Lunga lettera al primo cittadino Benigno: «Vedo sfumare il lavoro e gli obiettivi che ci eravamo prefissati, per il bene della nostra città»
LATISANA. Angelo Valvason non è più né vicesindaco né assessore alle attività produttive. Con una lettera al sindaco ha rassegnato le dimissioni: «Un gesto che mi causa un grande dispiacere – commenta – ma non per la perdita del posto e della “sedia”, ma perché vedo sfumare il lavoro e gli obiettivi che ci eravamo prefissati, per il bene della nostra città».
La coalizione nata fra Forza Italia, Lega Nord e la civica Il Ponte – secondo Valvason – ha vanificato il nuovo progetto di centrodestra, al quale il gruppo dell’ormai ex vicesindaco aveva lavorato assieme a Fratelli d’Italia. Da qui la decisione di dar vita a un nuovo raggruppamento che al momento – dice Valvason in una nota – non ha ancora individuato il candidato sindaco.
«Si stanno valutando varie possibili candidature e la scelta sarà effettuata di comune accordo sulla persona che si riterrà più idonea a ricoprire l’importante ruolo di primo cittadino, quale garante dei diritti degli elettori e del territorio che rappresenta.
Futuro comune e Fratelli d’Italia stanno lavorando a un progetto politico civico, che sulla base della coerenza e dignità politica sappia intercettare la società civile e altre espressioni politiche, che non si riconoscono più in logiche di mera aggregazione di interesse e di potere».
La lettera di dimissioni di Valvason è un lungo messaggio al sindaco Benigno e ricorda sostegno e lealtà dimostrati nei 5 anni di mandato.
«Nei tuoi confronti ho dimostrato fedeltà e ho sempre cercato di aiutarti, anche compiendo, come spesso mi hai chiesto, “passi indietro” pur di non creare problemi nel tuo partito. Anche durante le recenti trattative elettorali sono stato l’unico a sostenere la tua candidatura, sin dall’inizio.
E a difenderti, anche quando sono state esposte perplessità nei tuoi confronti. Mi sembra importante ricordarti che l’attuale alleanza e la tua elezione a sindaco sono state possibili grazie alla serietà e alla coerenza del mio gruppo, che ha mantenuto fede all’accordo sottoscritto nonostante le bizze della Lega Nord, che all’ultimo momento ci ha scaricati».
Valvason ricorda a Benigno «anche la mia disponibilità a non disperdere voti alle regionali (candidata Micaela Sette per Fi), accettando di non candidare personalmente. E la nostra disponibilità a chiudere, ancora un anno fa, un patto di governo per il prossimo quinquennio.
Tutta questa disponibilità da parte del mio gruppo politico a costruire insieme una base solida, su cui fondare la ricomposizione del centrodestra, dopo la spaccatura del 2011, fra la Sette e Simonin, non ha trovato riscontro, dal momento che mi è stato imposto di partecipare al tavolo delle trattative, sullo stesso livello degli altri alleati, che nel 2011 non ti hanno sostenuto.
Il gruppo che rappresento ha accettato anche questa retrocessione, pur di perseguire l’obiettivo di riunire il centrodestra».
Valvason dice d’aver «chiesto una pausa di riflessione, quando nel prosieguo della trattativa, l’imposizione di allargare alla lista civica di Simonin ha creato delle reazioni negative, che rischiavano di spaccare il tavolo già formato.
Ma questa richiesta ha sortito semplicemente la chiusura di un accordo di Fi con la Lega, includendo anche la lista di Simonin, all’insaputa della mia lista e di Fratelli d’Italia, presenti al tavolo politico fin dall’inizio.
Ritengo che, alla luce di quanto emerso e non per colpa mia, possa ritenersi concluso il progetto politico sulla base del quale si fonda l’attuale coalizione. Come sai, e mi rivolgo all’uomo e non al sindaco, queste dimissioni sono un ennesimo atto di coerenza e integrità».
