Un boom che vale quasi 57 milioni. In nemmeno due anni il crowdfunding ha lanciato in Italia oltre 100mila progetti, tra start up innovative, nuove tecnologie, iniziative culturali (teatro, danza), realizzazione di nuovi giochi. Un aumento del 68%, grazie ad 82 piattaforme web, delle quali 69 già attive e 13 in fase di lancio, concentrate prevalentemente nel Nord.
Il finanziamento dal basso, vale a dire dai cittadini, non riguarda solo giovani imprese o progetti culturali che cercano investitori ma comincia farsi strada anche nella Pa, come dimostrano il caso del Comune di Milano (iniziative culturali) o di Bologna, che ha raccolto 339mila euro per il restauro dell’antico portico di San Luca, uno dei simboli della città. Questa forma di microfinanziamento è una dei nuovi filoni del fundraising, sul quale Aiccon, associazione italiana per la promozione della cultura della cooperazione e del non profit, insieme all’Università di Bologna dal 1999 promuove corsi rivolti a chi opera in fondazioni bancarie o fondazioni costituite da aziende, in imprese cooperative ma anche negli enti locali. “Il tema coinvolge non solo i privati ma anche tutte le imprese, grazie al decreto Art Bonus, che dal 2014 consente di detrarre il 65% delle donazioni”, spiega il direttore di Aiccon Paolo Venturi. Il prossimo corso inizierà in aprile, ogni anno gli iscritti oscillano tra i 150 e i 200. Provengono soprattutto da aziende, imprese cooperative o fondazioni, per operare nel settore culturale, sociale, sanitario ma anche in quello religioso. L’ultimo censimento del fundraising risale però al 2011 (12 miliardi circa). “ Oggi è difficile stimarne il valore e l’Italia – aggiunge Venturi - ha comunque una propensione a donare molto più bassa rispetto ad altri Paesi europei o agli Stati Uniti”. La voglia di puntare su una idea, attraverso il crowdfunding, appare in tumultuosa ascesa, anche se il tasso di successo non è ancora altissimo, corrisponde a circa il 30% del totale. I vari modelli di raccolta di denaro possono essere costituiti da semplici donazioni che, insieme alle ricompense, caratterizzano oltre il 60% delle piattaforme. Seguono quelle di equity crowdfunding, maggiormente rivolte all’innovazione.
Un nuova sospensione temporanea, voluta dai tecnici, è una scelta ancora una volta inaccettabile e che dimostra la debolezza della Giunta” a dirlo coralmente, Barbara Zilli (Consigliera regionale della LN) e Maddalena Spagnolo, assessore del Comune di Latisana e locale segretario della Lega, che intervengono sulla nuova sospensione temporanea del punto nascita di Latisana.
“Durante l’ultimo consiglio regionale – argomenta Zilli – la mozione a tutela del Punto nascita di Latisana è stata respinta dall’aula. Telesca si è limitata a dire che la scelta politica su quale dei due punti nascita chiudere tra Latisana e Palmanova sarà presa a breve, come ha ribadito anche oggi. Ma non è possibile trincerarsi sempre dietro ai tecnici, le mamme hanno bisogno di risposte concrete”. “La Giunta si nasconde dietro le motivazioni tecniche, senza prendere una vera decisione e rimandando la scelta politica – dice Maddalena Spagnolo – non prendendosi alcuna responsabilità. Questo continuo tira e molla altro non fa che disincentivare le future mamme e indirettamente spingerle verso altri ospedali, affinché i numeri possano giustificare poi la futura chiusura del reparto”. “I pediatri – dice ancora Spagnolo – ci sono e sono a disposizione della AAS 2: le motivazioni tecniche non ci convincono”. “La giunta continua con le sue prese in giro – conclude infine Zilli – ma giocare con la salute dei cittadini gettando fumo negli occhi e raccontandogli un sacco di bugie alla lunga non paga. La Giunta decida, politicamente, quale punto nascita mantenere e quale chiudere. Non è più accettabile continuare con queste “sospensioni temporanee” nascondendosi dietro giustificazioni tecniche che celano forse motivi elettorali”.
Il dg Pilati firma il decreto e detta la riorganizzazione dell’ospedale, compresi pediatria e nido. L’assessore Telesca: «È una scelta tecnica, di sicurezza, quella politica non è ancora stata presa»
UDINE. L’ultimo bambino dovrà nascere entro la mezzanotte del 17 marzo, mentre il 20 termineranno le degenze pediatriche e il 21 l’attività del nido. È la nuova sospensione tecnica del Punto nascita di Latisana, pubblicata ieri sul sito internet dell’Azienda per l’assistenza sanitaria 2 Bassa Friulana-Isontina e firmata dal direttore generale Giovanni Pilati. Una scelta tecnica, dunque, perché la scelta politica la giunta di Debora Serracchiani ancora non l’ha presa, non ha deciso quale Punto nascita chiudere tra Latisana e Palmanova. E allora tocca di nuovo al vertice dell’Azienda stabilire, con ampie motivazioni, che così non si può andare avanti, per questione di sicurezza – dei bimbi e delle mamme – e di responsabilità penali, del direttore e dei medici, in una struttura dove per altro si attende il 23 marzo per capire quanti nuovi pediatri arriveranno. «Tecnicamente si tratta di una sospensione temporanea – argomenta l’assessore alla Salute Maria Sandra Telesca – , perché sappiamo che a Latisana le condizioni sono precarie, ma non è ancora la decisione della giunta, non è ancora la scelta politica che faremo in tempi brevi».
