Renzo Tondo: "Le qualità per fare il presidente le ha, ma adesso è ancora troppo presto per decidere"
UDINE. Una scena affollata e un patto ancora tutto da definire. Il centrodestra ha ricominciato la scalata alla Regione forte delle vittorie alle comunali di Trieste e Pordenone, ma l’alleanza e il candidato per il Fvg vanno ancora costruiti.
Matteo Salvini a ogni incursione in Friuli rilancia il prescelto, quel Massimiliano Fedriga diventato esponente di spicco della Lega, capogruppo dei padani alla Camera e segretario regionale.
È Max – come lo chiama Salvini – il vero anti-Serracchiani. Ma gli alleati cosa ne pensano. Sorridono e ripetono che i tempi non sono ancora maturi, soprattutto perché ogni e anche qualche battitore libero hanno velleità di governare la Regione, soprattutto dopo aver annusato i successi di Trieste e Pordenone.
L’ex governatore Renzo Tondo appoggia un po’ tutti. Aveva lanciato Sergio Bini salvo poi fare marcia indietro. Adesso di Fedriga dice: «Ha tutti i titoli e le qualità per fare il presidente della Regione, ma è ancora presto per discuterne.
Non c’è contrarietà ma neanche un via libera», assicura Tondo. Che in cuor suo culla sempre lo stesso sogno, candidarsi ancora alla guida del Fvg per guadagnarsi la rivincita contro Debora Serracchiani, che lo ha battuto nel 2013. Bini è in campo e poca gli importa, per ora, chi lo sosterrà.
L’imprenditore ha lanciato il suo nuovo sito internet con tanto di profili social. Una mossa inequivocabile. In Forza Italia le acque sono agitate. Il candidato in pectore è il capogruppo in Consiglio Riccardo Riccardi, ma da Cividale tesse trame romane Stefano Balloch, il sindaco che piace tanto al Cavaliere. E se tra i due spuntasse un terzo incomodo?
E poi in mezzo ai giochi friulani c’è la Lombardia. Nel 2018 sarà in scadenza il governo regionale e nell’alleanza di centrodestra peserà il candidato lombardo, soprattutto se il leghista Roberto Maroni strapperà la riconfermza. Nel bilancio dell’alleanza il Fvg potrebbe ottenere un candidato di Fi. Sempre che Lega e Fi rinsaldino il patto elettorale.
Fedriga tace.
Sa che Salvini crede nella sua candidatura, ma scenderà in campo solo se costretto, perché nei suoi progetti politici Roma resta al primo posto. Sarà anche presto per discuterne, come dice Tondo, ma il clima è già caldo.
FONTE: MessaggeroVeneto - 03 Ottobre 2016