Commenti: Da: - Valvasev 08 aprile 2016
"Dimostrato Lealtà" ?? La lealtà non deve essere dimostrata, deve essere reale. Cosa che non possiedi caro Vice. Sei entrato come UDC. sei diventato NCD. poi non si e mai saputo con che cosa hai continuato, e ora Con "Futuro comune" cerchi un Sindaco, perché non ti presenti Tu? oppure aspetti qualche "Mona che ti permetta di continuare ad ingannare la gente ??
due richieste di sfiducia nei tuoi confronti, e per due volte salvato dalla maggioranza attuale ed il quale Sindaco a Garantito per Te di persona. "Questa e Lealtà" ! usa espressioni che conosci non tirare ad indovinare.
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COMUNICATO STAMPA - Latisana Politik:
Il Circolo di Fratelli D’Italia – Alleanza Nazionale Sez. di Latisana, congiuntamente alla Lista Civica Futuro Comune, alla luce dell’accordo elettorale “appreso a mezzo stampa”, raggiunto da Forza Italia, Lega Nord e lista Civica Al Ponte, di candidare l'attuale Sindaco Salvatore Benigno anche per il prossimo mandato amministrativo, vanificando così il serrato confronto da mesi in corso, finalizzato a predisporre un nuovo progetto politico di Centro Destra per il rilancio della Città di Latisana. La gravità della decadenza che attualmente affligge Latisana, rendeva e rende necessario riaffermare il ruolo di assoluto rilievo sociale ed economico che spetta alla città in ragione della sua importanza demografica, economico e sociale nel quadro della Regione Friuli Venezia Giulia.
Per perseguire questo obiettivo, era ed è essenziale dare corso ad una nuova fase che prefiguri per Latisana un rinnovato ruolo politico, con un progetto nel quale, a partire dai partiti di centrodestra nazionali, valorizzi un serio e coerente impegno civico scevro da logiche di mero assemblaggio di sigle. Di fronte alla perdita da parte della nostra città del proprio ruolo di riferimento territoriale, economico e sociale; Di fronte alle dichiarazioni ufficiali della Giunta Regionale di Centro Sinistra di chiusura del Punto Nascita; Di fronte, al blocco di importanti progetti sociali e turistici; Di fronte al delicato periodo economico che sta attraversando la nostra comunità; si è privilegiato uno scenario politico a dir poco “anomalo” dove le forze politiche che hanno stretto l'accordo, sembrano più attaccate alla poltrona e a future convenienze politiche, che ad altro. Accordo siglato con la lista civica il Ponte di Ezio SIMONIN all'insaputa sia di Fratelli d'Italia che della lista Futuro Comune, presenti fin dall'inizio al tavolo della trattativa. Accordo che prevede Ezio Simonin di nuovo allegramente insieme a Micaela Sette. Quel Simonin Ezio che dopo essersi contrapposto alla coalizione di Benigno nel 2011 quale candidato sindaco, dopo essersi dimesso dal Consiglio Comunale subito dopo la sconfitta, dopo essersi candidato alle elezioni Regionali a sostegno della Serracchiani (PD) nel 2013 proprio contro la Sette di Forza Italia, dopo aver sottoscritto un accordo a sostegno di una coalizione alternativa a Benigno a novembre 2015 con il Centro Sinistra, oggi è fedele alleato dei suoi antagonisti. Quindi non certo per nostre pretenziosità ma per scelte che nulla hanno a che fare con l’intesa iniziale, e per rispetto di una nostra personale coscienza e coerenza verso i nostri sostenitori, abbiamo deciso unanimemente di non sederci più a quel tavolo, incassando a malincuore anche qualche defezione dell’ultima ora quali la Lega e lo stesso Benigno, che per ragioni di mera opportunità, hanno ritenuto giusto sedersi ugualmente a quel tavolo saltando a piè pari su svariate compagini nel giro di pochi giorni. Fratelli d’Italia e la Lista Civica Futuro Comune convinti che la regola secondo la quale il potere unisce anche i più recenti nemici, vada respinta con sdegno, coerenti della nostra identità politica, e che la stessa oltre ad essere al servizio della collettività deve adoperarsi nel più alto interesse dei propri cittadini e non il contrario, “a questi giochetti non partecipano”. Ad oggi quindi quella possibile intesa di Centro Desta come oggi proposta per noi non c’è più. E’ questo il motivo per cui è nata questa coalizione tra Fratelli d’Italia e Lista Civica Futuro Comune tesa a rappresentare le persone che non si lasciano influenzare da impropri canti di false sirene, restando fedeli ad una linea di centro destra per dare una continuità politica coerente e responsabile, slegata da giochetti regionali o future promesse con l’impegno di dare corso ad una nuova fase politico-amministrativa con un nuovo candidato Sindaco che sappia imporre le ragioni di Latisana sulla scena politica regionale e nazionale, con candidati consiglieri che possano presentarsi alle elezioni del prossimo giugno a testa alta. La serietà, la coerenza e la concretezza è ciò che ci lega per un progetto politico civico che sulla base della coerenza e dignità politica sappia intercettare altre espressioni politiche e la società civile che non si riconoscono più in logiche di mera aggregazione di interesse e di potere.
