi spostati prima dell’apertura della stagione estiva – come testimoniato dal sito della Regione dove si legge che al 6 giugno Lignano non ospita più nemmeno un richiedente asilo – in altre località. I proprietari di quella struttura, perciò, in questi anni hanno ricevuto una serie di fondi pubblici dall’ente gestore – nel caso specifico la Croce Rossa che “paga” attraverso gli stanziamenti statali in materia – e quindi, se la proposta leghista dovesse diventare legge, non potrebbero più partecipare a nessun bando regionale.

«Applichiamo semplicemente il buon senso e combattiamo una possibile, ed evidente, concorrenza sleale – spiega Bordin –. Se una persona possiede un albergo in una località turistica normalmente lo apre soltanto durante la stagione affrontando, quindi, il più classico dei rischi d’impresa perché se arrivano i turisti guadagna, altrimenti va in difficoltà.

Quando qualcuno, invece, decide di ospitare decine di migranti nei periodi “morti” si avvantaggia rispetto ai suoi competitors. Non soltanto perché incassa tutto l’anno, considerato come poi i turisti sostituiscano i migranti, ma anche perchè può utilizzare una parte della somma ottenuta per migliorare la propria struttura. E a quel punto consentirgli anche di accedere ai bandi regionali per noi diventa sbagliato».

Bordin, come è logico che sia in casa della Lega, ha cominciato a discutere della questione con Massimiliano Fedriga e pur non stilando un cronoprogramma preciso, considerata la necessità di mettere a punto un testo che non venga poi bocciato dalla Consulta, punta decisamente in alto auspicando una norma di carattere onnicomprensivo che non interessi, come avviene in Lombardia, soltanto i bandi turistici.

«Nell’attuale periodo storico le risorse pubbliche sono inferiori rispetto al passato – conclude il capogruppo –. Pertanto, a maggior ragione, il loro utilizzo deve avvenire attraverso criteri che considerino le finalità di interesse generale che si intendono perseguire ma, allo stesso tempo, criteri di rotazione che consentano una maggiore fruizione.

Il vincolo lombardo potrebbe trovare, in Fvg, un’applicazione generale ed essere utilizzato in termini di esclusione oppure, più blandamente, di priorità o di maggior punteggio. Una normativa simile consentirebbe di garantire un’equa ripartizione delle risorse avvantaggiando prioritariamente coloro che non hanno già beneficiato recentemente di finanziamenti pubblici.

D’altronde chi ha già ricevuto risorse pubbliche può impiegarle per rinnovare e migliorare la propria struttura senza chiedere a tal fine aiuti alla Regione così da consentire a quest’ultima di aiutare altre strutture e soggetti». Parole chiare, quelle di Bordin, che, però, per diventare realtà hanno bisogno di approfondimenti specifici, in primis legislativi.

Ma al di là dell’aspetto tecnico e normativo la strada è ormai tracciata. Siamo entrati in un mondo nuovo, sul tema dell’immigrazione. E giusto o sbagliato che sia tutti dovranno farne i conti. Perché il Carroccio procede come un panzer. E non pare avere alcuna intenzione di rallentare, figuriamoci di fermarsi.

FONTE: MessaggeroVeneto - 08 Giugno 2018


Pubblicato il 10/06/2018 @ 00:02  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Il centrodestra si ricompatta esce Spagnolo, entra Petiziol - da Valvasev

lorenzo-petiziol Latisana: surroga del consigliere della Lega, al suo posto il giornalista sportivo Dai banchi dell’opposizione critiche per le tempistiche della sostituzione

Il messaggio arrivato dai banchi della minoranza del consiglio comunale di Latisana è quello di un centrodestra quanto mai unito e compatto. Un centrodestra che da ieri sera ha dalla sua un nuovo consigliere comunale che le sue intenzioni le ha messe in chiaro subito: controllo e critica nei confronti dell’attività amministrativa, seppur con un approccio collaborativo e improntato alla conoscenza, perché alla sua prima esperienza istituzionale. Il giornalista sportivo Lorenzo Petiziol da ieri sera è il nuovo consigliere comunale che subentra nel gruppo della Lega Nord a Maddalena Spagnolo, dimissionaria dopo l’elezione a consigliere regionale.

E proprio sui tempi della surroga si sono concentrate le prime critiche mosse ieri sera dalla minoranza di centrodestra, per voce del capogruppo de Il Ponte, Ezio Simonin, al sindaco Daniele Galizio, reo di aver tenuto ferme per quasi un mese le dimissioni presentate ancora l’8 maggio dalla consigliera Spagnolo e sabato scorso fermamente intenzionato – come annunciato alla conferenza dei capigruppo – a procedere con la surroga durante il consiglio comunale convocato per fine mese (ma a quanto pare già slittato ai primi di luglio) impedendo di fatto a un gruppo politico di svolgere il proprio compito.

