Nei prossimi giorni la commissione sarà al lavoro per valutare tutte le offerte. si spenderanno 870 mial euro per la progettazione della nuova struttura
È boom di offerte per aggiudicarsi la progettazione definitiva e la direzione lavori del primo e secondo stralcio della città della salute “Teodolinda Toniatti” di Latisana: 870 mila euro di incarico che hanno “stuzzicato” l’interesse di numerosi studi professionali e hanno portato alla presentazione di una decina di offerte.
Si è chiuso ieri a mezzogiorno il termine per rispondere al bando a valenza europea pubblicato dal Comune di Latisana per trovare il professionista o la cordata di tecnici che si occuperà della progettazione e della direzione lavori della nuova casa di riposo, che per ragioni di efficienza e di continuità il Comune ha ritenuto di affidare a un unico soggetto.
Mentre la progettazione esecutiva e l’esecuzione lavori costituirà un altro e unico contratto di appalto che difficilmente l’amministrazione in carica riuscirà a concludere.
Nei prossimi giorni l’apposita commissione sarà al lavoro per valutare le offerte e attribuire l’incarico: il vincitore avrà tre mesi di tempo per ultimare la fase progettuale che dovrà essere sottoposta a tutta una serie di pareri, ambientale, paesaggistico, di sicurezza, fino alla valutazione sanitaria che non arriverà prima della fine del 2016, per ipotizzare un inizio lavori nell'autunno del 2017.
I due stralci del primo lotto riguardano la realizzazione di una struttura residenziale protetta di 80 posti letto, per anziani non autosufficienti, di cui 70 posti letto per demenza senile e 15 per il centro diurno. Dai 56 posti letto dell’attuale casa di riposo il progetto sale a 80 grazie all’integrazione di 24 posti letto, decisa dalla Giunta regionale la scorsa primavera.
Il forte ritardo finora accumulato ha portato l’amministrazione comunale a chiedere alla Regione, partner del progetto con un finanziamento di 3 milioni, un’ulteriore proroga del termine per la presentazione del progetto definitivo, slittato al 28 ottobre 2016: la prima scadenza era quella del 28 ottobre 2014.
Intanto a metà settembre è stato siglato il nuovo accordo preliminare per la realizzazione e gestione del nuovo polo sociosanitario, sottoscritto dal Comune di Latisana, dal direttore generale dell'Aas 2 Bassa Friulana-Isontina e dalla casa di riposo “Umberto I” di Latisana. La fase successiva è ben spiegata nell'accordo sottoscritto: «ribadita l’importanza del riconoscimento dei 24 posti letto per non autosufficienti - si legge - il Comune di Latisana si impegna ad acquisire da privati e dall’Asp Umberto I il terreno necessario alla realizzazione del nuovo polo sociosanitario città della salute “Teodolinda Toniatti”, che avrà un'area complessiva di circa 7.000 mq» FONTE: Messaggero Veneto 17 gennaio 2016
Pericolo Tagliamento a Latisana, da 50 anni alla ricerca di una soluzione“
50 anni di pericolo Tagliamento a Latisana. Dopo mezzo secolo il fiume friulano rischia ancora di tracimare all'altezza del centro della Bassa. A ricordare la vicenda il direttore del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana, Massimo Canali“
il 4 novembre 1966, mentre la città di Firenze veniva invasa dalle acque dell'Arno, un'altra disastrosa alluvione toccò da vicino il popolo friulano, già drammaticamente colpito un anno prima, il 2 settembre. Cinquant'anni dopo ancora non è stata avviata una soluzione complessiva per “frenare” il Tagliamento, mentre in Toscana solo da poco sono iniziate le opere, a distanza di oltre mezzo secolo.
Se ne parlerà a Firenze, il 25 e il 26 febbraio a Palazzo Vecchio, al convegno “Acqua, motore della green economy" organizzato dall'Anbi, l'associazione nazionale consorzi gestione e tutela del territorio e acque irrigue; a ricordare la vicenda friulana che a Latisana costò 11 vittime, l'allagamento di un migliaio di ettari di terreno e miliardi di vecchie lire di danni, sarà il direttore del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana, Massimo Canali.
