Il leader leghista concorda con il capogruppo alla Camera sulla corsa al voto in Fvg: «No alle spartizioni. La candidatura di Fontanini a Udine non influirà sulla decisione»
TRIESTE «Max è una delle migliori risorse che abbiamo». Matteo Salvini lo ripete: non c’è nessuna intenzione di fare passi indietro. Massimiliano Fedriga rimane la carta che la Lega Nord vuole giocare in Friuli Venezia Giulia per conquistare tutto il Settentrione. Una candidatura ribadita, «indipendentemente da quella di Pietro Fontanini a Udine», spiega Salvini, nell’attesa di un confronto con gli alleati da programmare la prossima settimana. In via Bellerio, al consiglio federale della Lega, Fedriga assicura che non si è parlato di nomi, non ancora. Tanto meno delle regionali Fvg. «L’urgenza, per adesso, è quella del programma: il nostro è in fase di chiusura», dice il capogruppo alla Camera.
Di candidature, in primis per le politiche, visto il calendario, si discuterà sempre in casa leghista il 13 gennaio, giorno in cui saranno convocati segretari regionali e provinciali di tutta Italia. Per Salvini si tratterà nel contempo di trattare sul tavolo della coalizione. «Oggi (ieri, ndr) chiamerò Silvio Berlusconi – è l’annuncio del segretario leghista –; vedremo nei prossimi giorni di entrare nel merito prima del programma e poi di tutto il resto». Detto che «il centrodestra è vicino al 40% e vincerà le elezioni del 4 marzo, con una Lega trainante», Salvini conferma che ieri non è stato ancora il momento di avviare la definizione delle liste. «È stato fatto il punto della situazione con tutti i dirigenti da Nord a Sud – informa –, ed era presente anche il vertice del sindacato Ugl, con cui abbiamo confermato un accordo di reciproca, lunga e proficua collaborazione, sia in Italia che all’estero». E si è inoltre parlato di autonomia: «Come Luca Zaia, Roberto Maroni è impegnato a portare a casa l’accordo con il governo per l’autonomia di Lombardia e Veneto, dopo i referendum regionali del 22 ottobre. Il tema dell’autonomia – insiste Salvini – ha ormai sfondato e fortunatamente è diventato trasversale. L’accordo si può firmare entro la fine di gennaio. Sarebbe il coronamento di trent’anni di battaglia politica e culturale».
Nel pomeriggio, via telefono, il leader leghista non si sottrae comunque a parlare una volta ancora di Fedriga e della sfida Fvg. Non c’è urgenza, dato che in regione si voterà due mesi dopo rispetto alla convocazione delle politiche, ma Salvini tiene aperta la questione. «Max mi ha aggiornato della situazione generale e della crescita del movimento sul territorio in vista del doppio appuntamento elettorale. Ottima anche la notizia della convergenza degli alleati su Fontanini, una certezza importante che mi riempie di gioia. Sia chiaro però che questa candidatura non avrà conseguenze sulla partita delle regionali, che è un’altra vicenda». Salvini, come già Fedriga nei giorni scorsi, sostiene la linea leghista contraria al manuale Cencelli: nessuna spartizione. «Città per città, regione per regione, sceglieremo le persone migliori. Fontanini è stato ritenuto tale per Udine, e pure per il Fvg ragioneremo su cui chi è il candidato più forte per mandare a casa la sinistra. Fedriga? Assolutamente in pista».
Un ultimo commento riguarda l’ingresso nell’alleanza dei centristi. Salvini, sul tema, non è molto caldo. «Evito di seguire le vicende di quarte, quinte o seste gambe perché non è un problema mio. Penso che un governo possa stare anche su tre gambe, i miei interlocutori sono due: chi vuole fare esperimenti di eugenetica, se ne farà carico». Proprio in queste ore, tuttavia, a centrodestra si sta cercando di chiudere l’intesa tra Udc e Noi per l’Italia di Raffaele Fitto, con il nodo del simbolo: gli ex democristiani non negano di voler convincere le altre forze moderate a utilizzare lo storico scudocrociato. Se accadrà, la questione si riproporrà alle regionali. Con più di qualche faccia storta, probabilmente, visto che a voler fare da coordinatore della quarta gamba centrista c’è un’Autonomia responsabile che non pare intenzionata a cedere terreno.
FONTE: ilpiccolo.gelocal.it - 4 Gennaio 2018