Per Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale: Sette Lanfranco - Ambrosio Francesco – Minutello Christian.
Per la Lista Civica Futuro Comune
Lizzi Daniela - Valvason Angelo – Costanza Giuseppe
NB: del Webmaster Valvasev, (sto cercando una notizia sul sito del Bacucco, ma che non riesco a trovare, forse l'avrete vista anche voi " Richiesta di sfiducia da parte dell'opposizione" non approvata in quanto a Garantito il Sindaco Benigno per lui.) era anche in video di consiglio comunale solo che mi devo rivedere tutti i video. se qualcuno a un indirizzo preciso mi contatti. Tankyou, io intanto con la mia calma continuo a cercare. mi serve per fare una battuta di coerenza.
Il portavoce Benedetti: manca il coordinamento nell’applicare il piano previsto dall’Azienda sanitaria. Per una questione di turni sabato doveva essere in servizio un anestesista, ma non si è presentato
LATISANA. Caos e disservizi. Questa la situazione vissuta nelle ore notturne al Pronto soccorso dell’ospedale di Latisana, da quando non c’è più la guardia pediatrica. C’è un protocollo dell’emergenza, però è come se nell’applicarlo a volte manchi un coordinamento.
A pensarlo per altro non sono solo gli utenti, ma gli stessi medici dell’emergenza territoriale, cioè quelle figure professionali che da protocollo sono bordo delle ambulanze che trasportano i casi pediatrici che il personale medico del Pronto soccorso di Latisana ritiene debbano essere visti da un medico pediatra.
E il caso lampante di questa mancanza di coordinamento si è visto nella notte di sabato – come riferisce il portavoce dei Met, medici dell’emergenza territoriale, Franco Benedetti – quando in turno doveva esserci, al posto di un Met, un anestesista che a quanto pare non si è presentato in servizio. Nessuno ha avvisato i Met, personale reperibile 24 ore su 24. E l’ambulanza che fa la spola fra Latisana e Palmanova è partita con il solo autista e un infermiere pediatrico.
Per una questione di turni, così come previsto da una recente normativa, sabato in servizio non c’era un Met, personale territoriale extra ospedaliero, dirottato su Latisana assieme all’automedica tolta al monfalconese, ma doveva esserci un anestesista: tutto previsto – spiega Benedetti – dal protocollo dell’Azienda sanitaria. Così non è stato. E inoltre è stata una di quelle serate da Pronto soccorso intasato di casi in attesa. «Però nessuno ha pensato di chiamarci per una sostituzione – ribadisce il portavoce dei Met – potevamo farlo, siamo sempre reperibili».
Lo stesso protocollo applicato a Latisana, dopo la sospensione della guardia pediatria, è stato attivato anche a Gorizia, per portare l’utenza pediatrica a Monfalcone, ma tutti i casi che non necessitano di un trasporto assistito, vengono indirizzati, se c’è la possibilità di farlo, in modo autonomo su Monfalcone: «ma è tutto un altro tragitto – commenta Benedetti – rispetto alla strada che separa Latisana da Jalmicco. Più corta e semplice. Non si possono mandare le persone allo sbaraglio».
E il riferimento del portavoce dei Met è al percorso che si trova ad affrontare una famiglia, che deve raggiungere, con un caso pediatrico Palmanova.
Con l’incertezza legata a uno dei tratti dell’A4 più soggetto a chiusure, per incidenti, l'alternativa rimane il percorso extra autostradale, molto più lungo e poco agevole, dovendo attraversare, o il centro di Palmanova o i “bastioni” per raggiungere Jalmicco.