L’assessore ripete che in un ospedale dove mancano pediatri se dovesse accadere qualcosa a un neonato o a sua madre, la responsabilità sarebbe penale, di Pilati e dei medici. «Il 23 marzo è stato organizzato il concorso per pediatri e attendiamo di sapere come andrà. Di certo oggi, però assistiamo a un caso, quello di Latisana, dove sono diminuite le risorse mediche e a oggi sono un terzo in meno rispetto a quelle che dovrebbero essere», spiega Telesca.
Inutile incalzare l’assessore per sapere quando la giunta stabilirà la scelta politica, quella cioè di un Punto nascita chiuso tra Palamonva e Latisana, come quella che arrivò a fine giugno 2015 tra Monfalcone e Gorizia, ponendo lo stop a Gorizia. «Decideremo quando saranno fatte tutte le valutazioni politiche del caso – taglia corto Telesca – e comunque se saranno ripristinate le condizioni tecniche, il Punto nascita di Latisana sarà riaperto. Anche per questo attendiamo di vedere quanti professionisti di pediatria saranno recuperati con il concorso del 23 marzo. Ma, ripeto, non so dire il giorno esatto in cui approveremo la delibera ufficiale, con la situazione di emergenza a Latisana sono saltati un po’ tutti i tempi, i termini e le condizioni, perché appunto c’è una situazione di emergenza da gestire.
Decideremo quale struttura chiudere. In tempi brevi», conclude Telesca. Nel decreto di sospensione il dg Pilati scrive che il 10 febbraio il direttore del dipartimento materno infantile «ha confermato, fermo restando le attuali risorse, interne ed esterne, la non possibilità di prosecuzione dell’attività del Punto Nascita di Latisana, garantendo gli standard di sicurezza approvati con l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010, in particolare in relazione all’assenza per malattia di una unità e alla cessazione di un’altra unità: pertanto anche il concorso per due posti a tempo indeterminato, le cui prove sono previste per il prossimo 23 marzo non permetterà di incrementare adeguatamente l’organico, ma solo di stabilizzare i due posti a tempo determinato vacanti. Pertanto, si procede alla richiesta di autorizzazione all’assunzione a tempo indeterminato e pieno di ulteriori sette unità necessarie alla stabilizzazione degli organici per il funzionamento, secondo gli standard di sicurezza per i pazienti e gli operatori, mediante scorrimento della graduatoria che esiterà dalla procedura concorsuale citata».
Non solo. Il 30 aprile scadrà la convenzione con l’Irccs “Burlo Garofalo” di Trieste, per l’acquisto di turni di guardia pediatrica, una convenzione che, è già stato comunicato, non potrà continuare e quindi non sarà garantita oltre la disponibilità di guardie pediatriche ai Punti nascita della Aas 2. Dettagli che chiariscono come la situazione sia complicata da sostenere, tecnicamente e politicamente. FONTE:MessaggeroVeneto 08 marzo 2016
Rinviato a oggi l’appuntamento con il gazebo della Lega Nord, che sarà presente in piazza Indipendenza a Latisana per il tesseramento dei simpatizzanti e di quanti vorranno sostenere il Carroccio...
Rinviato a oggi 05 marzo 2016 l’appuntamento con il gazebo della Lega Nord, che sarà presente in piazza Indipendenza a Latisana per il tesseramento dei simpatizzanti e di quanti vorranno sostenere il Carroccio alle prossime elezioni amministrative. «Saranno anche raccolte le istanze dei cittadini e i suggerimenti per la predisposizione del programma da sostenere per la nostra città», anticipa la segretaria e assessore comunale, Maddalena Spagnolo.
Ci rivediamo Sabato 12 marzo 2016, si ripete in Frazione Pertegada Piazzale Parcheggio "BAR da "Poianella"! Vi aspettiamo. !
Punto Nascita. Due Mozioni per salvare Palmanova e Latisana
Giunta regionale in grande difficoltà...non solo le mozioni presentate dalle opposizioni ma anche alcuni consiglieri di maggioranza nutrono forti dubbi sul perché debba chiudere il punto nascita di Latisana quando questa decisione appare una evidente forzatura!!