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UTI comuni ribelli Eletti 17 presidenti delle Unioni, quasi tutti targati Pd. Solo due le eccezioni: Balloch e Romoli di Forza Italia

UDINE. La cartina del Friuli Venezia Giulia si tinge di rosso con le neocostituite Unioni territoriali intercomunali (Uti). Alla testa di 17 su 18 nuovi maxi-Comuni, infatti, sono stati eletti nella stragrande maggioranza dei casi sindaci di area centrosinistra, molti dei quali militanti del Partito democratico.
Entro il termine, fissato al 26 aprile, 17 delle 18 Unioni hanno risposto all’obbligo elettivo con un risultato da ko per il centrodestra che ha portato a casa appena due presidenti.

Nessuna sorpresa, va detto, essendo quasi tutti i sindaci di quell’area ostili alla riforma targata Paolo Panontin (Cittadini), della quale hanno impugnato diversi atti dinnanzi al Tar del Fvg: in attesa del “verdetto” dei giudici amministrativi, la truppa di 56 amministrazioni comunali è rimasta alla finestra, fuori dalle Uti, lasciando campo libero ai colleghi di centrosinistra che, come in un effetto domino, hanno fatto propria una presidenza dopo l’altra.

La partita è andata secondo previsioni, con votazioni poco meno che unanimi al netto dell’Unione Riviera Bassa friulana dove l’accordo non c’è stato e si tornerà a votare il prossimo 6 maggio. Definita la “governance”, le Uti dovranno ora iniziare a lavorare per mettere in moto una macchina tutt’altro che oliata.

mappa del potere super sindaci

Vanno definiti anzitutto i servizi che i Comuni assegneranno in questa prima fase al nuovo ente perché li gestisca in area vasta, così come i contingenti di personale che transiteranno all’Uti e ancora andranno approvati i bilanci. Una mole di lavoro da svolgere a tempo record: entro il 1º luglio, quando la gestione delle funzioni scelte dalle singole assemblee dei sindaci dovranno infine partire sotto la gestione Uti. Possibilmente senza strappi, senza cioè che i cittadini abbiano percezione che qualcosa è cambiato, se non in meglio.

Ma torniamo alla partita delle presidenze, definite nel corso della prima assemblea delle 18 Unioni. A convocarle è stato, come da previsione normativa, il sindaco del Comune capofila o in alternativa (nel caso di capofila ricorrenti) da quello più popoloso che, al netto di Latisana dove l’incontro si è concluso con una fumata nera, è stato anche incoronato presidente.

È andata così nei capoluoghi di Provincia. I sindaci Furio Honsell (Udine), Claudio Pedrotti (Pordenone), Ettore Romoli (Gorizia) e Roberto Cosolini (Trieste) sono stati tutti eletti ai vertici delle rispettive Uti. Con il primo cittadino di Gorizia a tener alta la bandiera di Forza Italia assieme a Stefano Balloch, sindaco di Cividale a sua volta eletto presidente dell’Unione del Natisone.

Sono gli unici due amministratori di centrodestra a essersi guadagnati la poltrona più alta in seno alle Unioni. Gli unici due esponenti di centrodestra che, per motivi diversi, hanno deciso di abbracciare la riforma Panontin a differenza di altri sindaci d’area che invece hanno scelto di salire in trincea, al caro prezzo di rimetterci la presidenza (non certa, ma probabile), come Renato Carlantoni (Tarvisio), Paolo Urbani (Gemona), Fabio Marchetti (Cordoipo) e Roberto Ceraolo (Sacile). Sulla stessa barca anche Paolo Menis, sindaco di San Daniele e militante del Pd, che si è giocato l’ingresso in Uti e la sua probabile presidenza in Consiglio, dove lo statuto è stato bocciato 10 voti a 7.

Risultato: la mappa del potere nelle Uti è una spianata di bandierine rosse. Tenute alte rispettivamente dai sindaci Silvia Altran (Monfalcone) neo-presidente dell’Uti Carso, Ivan Buzzi (Pontebba) in Canal del Ferro-Val Canale, Francesco Brollo (Tolmezzo) in Carnia, Aldo Daici (Artegna) nel Gemonese, Celio Cossa (Tarcento) nell’Unione del Torre, Marco Del Negro (Basiliano) nel Medio Friuli, Renato Chiarvesio (Fagagna) nella Collinare, Stefano Balloch (Cividale) nell’Uti del Natisone, Pierluigi Savino (Cervignano) nell’Agro-aquileiese, Antonio Di Bisceglie (San Vito al Tagliamento) nell’Unione del Tagliamento, Andrea Carli (Maniago) nelle Valli e Dolomiti friulane infine Sandro Delle Puppa (vicesindaco Aviano), nell’Uti Livenza-Cansiglio-Cavallo.