«Benigno Sindaco» Tenta il BIS. Forza Italia e Lega Unite. "La Lista il Ponte" con i due partiti, ancora fuori Fratelli d'Italia ma la porta e aperta, il 5 Giugno sfiderà Daniele Galizio, sostenuto da 3 Civiche di centrosinistra.
LATISANA. Dopo settimane di incontri e “scontri” il centrodestra esce alla scoperto e candida a sindaco l’uscente Salvatore Benigno. Non senza sorprese, fra importanti ritorni e grandi esclusi.
Tre i raggruppamenti che venerdì sera hanno sottoscritto l’intesa: i due partiti storici del centrodestra, alleati ormai da dieci anni, Forza Italia e Lega Nord, e con loro uno schieramento civico, la lista Il Ponte. Restano fuori, salvo ripensamenti, Fratelli d’Italia, la cui segreteria provinciale, aveva scommesso sulla partecipazione alle elezioni di Latisana, come trampolino di lancio per un movimento di recente costituzione e il vicesindaco, Angelo Valvason, rimasto, rispetto alle elezioni del 2011, senza un gruppo di riferimento o un partito.
Com’è andata la riunione di venerdì sera che ha sancito la nascita dell’alleanza lo raccontano gli stessi protagonisti in una nota congiunta: «Abbiamo riconosciuto che il lavoro svolto dall’amministrazione comunale uscente è stato molto buono, pur nelle difficoltà economiche contingenti che sono sotto gli occhi di tutti. Partendo da queste basi i partiti di Forza Italia e Lega Nord (rappresentati dai coordinatori comunali, Micaela Sette e Maddalena Spagnolo, ndr) hanno condiviso senza distinzioni la candidatura del sindaco uscente Benigno. Nel prosieguo delle trattative si è valutato di allargare l’alleanza anche alla lista civica Il Ponte che vede coordinatore Ezio Simonin, con un passato da amministratore proprio con la coalizione di Fi e Ln. Un accordo che permette di rimettere assieme tutti gli elettori del centrodestra che quattro anni fa si erano divisi e nel contempo di sanare una forte divisione nella comunità di Latisana, frutto proprio della spaccatura del 2011».
Forza Italia, Lega Nord e Il Ponte – prosegue la nota congiunta – hanno sottoscritto un’alleanza politico-amministrativa che li vedrà presentarsi assieme alle prossime elezioni comunali. «Rimane piena disponibilità di dialogo e di condivisione con chi si riconosce nel centrodestra e soprattutto nel programma che verrà portato avanti».
Come a dire che la porta rimane aperta se Fratelli d’Italia dovesse decidere di abbandonare certe prese di posizione forti, portate avanti da alcuni componenti del direttivo, nel corso dei recenti incontri ed entrare nella coalizione ormai nata. «Esprimiamo grande rammarico per il colpo di mano incredibile che la giunta regionale di sinistra ha perpetrato contro Latisana e la Bassa friulana occidentale, chiudendo il punto nascita – commentano dalla coalizione – questo tema sarà sviluppato nei prossimi programmi elettorali e certamente non permettiamo che prosegua nel tempo una simile infamia che offende l’intelligenza e la sensibilità di tutta la comunità».
Avversario di Benigno, alle urne, il prossimo 5 giugno, sarà il candidato di Rinnoviamo Latisana, Daniele Galizio, sostenuto da tre liste civiche di centrosinistra, Latisana 2016, Centrosinistra per Latisana e Un’altra Latisana. A questo punto si presenta, ancora una volta, il classico scenario che da decenni caratterizza le tornate elettorali di Latisana: due importanti schieramenti di centrodestra e centrosinistra, opposti nella corsa alla conquista del municipio.
Il direttore dell'ospedale di Latisana alle mamme: «Andate a Palmanova» Trentin fa un primo bilancio del reparto chiuso e dà un consiglio. Concorso pediatri: 11 candidati idonei e così le carte si tornano a mescolare
LATISANA. E-mail e lettere di protesta, per segnalare disservizi e malcontento, sono arrivate a destinazione. E a due settimane dalla sospensione della guardia pediatrica, l’ospedale di Latisana, per voce del suo direttore, Daniele Trentin, traccia un primo bilancio, partendo proprio da un’ammissione.