E non un gruppo qualsiasi – ha voluto ricordare anche il neo consigliere Petiziol nel suo intervento di saluto – ma quello che rappresenta un movimento, la Lega Nord, che negli ultimi mesi, come attestato dalle recenti consultazioni, è diventato il primo partito anche a Latisana. «Assieme ai colleghi del centrodestra – ha detto Petiziol delineando chiaramente la sua posizione interna al consiglio comunale – cercherò di fare un’opposizione costruttiva, attraverso un lavoro di controllo e di critica alla maggioranza, ma anche di proposta, ponendo sempre e comunque come unico obiettivo il bene della comunità».

Giornalista sportivo televisivo dalla lunghissima carriera, attualmente voce di Radio Spazio 103, Lorenzo Petiziol – come ha voluto ricordare prendendo la parola per un augurio di buon lavoro il consigliere comunale e già sindaco, Micaela Sette – nel 1992 nel decennale del premio Vigilia di Natale è stato insignito di tale riconoscimento, a conferma di una carriera che ha dato lustro alla città di Latisana.

Messaggi di benvenuto sono arrivati dal sindaco Daniele Galizio e dai consiglieri Sandro Vignotto, Lauretta Iuretig («Un uomo di squadra che consolida l’alleanza di centrodestra locale», le sue parole) e da Lanfranco Sette.

FONTE: MessaggeroVeneto - 06 Giugno 2018


Pubblicato il 07/06/2018 @ 15:28  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

LATISANA. Esercitazione tra FVg e Veneto: Valvason replica a Vignotto. - da Valvasev

esercitazione protezione civile latisana Il vicesindaco di Latisana Angelo Valvason replica al capogruppo di Forza Italia, Sandro Vignotto, che lo aveva chiamato in causa in un articolo apparso oggi su Il Messaggero Veneto (allegato in calce).

“Se il Consigliere Vignotto partecipasse in prima persona agli incontri eviterebbe di esternare dichiarazioni aleatorie, che si basano esclusivamente sulle notizie riportate dalla stampa e che, notoriamente, per motivi di spazio sono e devono essere sintetiche. “la replica di Valvason “Nel discorso pronunciato dal sottoscritto in sede di conferenza stampa Neiflex, lo scorso 1 giugno, ho esplicitamente ribadito al Vicepresidente della Regione con Delega alla Protezione Civile Riccardo Riccardi e all’Assessore all’Ambiente e alla Protezione Civile della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin, ‘la necessità, più volte ribadita a tutti i livelli insieme al Comune di San Michele al Tagliamento di eseguire le opere a monte e in particolare le opere di laminazione previste dal piano stralcio del medio corso del fiume’. Ho altresì ribadito il fatto che i finanziamenti previsti per la realizzazione del bacino di laminazione sono stati svincolati, dalla precedente Giunta Regionale, per eseguire le opere a valle e, al contempo, ho fatto loro richiesta di ‘volersi fare portavoce con i rispettivi Governatori, della necessità e urgenza di finanziare e completare tutte le opere previste dal Piano Stralcio, ponendo fine a una situazione di pericolo e di precarietà che i nostri cittadini vivono ormai da oltre cinquant’anni’.

In aggiunta a questo, come Vicesindaco di Latisana, ho già preso contatti con il Vice Presidente Riccardo Riccardi, a latere della suddetta conferenza stampa, e successivamente il neoeletto Assessore regionale all’Ambiente Fabio Scoccimarro, per un incontro urgente per fare il punto sulla situazione attuale del Tagliamento sia dal punto di vista della sicurezza che dello sviluppo, al fine di ‘creare le condizioni perché il Tagliamento smetta di essere un problema per i nostri cittadini e torni ad essere un’opportunità’, come dichiarato in chiusura del mio intervento istituzionale.

