Per tre settimane nel mese di agosto interruzione dell’attività nelle strutture della Bassa. Garantiti solo gli interventi urgenti. A provocare la chiusura la carenza del personale
LATISANA. Interruzione di tutta l’attività chirurgica, per tre settimane, nel mese di agosto. È una notizia che ha l’effetto di una doccia gelata e che trova conferma all’interno della stessa azienda ospedaliera: quasi un intero mese di stop, fatte salve le urgenze.
Quindi medici disponibili “a chiamata”, con il rischio che professionisti quotati come quelli in servizio nei vari reparti degli ospedali della Bassa si cerchino altri incarichi “a tempo pieno”.
Perché a quanto pare, l’interruzione riguarderà entrambe le strutture sanitarie della Bassa Friulana, quindi non solo Latisana, ma anche Palmanova.
Tutta l’attività programmata verrebbe quindi rinviata per venti giorni, garantendo in loco solo gli interventi urgenti, anche oncologici.
Una riduzione dell’attività chirurgica è di prassi, ogni estate, per dare il necessario tournover al personale, per le ferie, però il modulo utilizzato da sempre è quello di un calo “spalmato” su due mesi, passando dai 15 interventi di routine a 10.
Mentre l’ipotesi portata avanti in queste settimane è quella di “chiudere” due o tre settimane di fila. A monte della nuova sospensione tecnica, quindi decisa internamente dall’azienda, proprio come accaduto con il punto nascita e la guardia pediatria del dipartimento materno infantile dell'ospedale di Latisana, a quanto pare ci sarebbe una carenza di personale infermieristico e di medici anestesisti.
Un deficit di organico, quello degli anestesisti, che qualche settimana fa ha provocato anche un momentaneo stop e conseguente rinvio delle sedute di terapia antalgica, sempre all’ospedale di Latisana.
Quanto agli infermieri lo stato d'agitazione lanciato dal loro sindacato, non fa altro che confermare la carenza di personale.
Un danno importante e soprattutto un duro colpo alla sopravvivenza dell'ospedale di Latisana, contro il quale pare che si stiano già muovendo le forze politiche locali, perché il paventato blocco all'attività chirurgica non venga posto in essere
La richiesta che verrà portata in Regione è quella di posticipare qualsiasi ulteriore decisione “tecnica”, visto che quella politica, in merito all’ospedale di Latisana, ancora non è stata presa, almeno dopo gli esiti del ricorso al Tar promosso dalla precedente amministrazione comunale, contro un primo decreto aziendale di taglio dei servizi, ricorso che sarà discusso il prossimo mese di ottobre.
FONTE: MessaggeroVeneto - 19 giugno 2016