Ai gruppi di lavoro presenti alla giornata del 26, incentrata su "Le buone pratiche del territorio: le esperienze dei consorzi di bonifica”, Canali illustrerà, in rappresentanza della nostra Regione, un report delle azioni effettuate in Friuli. La Regione Fvg partecipa alle attività dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Alto Adriatico, che ha compiti di pianificazione della sicurezza idrogeologica del Triveneto.
«In realtà dopo 50 anni non sono stati ancora definiti progetti risolutivi - spiega Canali -; le proposte sono in stand-by, anche se una serie di attività per rinforzare gli argini, alzare il ponte ferroviario e diminuire così il grado di rischio, sono state eseguite. Ma se oggi ci fosse un altro 4 novembre si riproporrebbero gravi criticità».
L'ultima ipotesi di soluzione espressa nel 2012 dal Laboratorio Tagliamento riguarda la realizzazione di un’opera di laminazione a flusso regolabile, in corrispondenza della stretta di Pinzano, che laminerebbe a monte l’eventuale onda di piena, ma è poimancata l'ufficializzazione della Regione e dell'Autorità di bacino. Dagli esiti della Commissione De Marchi, pubblicati a Roma nel 1970, dunque, non molto cambiato di sostanziale, e il territorio potrebbe subire gravi ripercussioni ad affrontare una possibile emergenza. FONTE: ► UdineToday
Nelle casse del Comune finiscono 500 mila euro, centomila in più rispetto al 2014. L’automobilista più veloce andava a 160 km l’ora. E molti parcheggiano in sosta vietata
LATISANA. A 160 chilometri orari, sulla strada regione 354, dove il limite è di 70. È lui il più veloce dei 1.183 “piloti” pizzicati nel corso del 2015 durante i controlli di prevenzione alla sicurezza stradale messi in atto dagli agenti del comando della Polizia locale del servizio intercomunale di Latisana e Ronchis, che hanno portato alla decurtazione di oltre 2.600 punti di patente.
Un controllo intensificato, nel corso degli ultimi dodici mesi, che ha portato il Comune di Latisana a incrementare di un terzo le entrate derivanti dalle multe per violazioni del Codice della strada: dai 330 mila euro del 2014, il 2015, con un totale di 2.584 violazioni accertate, ha chiuso a 438 mila euro - centomila in più dunque -, ai quali vanno aggiunti i 140 mila euro a ruolo per mancato pagamento nei termini di legge.
In aumento anche gli incidenti stradali rilevati: 26 in totale, 15 dei quali con lesioni alle persone, con conseguente ritiro di patente e una decina quelli che hanno prodotto almeno un verbale, in prevalenza per mancata precedenza.
Durante il 2015 gli uomini del Comando sono stati presenti con 267 postazioni di controllo dinamico, con autovelox o telelaser sul territorio comunale di Latisana. È ancora l’eccesso di velocità l’infrazione maggiormente commessa, con appunto oltre un migliaio di autovelox emessi, ai quali vanno aggiunti i 376 verbali per mancata comunicazione dei dati del conducente, non identificato all’atto dell’accertamento.
Rimane, inoltre, la cattiva abitudine di parcheggiare l’auto dove non si può, senza pagare il ticket o senza esporre il disco orario, con 805 preavvisi di sosta emessi lo scorso anno. Ulteriori 210 accertamenti riguardano in generale altre violazioni, fra le quali la guida senza cintura o usando il telefono cellulare, la mancata revisione dell’autoveicolo e la circolazione senza assicurazione.
Un’analisi dell’intensa e consistente attività svolta dagli agenti della Polizia locale è stata presentata dal comandante tenente colonnello, Eros Del Longo e dall’assessore comunale Maddalena Spagnolo, secondo la quale l’incremento dei servizi va letto in un’ottica di un sempre maggiore controllo del territorio, a tutela della sicurezza dei cittadini: «Nel corso dell’anno è stata anche promossa un’attività di prevenzione, con lezioni agli studenti delle nostre scuole - spiega la Spagnolo -, attività che quest’anno sarà ulteriormente aumentata, alla luce del finanziamento concesso dalla Regione che ci consentirà, oltre all’acquisto di nuovi mezzi e telecamere, l’attuazione di alcuni progetti tra i quali dei corsi di autodifesa destinati alle donne». FONTE: Messaggero Veneto 8 gennaio 2016