C’è “Cittadinanza attiva” ma nessuno si è mai offerto - da
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Latisana: non decolla l’albo dei volontari per svolgere piccoli lavori pubblici A due anni dall’istituzione neanche un iscritto. Il sindaco: cambieremo le norme
L’idea era quella di introdurre un albo della cittadinanza attiva, dov’era possibile iscriversi e dare una mano al Comune, svolgendo alcuni lavori pubblici, come manutenzione delle aree verdi, pulizia di fontane, monumenti e marciapiedi. Tutta una serie di piccoli interventi di manutenzione che possono fare la differenza nella cura di un paese. Solo che la città non ha risposto e a più di due anni dall’introduzione del regolamento per la cittadinanza attiva, l’albo di quei volontari che avrebbero dovuto prendersi cura del bene comune è vuoto. Nel sito istituzionale dell’ente nella pagina dedicata alle associazioni l’elenco destinato a quanti si dovrebbero occupare di tutela ambientale, non ha iscritti.
Il Comune di Latisana al fine di alimentare il senso civico nelle persone nel 2015 ha promosso attraverso uno specifico regolamento, la nascita di forme di collaborazione con i cittadini per favorire la cura e la rigenerazione dei beni urbani, intesi come tutti quei beni funzionali al benessere individuale e collettivo, dai parchi pubblici, ai monumenti, dagli edifici di interesse collettivo alle piazze. A tal proposito è stato istituito un albo comunale dei Volontari Urbani al quale si sarebbero dovuti iscrivere gli interessati, specificando di quale bene si sarebbero presi cura fra quelli indicati in un apposito elenco.
L’atteso coinvolgimento dei cittadini però non c’è stato, complice forse un mancato tornaconto diretto, infatti mentre in altri Comuni chi si adopera in operazioni di cittadinanza attiva ottiene sgravi sulle imposte comunali, nel regolamento di Latisana è previsto il solo riconoscimento dell’attività svolta attraverso dei cartelli informativi da collocare nei pressi del bene oggetto di cura, riportando il nome di chi se n’è occupato.
Preso atto che il progetto non è decollato, l’amministrazione comunale ha intenzione di modificare alcuni aspetti del regolamento: «il documento è ancora in fase di revisione – ha confermato ieri sera in una nota il sindaco di Latisana, Daniele Galizio – in quanto ci stiamo preoccupando di redigere un documento organico di più facile applicazione, tenendo conto di tutte le proposte normative e comunque in grado di coinvolgere la cittadinanza. È nostro obiettivo giungere alla stesura di un documento che risponda alle reali esigenze del territorio e nel più breve tempo possibile».
Riforma sanitaria bocciata dalla Corte dei Conti ... - da
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Serracchiani: “Situazione al limite dell’eversivo”
La presidente della Regione incontrerà il presidente Caruso il 6 febbraio. «La magistratura non deve fare politica e se la magistratura fa politica - ha affermato - la politica deve rispondere»
Una relazione discutibile"
Nel suo “Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica regionale del Fvg per l’esercizio 2017”, i magistrati contabili hanno evidenziato alcune criticità della riforma varata dal centrosinistra nel 2014
Lo ha detto a margine della presentazione dei candidati del Pd in Fvg per le politiche del 4 marzo, la presidente della Regione Debora Serracchiani, e candidata alla camera nel collegio uninominale di Trieste, commentando la relazione della riforma sanitaria da parte della Corte dei Conti.
Venerdì 2 febbraio ho scritto una lettera all'ufficio di presidenza della Corte dei Conti segnalando quello che è accaduto - ha continuato - e mi aspetto che sia il presidente Caruso a spiegare i contenuti, se ci sono, di quel rapporto, in cui non sono indicati dati, indicatori di performance, studi da cui sarebbero stati tratti.
«La magistratura non deve fare politica e se la magistratura fa politica - ha aggiunto - la politica deve rispondere».
La presidente chiederà alla Corte dei Conti che «vengano resi noti gli indicatori di performance, visto che gli studi sono sempre quelli: il Piano nazionale esiti, il rapporto annuale Ambrosetti e lo studio Bersaglio della Scuola Sant'Anna di Pisa».
Sulle strumentalizzazioni della vicenda da parte del centrodestra, Serracchiani ha detto che «è da venerdì che si stanno leccando i baffi, ma posto che sulla riforma della sanità nulla potevano dire, visto che le proposte che stanno facendo sulla sanità sono esattamente quelle che noi abbiamo già fatto noi, come fare una azienda unica sanitaria, e cito Tondo, o migliorare il rapporto tra ospedale e territorio, e cito Riccardi, e visto che lo stesso Fedriga diceva che la nostra riforma non andava smantellata, ma aggiustata rispetto ad alcune criticità.
Evidentemente - ha concluso - la Corte dei Conti ha dato loro quell'assist che non avevano».
Casa di riposo, la Lega Nord: «Discutiamone in consiglio». - da
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LATISANA. Della nuova casa di riposo si parli al più presto in consiglio comunale, «visto che molti dei presupposti della sua ideazione sono mutati e che il sindaco ha convocato appositamente una riunione dei capigruppo per discuterne, aprendo così alla volontà di condividere i successivi sviluppi».
Lo scrive la Lega Nord di Latisana, in una nota dove la segretaria e consigliere comunale, Maddalena Spagnolo, definisce fuori tempo l’ordine del giorno firmato dal Forza Italia, Fratelli d’Italia e dalla lista civica Il Ponte che qualche giorno fa intervenivano proprio sulla questione. «Tre forze politiche che si definiscono il centro destra di Latisana, allora ci domandiamo – scrive la Spagnolo – dove fosse questo centro destra quando alle ultime elezioni Fratelli d’Italia ha corso contro Forza Italia e la Lega Nord, contrari all’entrata in coalizione di Ezio Simonin della lista Il Ponte. Cos’è successo che sono diventati improvvisamente tutti amici?