Da eleggere manca solo il presidente dell’Unione Riviera Bassa Friulana, dove il candidato naturale, trattandosi del Comune capofila, era il sindaco di Latisana, Salvatore Benigno di Forza Italia, ma dove manca l’accordo. I sindaci torneranno a incontrarsi il 6 maggio, sperando di trovare nel frattempo una sintesi. Del resto questa prima geografia del potere nelle Uti è destinata a cambiare nel giro di poco.

Con le prossime elezioni infatti verranno meno le due presidenze, quelle di Pedrotti a Pordenone e di Cossa a Tarcento, avendo scelto entrambi di non ricandidarsi. Altre invece dipenderanno fino all’ultimo dal verdetto delle urne. Vale per San Vito al Tagliamento, il cui sindaco è però ricandidato, e dunque se confermato manterrebbe anche il ruolo di guida dell’Uti. Vale lo stesso per Benigno: qualora il primo cittadino di Latisana dovesse la prossima settimana riuscire a far suo il posto da presidente (impresa tutt’altro che scontata) dovrebbe poi fare i conti con il risultato elettorale.

FONTE: MessaggeroVeneto 28 Aprile 2016



Aprilia diventa laboratorio per energia pulita Un Consorzio di comuni capeggiato da Latisana vuole sperimentare soluzioni alternative. Nella località marittima si punterà sul solare e geotermico per attirare nuovi visitatori

LATISANA. Capofila di un consorzio di comuni per un progetto comunitario che favorisca lo sviluppo dell’energia sostenibile.
Dopo l’approvazione, lo scorso mese di febbraio, da parte del consiglio comunale, del piano d’azione per l’energia sostenibile, il Comune di Latisana ha recentemente assunto il ruolo di ente capofila del costituendo consorzio del quale fanno parte i Comuni di Sacile, Casarsa, della Delizia, Pavia di Udine, Basiliano, Pasian di Prato, Campofomido, Castions di Strada, i Comuni della alta Val Tagliamento con Sauris, Forni di Sotto, Forni di Sopra, Preone, Socchieve e Ampezzo che li rappresenta e i comuni della pedemontana pordenonese con Budoia e Polcenigo. L’intenzione della neo costituita associazione di comuni è quella di sperimentare nuove applicazioni “intelligenti” in tema di valorizzazione energetica.

E hanno scelto come sito di questa “sperimentazione”, che punta a favorire l’uso delle nuove energie, dal solare al geotermico, la località turistica di Aprilia Marittima, centro nautico a valenza europea, dove favorire uno sviluppo turistico eco-sostenibile, per esempio con le aree termali, per un turismo del benessere e del relax, da affiancare al tradizionale turismo basato sulla nautica da diporto.

Si chiama “E-ntelligence”, il progetto condiviso dagli enti locali, con Latisana appunto nel ruolo di capofila, che ha come ambizioso obiettivo quello di ridurre i consumi di energia tradizionale, diffondendo una maggiore cultura dell’efficienza energetica, pensando allo stesso tempo alle nuove opportunità di sviluppo locale e di attrazione di investitori.

E se è stata scelta Latisana, come capofila del progetto a valenza regionale, è proprio perché è fra i comuni più avanti nello studio dello sviluppo sostenibile: «La città di Latisana ha intrapreso un percorso strategico – si sottolinea nella delibera del Comune – mirato a individuare temi e percorsi qualificanti. In tale ambito di intervento, abbiamo individuato, tra i temi di maggiore interesse, quello legato allo sviluppo di un nuovo approccio sulle potenzialità turistiche, ricettive e di servizio, nell’ambito della località di Aprilia Marittima.

Un contesto turistico da implementare con nuovi sistemi e tecnologie intelligenti in tema di energia e di efficienza, in modo da favorire nuova attrattività negli investimenti.
Riteniamo che la località di Aprilia Marittima si presti a divenire laboratorio per sperimentare applicazioni intelligenti, in cui i temi della efficienza energetica e l’uso di fonti rinnovabili, tra cui la geotermia, possano costituire il “driver” per nuove iniziative di sviluppo locale.

FONTE: MessaggeroVeneto 26 Aprile 2016



ciclabili a Latisana Il progetto discusso dalla giunta punta alla valorizzazione del Tagliamento

LATISANA. Ambiente incontaminato e servizi d'eccellenza.
Ecco cosa cerca il turista del secondo millennio. Ed ecco quanto è pronto ad offrire il comune di Latisana, attraverso “Terre di Latisana”, un progetto già discusso dalla giunta comunale e pronto per essere sottoposto al vaglio della commissione europea e accedere ai finanziamenti necessari allo sviluppo rurale e al recupero ambientale.