Infine” conclude Valvason” desidero caldamente invitare tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale ad evitare toni polemici poco costruttivi rispetto a un tema che da moltissimi anni vede maggioranza e opposizione uniti per il bene dei cittadini di Latisana.”

esercitazione protezione civile latisana

FONTE: LATISANA.IT - 06 Giugno 2018


Pubblicato il 07/06/2018 @ 15:22  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina

Al via la stagione turistica di Aprilia Marittima: - da Valvasev

Al via la stagione turistica di Aprilia Marittima: premiati gli imprenditori

inaugurazione_stagione_2018_aprilia_marittima_latisana

LATISANA (Udine) - Al via la stagione turistica 2018 di Aprilia Marittima con una cerimonia ufficiale che si è tenuta ieri, domenica 20 maggio, in piazzetta Imbarcadero. Il sindaco di Latisana, Daniele Galizio, ha ricordato come il settore della nautica si stia riprendendo a poco a poco, dopo aver subito gli effetti della crisi che avevano portato al mancato dragaggio del canale di accesso e delle darsene, causando una fuga dei diportisti.

Eseguiti i dragaggi
Grazie al lavoro svolto dagli operatori di Aprilia Marittima e con l’impegno profuso dall’allora Assessore Mariagrazia Santoro, la Regione è intervenuta, consentendo il ripristino della navigabilità anche per imbarcazioni a vela e yacht di grandi dimensioni.

Riqualificazione urbanistica
«Ora chiediamo alla Regione di proseguire con la costante manutenzione delle vie d’acqua e la possibilità per i privati di eseguire i dragaggi senza complicazioni burocratiche - dice Galizio -. Occorre pensare alla riqualificazione urbanistica della località, creando punti di attrazione all’interno di un sistema territoriale e di un progetto integrato che migliori l’offerta turistica e ricettiva eco-sostenibile. Aprilia ha da un lato la Laguna e dall’altro l’asta fluviale del Tagliamento come elementi caratterizzanti».

Premiati imprenditori e maestranze
In occasione dell'inaugurazione della stagione 2018, in collaborazione col Circolo Nautico di Aprilia Marittima e l’associazione Pro Latisana, sono stati premiati quattro operatori scelti tra imprenditori e maestranze che hanno contribuito nel tempo allo sviluppo della località: Cesare Canova, Flavio Caramia, Bruno Cencis e Giuseppe Morsanutto, mentre una menzione speciale è stata assegnata a Mauro Lorenzo.

Cesare Canova
Dal 1977, con spirito pionieristico, ha investito in diverse attività ad Aprilia Marittima, come il Bar Snoopy, divenuto nel tempo un punto di riferimento per i charteristi, il bar Piazzetta e a seguire il ristorante nella Darsena Punta Gabbiani. Rilevante il suo impegno politico che lo ha visto attivo nell’amministrazione comunale di Latisana in qualità di assessore e vicesindaco; ha promosso molti interventi in favore di Aprilia, in particolare la fontana sul viale centrale, la pista ciclabile di collegamento con Lignano, l’istituzione del servizio pullman e il ripristino del nome originario.

Flavio Caramia
Eletto presidente del Circolo Nautico Aprilia Marittima nel 2013, nel suo primo triennio di incarico, ha affrontato, coinvolgendo le darsene, gli operatori di Aprilia Marittima e la Regione Friuli Venezia Giulia, la risoluzione del problema dei dragaggi della darsena di Aprilia e del canale Coron, eseguiti tra il 2014 e il 2015. Nel 2016, scaduto il primo mandato, viene rieletto e mantiene il suo impegno.

Bruno Cencis
Dal 1974 apre la sua attività ad Aprilia Marittima nel settore nautica da diporto come artigiano-meccanico, riuscendo nel 1984 a stipulare con la Man di Norimberga un contratto di assistenza fino a divenire officina master, la prima fra le 12 officine attualmente presenti in Italia. Nel corso di 44 anni, ha svolto attività di formazione in azienda e in istituti scolastici; nel 2013 ha ricevuto il diploma di merito per capacità imprenditoriali, professionalità e passione dimostrate nello svolgimento della propria attività.

Giuseppe Morsanutto
Ha iniziato la sua collaborazione nel lontano 1988, giovanissimo, nella nascente Marina Capo Nord. Successivamente ha maturato la propria professionalità nella società Aprilia Marittima 2000, dove attualmente ricopre la carica di capo gruista. Fa parte del team dei Cantieri di Aprilia.

Mauro Lorenzo
Già premiato nel 2017 come imprenditore fondatore della casa dell’elettronica, una menzione speciale come cofondatore e già presidente dell’associazione Noi Operatori di Aprilia per l’impegno profuso nell’associazione per organizzare manifestazioni e fiere rappresentando un punto di riferimento per gli operatori della località.

FONTE: il gazzettino.it - Lunedì 21 Maggio 2018


Pubblicato il 22/05/2018 @ 20:58  - Nessun comment Nessun comment - Vedi ? Aggiungere un articolo sul post?   Anteprima di stampa  Stampa pagina
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