La Lega non ci sta. Dopo quanto accaduto alle ultime elezioni il centrodestra di Latisana dovrà dimostrare di esserlo e non solamente darsi il titolo.
La Lega voterà indipendente quanto riterrà utile per la comunità e i cittadini, senza prestarsi a queste farse.
Latisana, mancano i fondi nuova casa di riposo a rischio - da
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Non c’è neanche l’autorizzazione all’aumento dei posti letto della struttura Il centro destra presenta un ordine del giorno per discuterne in Consiglio
Manca l’autorizzazione all’aumento dei posti letto e cala la disponibilità economica per affrontare il progetto. È ancora tutta in salita la strada per la nuova casa di riposo di Latisana: un percorso reso più difficile dall’incertezza dei tempi - il riconoscimento dei posti letto è legato al piano regionale di riclassificazione delle case di riposo in fase di definizione - e dalla perdita di valore del patrimonio Toniatti, da utilizzare per i lavori, ormai sceso a 3 milioni e mezzo di euro dai 5 delle prime valutazioni.
Lo ha comunicato il sindaco, Daniele Galizio, nell’ultima riunione dei capigruppo, chiedendo alle forze politiche in Consiglio comunale la massima condivisione rispetto a delle linee di progetto, quelle della “Città della Salute”, votate all’unanimità. Per conoscere i dettagli di quanto illustrato dal sindaco, il centro destra di Latisana, rappresentato da Forza Italia, Fratelli d’Italia e la civica Il Ponte, ha protocollato un ordine del giorno perché di “Città della Salute” si parli ampiamente nel prossimo Consiglio. «Considerati i forti indizi di un totale stravolgimento delle ultime delibere di indirizzo del Consiglio si impone, da parte del sindaco, dei settori opere pubbliche e socio assistenziale e del consigliere delegato alla salute, un’urgente illustrazione dello stato dell’arte del progetto e della sua realizzazione.
Per evitare di spendere soldi, non fosse altro che per la stesura del progetto definitivo, per un’opera dai contorni confusi, dagli obiettivi poco chiari e sostenuta da finanziamenti che rischiano di essere aleatori», scrivono i tre gruppi ricordando che «per il contributo regionale da 3 milioni di euro sono già state chieste proroghe, l’ultima delle quali scaduta a ottobre, data entro la quale il Comune avrebbe dovuto produrre il progetto definitivo che non c’è. E un’ulteriore proroga è stata chiesta ma la risposta ancora manca.
Nessuna certezza nemmeno sull’ampliamento dei posti letto, per ora c’è solo la lettera di un assessore regionale «priva di sufficiente affidabilità amministrativa». «A questo punto si rischia di spendere fondi della Regione e della generosità di un nostro cittadino per clonare la casa di riposo che già abbiamo, mentre il progetto iniziale (che vedeva anche la partecipazione dell'Azienda sanitaria sfilatasi dalla convenzione) aveva altre linee guida, in ragione delle quali il Comune ha già acquisito un immobile
Crisi in maggioranza, Massarutto lascia - da
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Latisana: il consigliere ha chiesto il congelamento della delega per la sanità
Una richiesta di “congelamento” della propria delega di rappresentante del Comune di Latisana, in materia di salute. Una lettera per chiedere l’esonero a partecipare in qualità di delegato alla salute agli incontri istituzionali che hanno come oggetto la questione sanità. Un documento protocollato a metà dicembre a firma di Claudio Massarutto, medico della medicina generale, consigliere comunale delegato e in precedenza, fino al dicembre 2016, assessore della giunta Galizio, con l’innovativa delega alla salute ideata dal sindaco di Latisana al suo insediamento per avere un ruolo di coordinamento per dei tavoli di lavoro comunali e territoriali.
Una richiesta di esonero che ha avuto come primo effetto la partecipazione, in rappresentanza del Comune di Latisana all’assemblea dei sindaci chiamata a fine dicembre a valutare i contenuti del Pal il piano attuativo locale che rappresenta il documento di programmazione annuale o pluriennale dell’Azienda 2 Bassa Friulana-Isontina, dell’assessore all’urbanistica, Luca Abriola.
Una lettera quella depositata dal consigliere Massarutto prima di Natale i cui contenuti celano qualche difficoltà relazionale all’interno della maggioranza e che adesso il centro destra di Latisana, attraverso i gruppi consiliari di Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e la civica Il Ponte, chiede di poter conoscere. È di ieri mattina la richiesta di accesso agli atti a firma dei quattro capigruppo, Sandro Vignotto, Maddalena Spagnolo, Lanfranco Sette ed Ezio Simonin, alla quale entro pochi giorni il Comune dovrà dare seguito.
Ci è dispiaciuta – commenta il sindaco di Latisana, Daniele Galizio – la richiesta del dottor Claudio Massarutto di essere esonerato dal ruolo di consigliere delegato alla salute. Personalmente lo considero un professionista di livello e anche per questo l’avevo coinvolto direttamente nel frangente della sanità, questione fondamentale per questa amministrazione. Credo – aggiunge il sindaco – e me ne rammarico, che ci siano state delle incomprensioni sul ruolo da lui svolto in termini di partecipazione e possibilità di intervento. Da parte mia ho sempre cercato di coinvolgere, mai di escludere». A complicare dei rapporti già tesi probabilmente anche quanto accaduto nel corso degli ultimi consigli comunali quando, sollecito dalla minoranza e in particolare da Forza Italia a relazionare sull’attività svolta e sulle azioni intraprese nei tavoli istituzionali, al consigliere Massarutto non è stata data la parola.