Punto di partenza l’incredibile ambiente naturale del Tagliamento, patrimonio da riqualificare e da proporre come offerta turistica per rilanciare il territorio e “prolungare” la stagione turistica classica: quando sole e mare non bastano più il turista può beneficiare di ambienti naturali unici e attività ricettive curate nei minimi dettagli e rese particolari dal prodotto agricolo di nicchia o da benessere e relax garantiti dalla geotermia.
Se l’opportunità di risalire il fiume in barca è già una realtà e potrebbe presto arricchirsi dei nuovi approdi che hanno ricevuto il via libera della Regione, su modifica del piano regolatore comunale, un ruolo importante verrà giocato dai percorsi ciclabili già progettati, in ambito Aster, per il territorio di Latisana, ma bloccati in riva al fiume Stella, per le difficoltà a progettare l’attraversamento dello stesso.

I fondi comunitari permetterebbero al Comune di Latisana di “estrapolare” quella porzione di progetto che interessa il proprio territorio e partire con i tracciati ciclabili, che di fatto ripercorrono le stradine interpoderali presenti lungo l’argine del fiume.

Per dare la giusta valenza al progetto – come conferma il sindaco di Latisana, Salvatore Benigno – la partita si sposta su ampia scala, alla ricerca di una cooperazione territoriale, che coinvolga almeno cinque comuni contermini per un bacino di ventimila abitanti.

Siamo l’entroterra delle spiagge – spiega Benigno – e assieme possiamo realizzare un sistema di “reti d’imprese” tra aziende agricole locali, capace di creare un maggiore valore aggiunto rispetto a un approccio individuale, concentrato sulle filiere dei prodotti agroalimentari locali in chiave enogastronomica. Come amministrazione comunale abbiamo avviato l'elaborazione di un «piano di sviluppo strategico locale» che ha mappato le potenzialità del nostro territorio e individuato possibili ambiti di intervento. Il percorso è già stato avviato: sedici aziende agricole sono state messe in rete e d’ora in poi si presenteranno assieme con un marchio condiviso. L’idea è quella di procedere con un sistema a rete delle produzioni tipiche locali, certificandole con un marchio del territorio, sviluppando il comparto biologico e promuovendo un punto di vendita collettivo, sia reale che virtuale, dove sviluppare anche il marketing, la formazione, la valorizzazione dei piatti e prodotti tipici locali inclusi quelli vitivinicoli.

FONTE: MessaggeroVeneto 23 Aprile 2016



Massimiliano Fedriga - Maddalena Spagnolo LATISANA: Lega Nord, il capogruppo alla Camera ha fatto tappa alla sezione in vista della corsa con il centro destra

Entra nel vivo la campagna elettorale anche per la Lega Nord, impegnata in questi giorni nella raccolta delle sottoscrizioni a sostegno della lista che il Carroccio presenta nell'ambito della coalizione del centro destra che appoggia la rielezione del Sindaco di Latisana, Salvatore Benigno
E proprio in questi giorni la locale sezione della Lega Nord ha ricevuto una visita importante: quella di Massimiliano Fedriga, capogruppo alla Camera per la Lega Nord e segretario del Carroccio - (
nella foto con il Vice Sindaco di Latisana, Maddalena Spagnolo, segretaria della sezione cittadina).

Oltre a FEDRIGA, ha voluto portare il suo sostegno anche il Segretario Provinciale Daniele MOSCHONI. La raccolta delle firme, che come conferma la stessa segretaria locale, sta registrando una buona affluenza, proseguirà Mercoledì, con la presenza in P.zza indipendenza del Gazebo della Lega Nord, partito che qualche settimana fa, assieme a Forza Italia e alla Lista civica "il Ponte" ha rinnovato la propria fiducia al Sindaco Benigno, sottoscrivendo un accordo elettorale che ha consacrato la nascita di un riunificato centrodestra cittadino.

NB. (piccola annotazione del Webmaster questi giornali non la scrivono mai per intero) "abbiamo avuto anche la presenza di Mario Pittoni (Capogruppo Lega Nord in Consiglio Comunale a Udine)"

FONTE: MessaggeroVeneto 25 Aprile 2016



Siamo a proporci per amministrare nuovamente la città di Latisana con attenzione al settore sociale, ai servizi alla persona, alla sicurezza dei cittadini, allo sviluppo economico. Svilupperemo nuovi modelli di gestione attiva del territorio e dell'ambiente, con processi edilizi innovativi, lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili, la valorizzazione delle aree verdi.

Vogliamo lanciare una "nuova visione della città" con un progetto che sappia guardare al futuro con ottimismo, con tutte le forze sociali ed economiche presenti nel territorio con un nuovo patto sociale con i cittadini...perchè imparare anche da qualche errore fatto nel passato...è il modo migliore per crescere...

FONTE: Facebook 19 Aprile 2016



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