Il bilancio
«Disagi per l’utenza ce ne sono stati – conferma – forse frutto di incomprensioni, fra l’utenza e il personale, che in tutti i modi si prodiga a spiegare chiaramente come funziona il trasferimento a Palmanova. E soprattutto che non è garantito il rientro. Non posso dire se le cose stanno andando bene o male, perché chiaramente, sotto il mio punto di vista, è tutto sotto controllo e stiamo facendo tutto coerentemente con quanto previsto dal protocollo. Ma è chiaro che sotto il punto di vista di una mamma, il servizio è uno schifo. «Il pediatra a Latisana è presente dalle 8 alle 20 dei giorni feriali e dalle 8 alle 14, sabato, domenica e festivi – ricorda Trentin – per la fascia oraria in cui non c’è, se posso dare un consiglio, è quello di valutare la distanza e rivolgersi direttamente a Palmanova.«Con questo non intendo toglierci la responsabilità del servizio – aggiunge – ma evitare il disagio di trovarsi a Palmanova con un bambino e senza mezzi per il ritorno, perché non possiamo permetterci di tenere un mezzo di soccorso come un’ambulanza ferma ad attendere gli esiti di una visita».
Accessi in calo
Da una settimana all’altra un calo drastico negli accessi pediatrici: era quello che voleva l’azienda per poter dire che la guardia pediatrica a Latisana non è indispensabile?
«È normale che sapendo che il servizio non c’è più, l’utenza si rivolta altrove. D’altronde – conferma Trentin – qualcosa di simile è accaduto anche all’ospedale di Gorizia».
I numeri
Da lunedì a ieri gli accessi notturni al Pronto soccorso sono stati solo sette: quattro bambini sono stati accompagnati all’ospedale di Jalmicco, due soli i codici gialli conclusi con un ricovero e uno stato d’osservazione. Tre i casi trattati dall’ospedale di Latisana.
Solo la prima settimana senza la guardia pediatrica gli accessi sono stati trentasei: quattordici bambini sono stati trattati dal Pronto soccorso di Latisana e dimessi, tredici sono stati trasferiti in ambulanza all’ospedale di Jalmicco, dov’è presente la guardia pediatria, con un bambino ricoverato e uno tenuto in osservazione, otto bambini sono arrivati a Jalmicco con i genitori e uno solo si è rivolto a un’altra struttura sanitaria.
Verso l’estate
Cosa succederà con il ben tempo e i primi arrivi sulle spiagge? «L’obiettivo dell’azienda è quello di ripristinare la guardia pediatrica per tutto il periodo di chiusura delle scuole, dal 10 giugno al 10 settembre – anticipa il direttore Trentin – sarà possibile con l’assunzione di due pediatri (l’autorizzazione è stata chiesta alla Regione, ndr). Il piano operativo collegato al decreto è valido fino al 23 aprile. Alla terza settimana di applicazione, verrà fatta una prima riflessione e la conseguente valutazione».
Il concorso per i pediatri
Undici candidati sono stati giudicati idonei al concorso. «Come primo passo – dice il direttore – sarà possibile trasformare due contratti da tempo determinato a indeterminato. Il direttore generale formalizzerà una richiesta alla Regione, per autorizzare l’azienda ad assumere altri cinque medici. Ciò permetterebbe di ripristinare la guardia pediatrica (volendo anche di riaprire il punto nascita, ndr). Ma è chiaro che qui subentra la politica: perché l’autorizzazione ai cinque medici può arrivare solo dalla Giunta regionale».
Ginecologia al sicuro
Il direttore Trentin ricorda che la presenza dei medici è quotidiana, per l’orario ambulatoriale, ma anche per le emergenze, di notte e nei festivi. Al di là dell’attività programmata, il reparto è operativo e in grado di affrontare un’emergenza ostetrica, come un parto anticipato, oppure giunto al termine, ma così rapido che la partoriente non riuscirebbe a raggiungere nessun altra struttura.
Dopo la sospensione del punto nascita, a Latisana, non ci sono stati parti: della ventina di partorienti di fine marzo, solo una parte si è rivolta all’ospedale di Jalmicco. Le altre hanno preferito partorire nel pordenonese.